Le 143 nuove linee scoperte a Nazca

Un team di archeologi e antropologi giapponesi dell’Università di Uamagata, nel 2018 a Nazca (deserto del Perù) scoprirono 143 nuove linee.

Una di esse, che rappresenta una figura umanoide, è stata identificata soltanto grazie all’intelligenza artificiale, in quanto troppo piccola e poco visibile.

Nel cuore del famoso deserto peruviano, noto per le affascinanti strisce di Nazca sono state scoperte altre 143 nuove linee, realizzate dall’antica civiltà tra il 300 avanti Cristo e il 500 dopo Cristo.

Uno dei geoglifi scoperti (fig. in alto), rappresenta una figura umanoide antropomorfa, è stata identificata nel 2018 grazie all’intelligenza artificiale, infatti questo geoglifo oltre ad essere molto piccolo (solo 5 metri) era notevolmente sbiadito e quindi poco visibile.

Ad oggi si conoscono circa di 13mila linee di Nazca, che rappresentano per lo più forme di animali stilizzati, uomini e oggetti di varia natura.

Il loro significato è ancora oggi molto dibattuto tra gli studiosi, anche perché le figure più grandi, come ad esempio la lucertola che supera i 180 metri di lunghezza, può essere osservata solo dall’alto, e ovviamente a quei tempi gli aereo-mobili non esistevano.

Nota: Molto probabilmente le figure molto grandi dovevano essere enormi per renderle ben visibili alle divinità in cielo.

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Lucertola di Nazca, 14°41′36.96″S 75°06′54″W – Img. dal web

I nuovi Geoglifi

I nuovi e affascinanti geoglifi sono stati scoperti da un team di scienziati giapponesi dell’Università di Yamagata, setacciando la pampa peruviana per oltre un decennio e mezzo.

Tra le figure identificate, quelle più rilevanti sono:

un serpente a due teste che sembra voler divorare due persone

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Geoglifo del serpente a due teste di Nazca – Foto Credit: Università di Yamagata

un pesce appiattito che ricorda molto una sogliola

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Geoglifo del pesce Nazca – Credit foto: Università di Yamagata

un uomo con lunghi capelli che danza

Credit foto: Università di Yamagata

e poi ancora una maschera, un gatto, una scimmia e uccelli.

Le analisi effettuate

Oltre che sul campo, le analisi sono state condotte analizzando immagini ad altissima risoluzione scattate da speciali droni e satelliti.

Gli scienziati inoltre hanno identificato due tipologie differenti di linee di Nazca, le Tipo A e le Tipo B ( tutte realizzate tra il 100 aC e il 300 dC.):

  • le Tipo A, le più recenti, sono lunghe oltre 50 metri
  • le Tipo B, più antiche sono inferiori ai 50 metri.

Nota: Secondo gli studiosi i geoglifi più piccoli molto probabilmente venivano utilizzati come “indicazioni stradali”, per indirizzare i pellegrini verso le figure più grandi, attorno alle quali si ipotizza che le persone si radunassero per tenere cerimonie religiose.

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