Insetti, biodiversità compromessa
Insetti è relativo rischio estinzione
Premessa
Sono gli animali più diffusi del pianeta, da milioni di anni hanno avuto la capacità di sopravvivere a qualsiasi catastrofe naturale, evitando l’estinzione.
Piccoli esserini nelle più svariate forme, che nei millenni si sono adattati alla maggior parte degli ambienti terrestri, evolvendosi in milioni di forme che rendono la propria biodiversità unica nel suo genere.
Di cosa stiamo parlando? Parliamo degli insetti! Si avete capito bene, stiamo parlando di queqli esserini che in molti di voi suscitano solo ribrezzo e disgusto, loro volano, pungono, strisciano e certe volte ti saltano addosso.
Rischio
Purtroppo secondo gli ultimi studi, la biodiversità che riguarda il mondo degli insetti è minacciata dal pericolo di estinzione. Il loro numero è drasticamente crollato in tutto il mondo. Le conseguenze di ciò saranno molto gravi, molto più gravi di quello che si pensa.
Il calo diffuso degli insetti in alcuni continenti
Germania, negli ultimi 30 anni la popolazione di insetti è crollata di circa il 70% 75%. I soggetti più colpiti sembrano essere le api e le farfalle, tra l’altro questo non è un problema solo della Germania, infatti si è registrato un forte declino un pò in tutta Europa.
Facile intuire che i risvolti saranno devastanti, dovete sapere che il declino anche di una sola specie terrestre può causare un “effetto domino” senza fine sulla biodiversità terrestre in generale.
Voglio farvi un esempio: L’Inghilterra negli ultimi 4 decenni ha perso circa il 50% dei suoi uccelli! Sapete il perchè? Sono sicuro che avete già indovinato! Proprio a causa della mancanza di prede (insetti), molti uccelli sono spariti, e molti altri sono a rischo estinzione. Le conseguenze? Saranno gravissime! Un ‘effetto domino che parte dagli insetti, colpendo gli uccelli insettivori e continuando chissa fino a dove o quando…
Gli Entomologi (coloro che studiano gli insetti) parlano ormai da fin troppo tempo, di catastrofe irreversibile in tempi brevi, ma purtroppo l’unico insetto che meriterebbe di essere schiacciato ha difficoltà a capire la gravità della situazione.
Cause del declino
Ormai gli studiosi sanno per certo, che fra le cause del declino degli insetti, ci siano determinati fattori che ne influenzano in maniera negativa l’esistenza. Non parliamo dei cambiamenti climatici, o almeno sicuramente non sono al primo posto come causa di declino.
Secondo i ricercatori la causa principale della perdita massiccia di insetti è legata all’utilizzo di fertilizzanti e antiparassitari.
Tra l’altro nell’ultimo rapporto Pesticides and our Health: A Growing Concern pubblicato da Greenpeace (e scaricabile sul suo sito) si conferma che i pesticidi a base di glifosato venduti dalla Monsanto e da altre grandi aziende, e largamente utilizzati nell’agricoltura ‘industriale’ su larga scala, sarebbero cancerogeni e dannosi anche per lo stesso essere umano.
L’ aumentare progressivo della popolazione mondiale, ci porta a produrre sempre di più per soddisfare il fabbisogno quotidiano, quindi l’agricoltura come contro tenderà ad intensificare progressivamente l’utilizzo di insetticidi che saranno spruzzati sui terreni per aumentare la produzione. Cosa succedera?
Il numero degli insetti continuerà a crollare e senza di loro le piante non potranno mai crescere!
L’unica via possibile è quindi un’agricoltura sostenibile ( utopia?) , che contrasti gli insetti nocivi valorizzando invece il ruolo di quelli “amici”, come ad esempio gli impollinatori e altri in grado di agire contro i primi come parassitari naturali.
Es.: Le bellissime coccinelle amano mangiare gli acari delle piante.
Le api insetto amico
Le api sono tra gli insetti che negli ultimi decenni rischiano molto di più, purtroppo stanno scomparendo molto velocemente, più di quanto si era previsto.
Dalla fine degli anni ’90 sono stati molti gli apicoltori non solo in Europa, che hanno segnalato la tragica diminuzione nelle colonie di api. La fantastica ape che anche i bambini conoscono, è responsabile dell’impollinazione di almeno 90 specie di frutta e verdura.
Solo in Europa circa l’85% delle 264 specie coltivate dipende dall’impollinazione degli insetti. Le colture più nutrienti della nostra dieta sarebbero danneggiate da un calo numerico delle api e in particolare la loro assenza eliminerebbe la produzione di caffè, mele, mandorle, pomodori, cacao etc. . Molti ecosistemi e gli habitat naturali che li alimentano dipendono dagli insetti impollinatori.
Nell’arco di poco più di un decennio la popolazione delle api in alcune parti del mondo si è ridotta di un terzo.
Stando a un rapporto delle Nazioni Uniti, la loro scomparsa, oltre ad avere effetti disastrosi sulla nostra alimentazione, potrebbe causare la fine dell’umanità in circa 3 decenni.
Le cause principali? Sempre i pesticidi! Il pesticida di per se non uccide solo al momento della spruzzata su alberi e piante, ma uccide anche dopo!
Dovete sapere che i biologi analizzando il polline delle api, hanno trovato elevate quantità di pesticidi chimici, tali pesticidi creano stordimento nell’ape che diventa incapace di ritrovare la via per l’alveare, finendo per morire. Questi veleni sono ritenuti i principali responsabili della morte di un gran numero di api.
Le zanzare insetto “nemico”
Per un momento chiudete gli occhi, e pensate al primo insetto che meriterebbe di sparire dalla faccia della terra! Sicuramente in molti avrete pensato alla fastidiosissima zanzara (esistono varie specie).
Questo insetto ogni anno trasmette la malaria a circa 240 milioni di persone e ne uccide almeno un milione. Sono causa anche dell diffusione di svariate malattie come:
- la febbre gialla
- il dengue
- l’encefalite giapponese
- la febbre della Rift Valley
- i virus Chikungunya e West Nile
Maledette zanzare! Che morissero al posto delle api! Non servono a nulla! Fanno solo danni! … ma è veramente così?
Supponiamo che un bel giorno le 3500 specie di zanzare sparissero di colpo (solo 200 pungono l’uomo). Cosa succederebbe?.
La zanzara dalla schiusa fino all’età adulta impiega tre settimane. In alcuni posti le nascite sono così numerose, che nell’aria spesso e volentieri si formano vere e proprie nubi di questi insetti.
Senza questa abbondanza diminuirebbero gli uccelli insettivori o dovrebbero cambiare dieta concentrandosi su altri insetti intaccando altri equilibri, alcuni pesci che si nutrono delle larve sarebbero costretti a cambiare dieta tipo la Gambusia affinis che viene anche allevata nelle risaie per contenere il numero di zanzare, lo stesso vale per salamandre, lucertole, rane etc.
tutte le immagini di questo articolo sono state prese dal web ai fini illustrativi
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