Le 143 nuove linee scoperte a Nazca
Un team di archeologi e antropologi giapponesi dell’Università di Uamagata, nel 2018 a Nazca (deserto del Perù) scoprirono 143 nuove linee.
Una di esse, che rappresenta una figura umanoide, è stata identificata soltanto grazie all’intelligenza artificiale, in quanto troppo piccola e poco visibile.
Nel cuore del famoso deserto peruviano, noto per le affascinanti strisce di Nazca sono state scoperte altre 143 nuove linee, realizzate dall’antica civiltà tra il 300 avanti Cristo e il 500 dopo Cristo.
Uno dei geoglifi scoperti (fig. in alto), rappresenta una figura umanoide antropomorfa, è stata identificata nel 2018 grazie all’intelligenza artificiale, infatti questo geoglifo oltre ad essere molto piccolo (solo 5 metri) era notevolmente sbiadito e quindi poco visibile.
Ad oggi si conoscono circa di 13mila linee di Nazca, che rappresentano per lo più forme di animali stilizzati, uomini e oggetti di varia natura.
Il loro significato è ancora oggi molto dibattuto tra gli studiosi, anche perché le figure più grandi, come ad esempio la lucertola che supera i 180 metri di lunghezza, può essere osservata solo dall’alto, e ovviamente a quei tempi gli aereo-mobili non esistevano.
Nota: Molto probabilmente le figure molto grandi dovevano essere enormi per renderle ben visibili alle divinità in cielo.
I nuovi Geoglifi
I nuovi e affascinanti geoglifi sono stati scoperti da un team di scienziati giapponesi dell’Università di Yamagata, setacciando la pampa peruviana per oltre un decennio e mezzo.
山形大学のAIによるナスカの地上絵発見が、地上波の全国ニュース(報道ステーション)にもなりましたのでお知らせします。#報ステ #人工知能 #機械学習 #考古学
山形大学のAIを使ったナスカの地上絵発見が、報道ステーションで報道されました 20191115 https://t.co/e4nxGFGwNn @YouTubeさんから
— 山 大 研 究 家 (@yamadaikenkyuka) November 16, 2019
Tra le figure identificate, quelle più rilevanti sono:
un serpente a due teste che sembra voler divorare due persone
un pesce appiattito che ricorda molto una sogliola
un uomo con lunghi capelli che danza
e poi ancora una maschera, un gatto, una scimmia e uccelli.
Le analisi effettuate
Oltre che sul campo, le analisi sono state condotte analizzando immagini ad altissima risoluzione scattate da speciali droni e satelliti.
Gli scienziati inoltre hanno identificato due tipologie differenti di linee di Nazca, le Tipo A e le Tipo B ( tutte realizzate tra il 100 aC e il 300 dC.):
- le Tipo A, le più recenti, sono lunghe oltre 50 metri
- le Tipo B, più antiche sono inferiori ai 50 metri.
Nota: Secondo gli studiosi i geoglifi più piccoli molto probabilmente venivano utilizzati come “indicazioni stradali”, per indirizzare i pellegrini verso le figure più grandi, attorno alle quali si ipotizza che le persone si radunassero per tenere cerimonie religiose.
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