I 10 serial killer cannibali più famelici e feroci della storia
L’omicidio seriale nei secoli è sempre esistito, è una realtà che esiste fin dalla notte dei tempi.
PREMESSA
In questo articolo parleremo solo della categoria più terrificante, ossia di quei mostri depravati e psicologicamente instabili che hanno commesso atti distorti e di orrore come il cannibalismo.
Questi assassini consumano la carne e il sangue delle persone che uccidono per svariati motivi, e in ogni caso qualunque sia la ragione, è palese che si tratta di individui altamente disturbati con tratti di personalità borderline.
Di seguito vi elenco una lista con relativa storia dei più feroci omicidi di serial killer cannibali, che pedinavano la “preda” per poi mangiarla.
10. Ottis Toole
Ottis Toole era un serial killer che ha operato per un periodo di tempo indeterminato dagli anni ’60 agli anni ’80, amico e socio di un altro criminale il famigerato serial killer Henry Lee Lucas.
Insieme i due hanno terrorizzato la Florida, portando Toole ad essere soprannominato “il cannibale di Jacksonville“.
Toole fu cresciuto in una famiglia turbolenta e violenta, dove a quanto pare sua nonna, era una satanista che gli avrebbe lasciato tracce di ispirazione satanica per le sue uccisioni.
Da quanto detto dallo stesso Ottis si ritiene che abbia commesso il suo primo omicidio all’età di 14 anni e dichiara di aver ucciso più di 100 persone.
Toole aveva un QI molto basso e quindi aveva bisogno dell’aiuto di Lucas per compiere bene i suoi crimini. Durante il loro tempo insieme, fu dichiarato dallo stesso Lucas che Toole cucinava le sue vittime sul barbecue.
Durante la follia omicida, a Toole, gli piaceva mangiare le costole delle sue vittime e bere il loro sangue.
Quando gli è stato chiesto in un’intervista se effettivamente ha mangiato o meno persone, Toole ha risposto:
“Sembri dannatamente gustoso. Se mi avessi dato un coltello, ti avrei tagliato la gola e bevuto il sangue. “
Tra le confessioni di Toole si dice che uno dei motivi per cui cannibalizzava le sue vittime, è che a volte le mangiava semplicemente per risparmiare sulla spesa.
9. Joachim Kroll
Joachim Kroll fu un serial killer tedesco che tra il 1955 e il 1976 scatenò il terrore in Germania causando la morte di 14 persone. Per la sua bizzarra crudeltà cannibale era conosciuto come Ruhr Cannibal.
Il suo primo omicidio avvenne nel 1955, Kroll pugnalò e uccise una giovane ragazza tedesca di 19 anni per poi smembrare il suo corpo.
A differenza di altri assassini cannibali, Kroll era anche un sadico macellaio, cannibalizzò quasi tutte le sue vittime, solitamente le tagliava a pezzi per il consumo quotidiano.
Tutte le vittime sono state trovate spogliate, violentate dopo la morte e con pezzi di carne rimossi.
Kroll dichiarò che i suoi omicidi riguardavano una semplice incapacità di comprare cibo, affermando che i giovani cannibalizzati erano l’unico pasto che trovava veramente soddisfacente.
Kroll fu scoperto dopo l’omicidio di una bambina di quattro anni, le interiora della piccola intasarono completamente le tubature di scarico che Kroll aveva cercato di eliminare. Un vicino cominciò ad avere sospetti e chiamò la polizia.
Quando la polizia entrò nella residenza di Kroll, trovò uno scenario da film horror, Kroll stava cucinando una mano mozzata in una pentola di acqua bollente.
8. Andrei Chikatilo
Andrei Chikatilo, il crudele ,brutale Macellaio cannibale di Rostov, era un serial killer sovietico la cui serie di crimini è iniziata con l’omicidio di Lena Zakotnova, una bambina di nove anni nel 1978.
Il suo regno di terrore sarebbe durato oltre un decennio, colpevole di 56 omocidi.
Cacciava lungo le stazioni ferroviarie o attirava le vittime nei boschi per ucciderle.
Chikatilo era un insolito serial killer, spinto da una rabbia che nasceva dall’ incapacità di compiere atti sessuali, non poteva nemmeno avere rapporti con sua moglie.
Fu da lì che Chikatilo imparò ad esprimere la sua lussuria e il suo appetito sessuale attraverso lo stupro, la tortura e la violenza.
Chikatilo avrebbe sventrato molte delle sue vittime, spesso rimuovendo l’utero. A molte delle donne mancava l’utero o i capezzoli, Chikatilo sosteneva di avere una particolare passione nel masticare queste parti. Ha persino morso la lingua di una vittima.
La sua storia si concluse con la cattura il 16 febbraio 1994, fu giustiziato con un singolo colpo di pistola dietro l’orecchio destro.
7. Tamara Samsonova
Soprannominata “lo Squartatore della nonna”, Tamara Samsonova era un serial killer di origine russa, persona dal profilo insospettabile, ma si rivelò una brutale smembratrice cannibale che uccise ben 11 persone.
A 68 anni, fu arrestata nel 2015 per il sospetto omicidio di una sua amica 79enne Valentina Ulanova. Una telecamera a circuito chiuso catturò quello che sembrava essere il trasporto di parti di corpo umane in una busta di plastica nera.
Poco dopo la registrazione del video, la polizia locale scoprì il cadavere di Ulanova. Era stato lasciato in un fiume dopo essere stato decapitato.
Non solo uccise la sua vecchia amica, ma anche suo marito e molte altre persone vicino a lei che scomparivano misteriosamente.
Si dice che abbia persino smembrato una delle sue vittime mentre era ancora viva. I suoi diari raccontano della sua follia omicida, descrivendo fino a 11 omicidi in gran dettaglio.
Samsonova è stata dichiarata legalmente pazza e affetta da schizofrenia paranoica. Fu rinchiusa in un ospedale psichiatrico.
6. Arthur Shawcross
Arthur Shawcross, in arte Genesee River Killer, era un assassino squilibrato che tra il 1972 e il 1989 uccise ben 14 persone. Cominciò la sua follia omicida uccidendo due bambini nella città di New York.
Esistono molte interviste di Shawcross, era molto aperto riguardo ai suoi omicidi. Queste registrazioni mostrano un uomo ridente, spesso apparentemente amorevole e allegro che discute con tranquillità dei suoi crimini più vili.
Non commetteva mai errori, Shawcross era uno spietato assassino e un sanguinario e famelico cannibale. (fra le sue vittime 10 prostitute)
Da alcuni suoi clip audio:
“Ho appena preso quel coltello, e l’ho tagliata dal collo all’ano. E ho tagliato la sua vagina e l’ho mangiata. “
Alla fine Arthur Shawcross è stato condannato all’ergastolo senza possibilità di libertà condizionale. È morto nel 2008.
5. Robert Maudsley
Robert Maudsley è un serial killer inglese che ha trascorso oltre 25 anni in una cella di isolamento. La sua cella assomigliava incredibilmente a quella di Hannibal Lecter nel film Il silenzio degli innoccenti, una gabbia di vetro rinforzato.
E’stato soprannominato “Real-Life Hannibal Lecter“.
Anche se uccise solo 4 persone, una al di fuori della prigione e le altre tre in carcere, la brutalità nel commettere i suoi crimini gli è valsa un posto in questo articolo, e vedrai perché.
La storia di Maudsley è molto particolare, dopo essere stato catturato da un pedofilo che presumibilmente lo stuprò, Maudsley strangolò a morte il suo aggressore.
Da quel giorno si guadagnò il soprannome di “Blu”, in riferimento al colore della faccia della vittima quando fu ritrovata.
In carcere, Maudsley guadagnò invece il soprannome “Annibale il Cannibale”, infatti uccise due detenuti e mangiò loro il cervello con un cucchiaio.
Maudsley ha trascorso anni in isolamento, completamente isolato dal resto del mondo ed è stato considerato il prigioniero più pericoloso della Gran Bretagna.
4. Jeffrey Dahmer
Anche lui può essere considerato uno dei più crudeli serial killer cannibali di tutti i tempi. Jeffrey Dahmer, chiamato il Milwaukee Cannibal.
Tra il 1978 e il 1991, Dahmer tolse la vita a 17 persone. Era solito a drogare e strangolare le vittime prima di fare sesso con i loro cadaveri, per poi smembrarle e mangiarle.
I suoi primi due omicidi furono separati nell’arco di circa dieci anni, poi si lanciò in una sfrenata serie di omicidi compulsivi alimentati dall’alcol, attirando uomini e ragazzi innocenti nel suo appartamento nel Wisconsin.
Quando la polizia entrò nella casa di Dahmer, il suo appartamento era pieno zeppo di parti di corpo umano smembrato e fotografie di uomini nudi defunti.
Nel frigorifero furono trovate parti di corpo (scarti) e un enorme barile blu riempito di acido cloridrico, che avrebbe usato per sciogliere le parti rimanenti del corpo degli uomini smembrati.
Dahmer dichiarò che mangiava le sue vittime in modo che avrebbero fatto sempre parte di lui. Disse:
“Mi stavo espandendo, è stato li che è iniziato il cannibalismo, le prime parti che ho mangiato sono il cuore e il muscolo del braccio. Era un modo per farli sentire parte di me. All’inizio era solo curiosità ma poi è diventata una necessità”.
Alla fine, a Khamer sarebbero state date 16 condanne a vita. Fu ucciso in prigione dal collega detenuto Christopher Scarver.
3. Albert Fish
Un altro famigerato serial killer cannibale è Albert Fish, la sua prima vittima fu una bambina di 8 anni, Grace Budd, si nutrì del suo corpo per circa nove giorni.
Questo fu uno degli omicidi più “coloriti”, Fish entrò nella residenza di Budd cercando una specifica vittima, I’obiettivo iniziale era il fratello maggiore di Grace, Edward Budd, che all’epoca aveva 18 anni, ma vedendo Grace, Fish decise che sarebbe stata molto più adatta al suo depravato piano di omicidio e cannibalismo.
Fish fu in grado di convincere la famiglia Budd di portare con sé la figlia Grase ad una presunta festa per suo nipote, i genitori di Budd ignari del mostro che avevano davanti lasciarono che Grace uscire mano nella mano con Fish.
In seguito, Fish avrebbe scritto alla madre di Grace Budd, descrivendo dettagliatamente l’uccisione e il consumo della piccola.
Una delle lettere più inquietanti mai scritte nella storia dell’umanità. Una parte della lettera alla signora Budd dice:
Domenica 3 giugno 1928 al 406 W 15 St.
Gli ho portato fragole e formaggio.
Abbiamo pranzato insieme.
Grace si sedette sulle mie ginocchia e mi baciò. Ho deciso di mangiarla.
Con la scusa di portarla ad una festa, l’ho portata in una casa vuota a Westchester che avevo già scelto.
Quando siamo arrivati lì, le ho detto di restare fuori nel prato fiorito.
Sono andato di sopra e mi sono tolto tutti i vestiti. Sapevo che se non lo avessi fatto mi sarei sporcato di sangue.
Quando tutto fu pronto, andai alla finestra e la chiamai. Poi mi sono nascosto in un armadio fino a quando lei non mi raggiunse nella stanza.
Quando mi vide nudo, cominciò a piangere e cercò di correre giù per le scale.
L’ho afferrata e lei ha detto che lo avrebbe detto a sua mamma.
Per prima cosa l’ho spogliata. Mi ha morso e graffiato.
L’ho soffocata a morte, poi l’ho tagliata a pezzettini così da poter portare la carne nelle mie stanze.
L’ho cucinata e mangiata. Quanto dolce e tenero era il suo culetto arrostito nel forno.
Mi ci sono voluti 9 giorni per mangiarla tutta.
Per fortuna questa schifezza di uomo diabolico e vile fu processato e giustiziato sulla sedia elettrica per i suoi crimini nel 1936.
2. Ed Gein
Ed Gein sicuramente un serial killer cannibale “minore”, ha confessato solo due omicidi di cui uno è stato contestato.
I crimini di Gein e il comportamento bizzarro, sarebbero poi stati presi come fonte di ispirazione per girare il film slasher degli anni ’70 The Texas Chainsaw Massacre.
Gein era un vecchio timido e “tranquillo” che viveva in una fattoria e aveva alcuni problemi seri con sua madre e le donne in generale. Questi problemi avrebbero spinto Gein a uccidere due donne a sangue freddo e indossare la loro pelle come maschere.
Teneva anche i trofei delle vulve femminili e ricavava decorazioni dalla carne umana. Gein aveva anche una lunga storia di tombarolo, usava i pezzi dei corpi che trovava.
Quando la polizia scese sulla fattoria di Gein dopo aver destato sospetti, trovò il corpo di una delle sue vittime, Bernice Worden, decapitata e sventrata.
Gein fu considerato pazzo e mandato in un istituto psichiatrico, dove morì di cancro.
1. Peter Bryan
Anche lui un serial killer cannibale “minore“ che ha ucciso solo due persone, ma i suoi pochi crimini terrorizzano anche le persone più forti. L’inglese Peter Bryan non era solo malvagio e malizioso: era completamente pazzo e schizofrenico.
Nel 1993, Bryan uccise una giovane negoziante, Nisha Sheth, picchiandola a morte con un martello.
Bryan fu rinchiuso all’ospedale di Broadmoor. Dopo diversi anni di cure psichiatriche, i medici decisero che Bryan era ormai in grado di tornare alla vita comune, per i medici Bryan era guarito.
Fu durante questo periodo che Peter Bryan avrebbe ucciso, cucinato e mangiato il suo amico Brian Cherry.
La polizia chiamata durante il litigio catturò Bryan mentre stava friggendo il cervello di Cherry in una padella con del burro
Disse alla polizia:
“Gli ho mangiato il cervello con del burro. È stato veramente bello.”
Le foto dei serial killer di questo articolo sono state prese dal web
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