Il misterioso Dodecaedro Romano
Il Dodecaedro Romano è un particolare oggetto fatto in pietra o in bronzo, ritrovato spesso in diverse zone ai confini dell’antico Impero Romano.

Il curioso oggetto, risale a un periodo che va dal II al III secolo d.C, ancora oggi rappresenta un vero e proprio mistero per tutti gli storici e gli archeologi, infatti nessuno fino ad oggi è riuscito a spiegare con certezza la sua particolare funzione.
NOTA: Il dodecaedro geometricamente è una figura molto complessa, fatta di ben 12 facce pentagonali.

Caratteristiche del Dodecaedro Romano
Il manufatto romano aveva la particolarità di presentare delle piccole sfere sui vertici che hanno tutt’oggi una funzione sconosciuta.
Le dimensioni degli oggetti rinvenuti hanno dimensioni che variano dai 4 agli 11 centimetri, e sono stati ritrovati in:
- Olanda
- Belgio
- Francia
- Germania,
- Svizzera
- Austria etc.
In totale sono stati ritrovati circa 120 dodecaedri, alcuni sono di pregevolissima fattura (alcuni in oro), altri invece sono meno rifiniti.
Non esistono o meglio non sono state trovate fonti letterarie che menzionino il misterioso dodecaedro e la relativa funzione.

Ipotesi
Le ipotesi riguardo l’utilizzo del decaedro romano sono diverse, ve le riportiamo di seguito:
- Un candelabro
- Uno strumento di misurazione per il campo di battaglia
- Un particolare dado a 12 facce
- Un oggetto con poteri “magici”Un oggetto per tessere
- Una vaso per fiori
- Un gioco per bambini
La teoria più comune è che si tratti di un particolare manufatto utilizzato a specifiche cerimonie religiose, teoria supportata dal fatto che la maggior parte dei dodecaedri furono rinvenuti in siti gallo-romani, in particolare anche all’interno della tomba di una donna.
Un’altra, la più recente, è stata fatta dalla ricercatrice Amelia Carolina Sparavigna, del Politecnico di Torino, che ha spiegato come il dodecaedro potrebbe esser stato un oggetto per misurare le distanze, precisamente un telemetro, utilizzato sui campi di battaglia.


L’ articolo di Amelia Carolina Sparavigna è stato pubblicato pubblicato su Researchgate.
Tutte le immagini di questo articolo sono state prese dal web ai fini illustrativi
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