Sea Watch, l’Olanda dà ragione a Salvini e attacca la capitana
Il segretario di Stato olandese Ankie Broekers-Knol per la migrazione ha risposto alla lettera inviata dal ministro dell’Interno Matteo Salvini sfilandosi da qualsiasi responsabilità. Inoltre a criticato la decisione della capitana di Sea Watch.
Sea Watch
Viene criticata la decisione della capitana Carola Rackete da parte dello stato Olandese riguardo al fatto che si sia diretta verso l’isola di Lampedusa nonostante il divieto imposto dalle leggi italiane.
Al momento la Rackete è ai domiciliari.
Il ministro Salvini dopo aver inviato una lettera al governo olandese accusandolo di menefreghismo riceve una risposta dal segretario di Stato per la migrazione olandese Ankie Broekers-Knol.
Ankie Broekers-Knol precisa di non avere qualsiasi responsabilità riguardo l’accaduto evidenziando il fatto che una nave che batte bandiera olandese non implica un obbligo per quello Stato di imbarcare persone soccorse.
L’Olanda nella lettera ha comunicato:
“ … non parteciperà più agli schemi di sbarco ‘ad hoc … ha esplicitamente dichiarato che in principio non prenderà più migranti dalle operazioni Sar in un’area ampiamente colpita dalle attività dei trafficanti di esseri umani …
… inoltre sottoscrive pienamente, in virtù della legge internazionale, l’obbligo di trarre in salvo tutte le persone che vengono a trovarsi in difficoltà in mare …
… Tuttavia, come Lei giustamente osserva, gli interventi della Sea-Watch 3 non dovrebbero affiancare e facilitare le operazioni criminali degli scafisti … “.
inoltre il governo olandese specifica:
“ … la capitana non ha mai chiesto di sbarcare in Olanda … “.
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