Sea Watch 3 ancorata alla fonda davanti al porto di Lampedusa
Migranti Lampedusa – La Sea Watch 3 con ancora 47 migranti a bordo è tuttora ferma, ancorata in prossimità delle acque portuali di Lampedusa. Oggi la giornata si è trasformata in un confronto diretto tra il Governo italiano e le Nazioni Unite sul decreto sicurezza bis.
Sea Whatch 3
La Ong tedesca ieri aveva segnalato uno “stato di emergenza” a bordo, attendendo poi istruzioni dal parte del Governo Italiano.
Al momento due motovedette della Guardia di Finanza e della Capitaneria sorvegliano la nave Ong dove verranno svolti i controlli della polizia giudiziaria.
A quanto pare si sta procedendo alla notifica di sequestro della nave che molto probabilmente non verrà fatta attraccare. ( dati da accertare). La Capitaneria di Porto farà scendere solo parte dei migranti.
L’ Alto commissariato Onu per i diritti umani ha scritto una lettera al Governo italiano in cui critica duramente le direttive emanate dal ministero dell’Interno Matteo Salvini che vietano l’accesso delle navi ong ai porti italiani.
Per l’Onu l’iter del decreto sicurezza bis viola i diritti dei migranti.
Sequenze video fornite da S. M girate pochi minuti fa. (il caricamento potrebbe richiede circa 15 secondi)
Aggiornamenti migranti Lampedusa
AGGIORNAMENTO alle 19:29
Possibile sbarco Sea Watch tra circa un’ora. Scatta l’ira di Salvini contro coloro che hanno ordinato lo sbarco dei migranti, “coloro che hanno dato l’ordine verranno denunciati compreso i pm”
AGGIORNAMENTO alle 21:00
La Sea Watch è stata sequestrata, i migranti vengono fatti scendere dalla ong. Sotto scorta sono stati portati nell’isola di Lampedusa. Salvini fa intendere che dietro l’ordine di far scendere i migrandi ci sia Toninelli del M5S. Toninelli ribatte: “ che me lo dica in faccia!”
AGGIORNAMENTO alle 21:58
Sequestrata la nave Ong Sea Watch 3. Ira di Salvini. Il pm ordina che tutti i migranti vengano portati sull’isola. I primi a scendere una donna incinta e suo marito. L’imbarcazione sarà portata a Licata.
web site: BorderlineZ
Secondo l’ammiraglio di divisione Nicola De Felice la Ong Sea Watch dovrebbe provvedere a risarcire lo Stato italiano. ).push({});
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