George Stinney Jr, 14 enne condannato alla sedia elettrica, era innoccente
Stinney è il più giovane condannato a morte nella storia degli Stati Uniti. Venne dichiarato colpevole dopo una camera di consiglio durata meno di dieci minuti
George Stinney Jr, di origine africana, fu la figura più giovane ad essere condannata a morte con la sedia elettrica negli Stati Uniti d’America nel 20° secolo. George all’epoca aveva solo 14 anni, ma fu giustiziato ugualmente a causa del colore della sua pelle.
A quanto pare il piccolo durante il processo e persino il giorno della sua stessa esecuzione, ha sempre portato con sé la Bibbia, giurando di essere innocente.
Le accuse
George fu accusato di aver ucciso due bambine bianche, Betty di 11 anni e Mary di 7. I corpi delle due ragazzine furono trovati vicino alla casa in cui il 14enne viveva con i propri genitori.
Tutti i membri della giuria erano bianchi. Il processo fu brevissimo, durò solo 2 ore, e la sentenza fu annunciata 10 minuti dopo. George fu tenuto in isolamento, a 100 chilometri dalla sua città, e fu interrogato da solo, senza avvocato e senza genitori.
Prima dell’esecuzione, George trascorse 80 giorni in carcere senza la possibilità di vedere i propri cari.
La condanna a morte
Fu giustiziato con una scarica di ben 5380 volt in testa, un solo colpo secco. Il bambino era talmente piccolo di statura, che per essere ben posizionato sulla sedia della morte, gli dovettero sistemare dei libri sotto il sedere per potergli attaccare gli elettrodi.
Nel 2014, 70 anni più tardi, la sua innocenza è stata finalmente provata da un giudice del South Carolina. Il bambino era innocente, ma fu ingiustamente accusato di un crimine che potenzialmente non aveva commesso … anzi un crimine lo aveva “commesso “ … quello di essere nato nero.
Nota: Un gruppo di avvocati e alcuni attivisti indagò sul caso Stinney a nome della sua famiglia. Nel 2013 la famiglia presentò una petizione per un nuovo processo.
Il 17 dicembre 2014 la sua condanna venne annullata poiché il giudice della corte di circuito stabilì che non gli era stato concesso un processo equo e la giudice Mullen dichiarò che la sua confessione venne probabilmente estorta.
Inoltre non ebbe avvocati efficaci e i suoi diritti furono totalmente ignorati. La sentenza osservò che in realtà Stinney poteva aver commesso il crimine, ma ‘accusa e il processo erano fondamentalmente viziati.
Il giudice Mullen decretò che la sua confessione sarebbe stata probabilmente estorta ed era quindi inammissibile come prova.
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