The guardian scrive su Marcello Foa, rifiutato dal parlamento perchè spesso condivide storie false
The Guardian
Su un’articolo datato 1 agosto 2018 di The Guardian viene riportata la vicenda che riguarda con gran stupore, il rifiuto da parte del parlamento Italiano di Marcello Foa.
Giornalista di notizie false respinto come presidente della televisione di stato italiana.
La candidatura della lega governativa e dei partiti M5S per nominare Marcello Foa è stata bloccata in parlamento.
Premettiamo che il corrispondente per l’Italia di The Guardian è Angela Giuffrida come potrete vedere dal link originale dell’articolo.
Non approfondirò molto riguardo Angela Giufrida, basta guardare qualche post pubblico su twitter per intendere il filo politico che tiene. 😉
se vuoi visitare il suo profilo twitter clicca qui. Sembra anche essere molto amica della Ckyenge.
Punti salienti che The Guardian riporta nel suo articolo
Marcello Foa (al centro) lascia la sede della RAI a Roma.
La nomina della Lega di estrema destra e del movimento populista (M5S) in Italia di un giornalista anti-gay, anti-gay e filo-russo come presidente dell’emittente televisiva Rai è stata respinta.
Il comitato di vigilanza del parlamento italiano mercoledì ha rifiutato la nomina di Marcello Foa, che ha spesso condiviso storie che si sono rivelate false
La sua nomina, approvata martedì dal consiglio della Rai, non ha ricevuto i due terzi dei voti richiesti dal comitato di vigilanza dopo Forza Italia di Silvio Berlusconi, il partito democratico di centro-sinistra e il partito di sinistra più piccolo, Liberi e Uguali, tutti astenuti .
Tuttavia, con il team della Rai composto da una maggioranza di politici del M5S e della Lega di estrema destra, c’è la possibilità che Foa possa rimanere nel consiglio, se non come presidente allora come consigliere.
“Volevamo che la Rai cambiasse, ma l’opposizione ha detto di no”, ha dichiarato Gianluigi Paragone, un politico con M5S. “Spero che Foa non si dimetta.”
Il leader del M5S, Luigi Di Maio, ha dichiarato domenica che l’incarico di Foa avrebbe aiutato a eliminare i “parassiti” all’interno dei tradizionali partiti italiani che avevano guidato la Rai per decenni.
Tuttavia, i sindacati dei giornalisti, FNSI e Usigrai, hanno descritto la mossa come “un colpo mortale all’autonomia e all’indipendenza del servizio pubblico”.
L’altro potenziale candidato alla presidenza è Giampaolo Rossi, spin doctor per il partito minore di estrema destra, Brothers of Italy, e sostenitore di Viktor Orbán, il primo ministro ungherese anti-immigrazione.
Per l’articolo originale clicca qui.
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