OSIRIS-Rex ha raggiunto l’asteroide Bennu.
Dopo un lunghissimo viaggio di circa 2 miliardi di chilometri la sonda della NASA OSIRIS-Rex ha raggiunto l’asteroide Bennu senza riscontrare ostacoli significativi.
OSIRIS-Rex ora al momento sta eseguendo il suo obiettivo che si trova a circa 20 chilometri di lontananza.
Potrà analizzare diversi importanti parametri che riguardano l’asteroide:
- velocità di rotazione
- stima della sua massa
- morfologia
- raccolta di campioni da riportare sulla Terra.
Si stima che esso abbia ha un’età di circa 4,5 miliardi di anni. A quanto pare l’asteroide si staccò da un corpo celeste più grande. Si pensa che può essersi formato nella fascia principale degli asteroidi tra Marte e Giove.
Nota: Poiché i suoi materiali sono così antichi, Bennu potrebbe contenere molecole organiche simili a quelle che sono state fondamentali per l’inizio della vita sulla Terra.
Dichiarazione Lori Glaze
Lori Glaze, direttore della Planetary Science Division di NASA, ha dichiarato:
“Lo studio di Bennu è importante per capire tipologia e quantità dei materiali che sono presenti su questi corpi celesti, in modo da permettere, in futuro, un’eventuale sfruttamento minerario a beneficio dell’economia mondiale e anche per le future missioni di esplorazioni del cosmo.
Come esploratori, noi di NASA non abbiamo mai evitato le sfide più estreme poste dal sistema solare nella nostra ricerca della conoscenza.
Ora siamo impegnati, insieme ai nostri partner negli Stati Uniti e in Canada, per portare a termine il compito erculeo di riportare sulla Terra un pezzo del Sistema Solare dei primordi.”
Gli studi su Bennu
I principali studi che verranno fatti su Bennu riguardano il comportamento orbitale dei corpi celesti che orbitano ad una distanza mediamente ridotta dalla Terra, e che potrebbero rappresentare un pericolo nel caso di collisione con il nostro pianeta.
Bennu ha un diametro di circa 500 metri, il più piccolo corpo celeste mai orbitato da un satellite artificiale.
Nel febbraio 2019 comincerà la mappatura globale e dettagliata di ogni particolare dell’asteroide, in modo da poter determinare con cura il sito migliore per la raccolta di campioni che verranno riportati a Terra nel 2023.
web site: BorderlineZ