Attacco di di Maio a Salvini su Facebook
Il Ministro Luigi Maio attacca in maniera indiretta Matteo Salvini in un post scritto su Facebook

Di seguito le testuali parole scritte da di Maio che attaccano Salvini anche se in maniera indiretta.
“Posso passare sopra a tutto. Davvero sopra a tutto. Ci si può piccare per qualcosa e si può discutere.
Possiamo essere in disaccordo su alcuni punti e si trova un punto di equilibrio. Funziona così quando si governa in due.
Questo vale per l’Autonomia. Ci sediamo e ragioniamo. Vale per il salario minimo, che noi vogliamo fissare ad almeno 9 euro lordi l’ora. Ci sediamo e ragioniamo.
Voglio dire, ci siamo persino seduti al tavolo quando bisognava allontanare Siri, indagato per corruzione.
Il presidente Conte lo ha ascoltato per ore, poi ha preso una decisione.
C’è una cosa però su cui non transigo. Una su cui non voglio discutere. Sono gli aiuti alle famiglie!
In queste ore qualcuno sta provando a sabotare il decreto che abbiamo preparato insieme al Forum delle Famiglie solo per creare dei problemi al sottoscritto e al Movimento 5 Stelle.
Con la paura che possa passare per una nostra misura e quindi – nella ottusa e calcolatrice testa di qualcuno – come un nostro successo in vista delle europee, si sta facendo di tutto per rallentarlo.
Io lo dico forte e chiaro: sulle famiglie si regge il futuro di questo governo.
Mi prendo anche gli attacchi e gli insulti senza piagnucolare come fa qualcun altro, ma se qualcuno blocca un provvedimento che punta a stanziare un primo miliardo per le famiglie solo per il gusto di aggredire il Movimento 5 Stelle no, non ci sto!
Il nostro progetto è semplice: riorganizzare la materia degli aiuti, semplificarla ed arrivare a dare un assegno unico mensile ad ogni nucleo familiare per sostenere il futuro dei propri figli. Non vedo cosa ci sia di sbagliato!
Capisco l’imbarazzo di doversene inventare sempre una per coprire i propri scandali di corruzione e gli arresti subiti in questi giorni per mazzette e tangenti, ma c’è un limite a tutto.
Altro che ordini e contrordini. L’ultimo avviso lo do io stavolta: sul decreto Famiglie non facciamo passi indietro. Se ci sono suggerimenti sono ben accetti.
Non tiriamo nemmeno la corda sui tempi o sulla forma, noi facciamo le cose per farle bene, non per vendercele in campagna elettorale.
Può andare a questo o al prossimo consiglio dei ministri dopo le europee. L’importante è fare le cose, non sabotarle!”
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