Virus in Cina, i morti salgono a 6 e si ha un primo caso in Australia
Le vittime in Cina causate dal misterioso virus salgono ancora, le persone morte a causa del fatale ceppo virale sono arrivate a sei, l’epidemia si è diffusa anche in Australia.
Le autorità sanitarie della Cina hanno reso noto che il numero di vittime causate dal misterioso virus è salito a sei.
E’ stato inoltre confermato ufficialmente il primo caso a Taiwan, ma il virus letale non si è fermato solo nel continente asiatico, infatti è stato registrato un caso sospetto anche in Australia.
A quanto pare un uomo di ritorno da Wuhan ha manifestato problemi respiratori ed è stato messo in isolamento, in attesa di accertare la presenza del coronavirus.
In Europa sono tre gli aeroporti che hanno voli diretti con Wuhan, tra cui Roma Fiumicino, mentre altri hanno connessioni indirette.
Gianni Rezza, direttore del Dipartimento Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità ha dichiarato:
“Se i dati confermassero un’estensione del focolaio del nuovo coronavirus non si escludono misure più importanti a livello internazionale, che potrebbero esser prese domani dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: dai controlli più serrati negli aeroporti allo sconsigliare spostamenti, fino alle restrizioni dei viaggi, chiaramente non da tutta la Cina ma solo dalla città di Wuhan”
Roberto Burioni invece sulla sua pagina web ‘MedicalFacts’ dichiara :
“Leggo sui giornali che le autorità europee hanno affermato che il rischio che il virus arrivi in Europa, e in particolare in Italia, è minimo. Io non sono per niente d’accordo con loro “
Aggiornamento al 22 Gennio 2020
I decessi a causa del virus salgono a 17, altri casi di infezione negli Usa, ad Hong Kong e a Macao. Restano attivi i controlli scanner a Roma Fiumicino.
Aggiornamento al 23 Gennio 2020
Dalle ultime analisi si è scoperto che il serbatoio del virus sono i serpenti
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