Il coronavirus è uscito da uno dei due laboratori di Wuhan
A quanto pare secondo i più quotati siti Italiani il neo-coronavirus, che fino ad ora ha infettato 70mila persone e ne ha uccise 1700, avrebbe ‘preso vita’ in uno dei due laboratori che si trovano nelle vicinanze del mercato del pesce di Wuhan.
Ma c’è qualcosa in queste dichiarazioni che crea parecchi dubbi.
La notizia ormai sta facendo il giro delle testate giornalistiche italiane più quotate.
Chi ha diffuso la teoria
Alcuni dei media italiani che hanno diffuso la teoria sono stati:
- TGCom24 («Scienziati cinesi: “Il coronavirus è uscito da un laboratorio vicino al mercato di Wuhan”»);
- Il Giornale («Cina, il report di due biologi: coronavirus uscito da laboratorio»);
- Rainews (capitolo «Ipotesi di due biologi cinesi: “Coronavirus uscito da laboratorio di Wuhan”»);
- Libero («Coronavirus, la scoperta dei due biologi di Wuhan cambia tutto: “Due laboratori nel mirino”, cosa è successo»);
- IlSicilia.it («Coronavirus, ombre sulla sua nascita: “È uscito da un laboratorio di Wuhan”»)
- Abruzzoweb.it («Coronavirus, scienziati: “È uscito da laboratorio vicino mercato di Wuhan”»);
- Blastingnews («Scienziati cinesi: ‘Il Coronavirus è uscito da un laboratorio di Wuhan’»);
- Silenziefalsita.it («Scienziati cinesi: «È plausibile che il coronavirus sia trapelato da un laboratorio e abbia così contaminato i pazienti iniziali»»);
- Improntaunika.it («Clamoroso, il coronavirus è uscito da un laboratorio vicino al mercato di Wuhan»);
- Meteoweb («Coronavirus, altro che semplici pipistrelli: due biologi avrebbero scoperto da dove è arrivato. La natura non c’entra»);
- Notizie.it («Coronavirus uscito da un laboratorio di Wuhan: l’ipotesi di due biologi»)
- Il Primato Nazionale («“Coronavirus uscito da laboratorio vicino al mercato di Wuhan”. Due biologi cinesi smentiscono Pechino»).
Secondo i noti siti a confermare la triste vicenda sono due biologi della South China University of Technology che contestano la versione ufficiale fornita dalle autorità di Pechino, secondo la quale il pericoloso patogeno si sarebbe trasmesso direttamente dai pipistrelli all’uomo.
Da quanto scrive il Daily Mail, Botao Xiao e Lei Xiao sostengono che le possibili origini di 2019-nCoV potrebbero avere come causa gli animali infetti che erano tenuti in laboratorio dal Centro per il Controllo delle Malattie di Wuhan (WHCDC).
Tra questi c’erano 605 pipistrelli, dalle dichiarazioni emerge che tali animali una volta hanno attaccato un ricercatore e il loro sangue è finito sulla sua pelle.
Lo scienziato, conoscendo l’estremo pericolo della possibile infezione, si è quindi messo in quarantena volontaria per 14 giorni, inoltre lo stesso ricercatore si era isolato anche dopo che uno degli esemplari di pipistrello detenuti nel laboratorio gli ha urinato addosso.
Questa tipologia di pipistrelli si trovano a circa 1000 chilometri di distanza dal mercato del pesce di Wuhan e la probabilità che i pipistrelli abbiano compiuto un volo così lungo, è minima, come è minima la possibilità che l’infezione sia nata dalla tendenza locale di mangiarseli.
Il rapporto ha anche menzionato anche la scoperta di una zecca da un pipistrello, un parassita noto per la sua capacità di trasmettere infezioni tramite il sangue di un animale ospite.
L’Istituto di Virologia, a circa 12 km da Wuhan, avrebbe potuto far trapelare il virus, tra l’altro questo laboratorio ha riferito che i pipistrelli Rhinolophus affinis sono serbatoi naturali per la grave sindrome respiratoria acuta coronavirus (SARS-CoV) che ha causato la pandemia del 2002-3.
L’epidemia di coronavirus come affermato dall’epidemiologo Gabriel Leung (capo del Dipartimento di medicina all’università di Hong Kong) potrebbe diffondersi a circa i due terzi della popolazione mondiale, se non viene controllata.
Il suo avvertimento arriva dopo l’allerta del direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), secondo cui i casi di coronavirus negli altri Paesi potrebbero essere solo la “punta dell’iceberg”.
Nascono i dubbi
Le testate giornalistiche che hanno lanciato la notizia fanno riferimento a un documento che è stato recuperato e condiviso sulla piattaforma Scribd.com dall’account del sito complottista ZeroHedge, noto da anni per la sua attività di esagerata disinformazione.
Nota: Il sito ZeroHedge è stato sospeso anche da Twitter.
Il testo proviene dal sito ResearchGate, un social network tra l’altro non scientifico che permette ai ricercatori di caricare i propri lavori svolti.
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