Mafia nigeriana in Italia – Black Axe
La mafia nigeriana
E’ un’organizzazione criminale di tipo mafioso sviluppatasi in Nigeria agli inizi degli anni ottanta, in seguito alla crisi del petrolio, risorsa chiave del paese, che portò i gruppi dirigenti a cercare l’appoggio della criminalità per mantenere i loro privilegi.
Così protetta, la criminalità organizzata ha potuto svolgere i propri traffici indisturbata o quasi, aiutata oltre che dall’appoggio di una parte del mondo politico del paese anche dallo scarso controllo che lo stato esercita sul vasto territorio nazionale.
Composta principalmente da persone di etnia Ibo o Yoruba con un elevato grado di istruzione, la mafia nigeriana si è conquistata un posto di livello internazionale nel mondo del crimine.
Presente in molti paesi (Germania, Spagna, Portogallo, Belgio, Romania, Inghilterra, Austria, Stati Uniti, Croazia, Slovenia, Repubblica Ceca, Ungheria, Ucraina, Polonia, Russia, Brasile e Italia), gestisce oltre al traffico di eroina e di cocaina anche la prostituzione delle proprie connazionali.
Modello strutturale
Il modello strutturale della criminalità organizzata in Nigeria è formato da gruppi autonomi sciolti e, allo stesso tempo, dipendenti da un vertice unico.
In Italia la Mafia Nigeriana va diventando sempre più forte grazie al traffico di sostanze stupefacenti, tratta degli esseri umani e sopratutto sfruttamento della prostituzione.
Queste sono le attività principali dei gruppi criminali nigeriani e del centro Africa presenti nel nostro territorio. Questi gruppi secondo l’ultima relazione della Direzione investigativa antimafia continuano a “distinguersi per le modalità particolarmente aggressive” con le quali portano avanti i propri affari.
In Italia
Il loro radicamento in Italia è emerso nel tempo e nel corso di diverse inchieste, che hanno confermato la natura mafiosa di questi gruppi. Il gruppo più forte e pericoloso resta il Black Axe, nato a Benin City negli anni ’70.
In Italia è attivo per lo più a Torino, Novara, Alessandria, Verona, Bologna, Roma, Napoli e sopratutto a Palermo dove di recente ( maggio 2018) arrivano, in primo grado, le condanne per gli esponenti della “Black Axe”.
Quasi 90 anni di carcere per 14 imputati che hanno scelto il rito abbreviato, componenti di una agguerrita e strutturata gang che agiva nel popolare quartiere di Ballaro’ di Palermo, controllando con violenza soprattutto i mercati della droga e della prostituzione.
Organizzata come un esercito, con capi, ruoli e poteri ben definiti
Le caratteristiche
La caratteristica fondamentale della mafia nigeriana consiste in una struttura reticolare distribuita su tutto il mondo. Gli stupefacenti, stoccati nei laboratori dei Paesi centroafricani, raggiungono l’Italia attraverso varie vie tra cui quella aerea, quella marittima o quella terrestre.
Altrettanto sviluppato è la tratta delle persone (prostituzione).
Le giovani donne, per lo più minorenni, vengono attirate con la falsa promessa di un lavoro in Europa.
Ma poi va a finire che vengono sottoposte a violenze e stupri e fatte partire per le nostre coste.
Spesso per vincolarle al pagamento del debito contratto per il viaggio, sono sottoposte a riti voodoo, con minacce di morte per chi tenta di affrancarsi e le rispettive famiglie.
In Europa
Gruppi nigeriani sono risultati attivi anche nel trasporto verso il nord Europa di profughi e clandestini provenienti dalla Siria, dall’Egitto, dal Sudan e dall’Eritrea.
Inoltre in Italia nelle regioni Sicilia, Calabria e Campania operano tendenzialmente con il beneplacito delle mafie storiche.
In altre zone invece dimostrano una maggiore autonomia che sfocia anche in forme di collaborazione quasi alla ‘pari’.
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