Putin potrebbe coprire i dati su COVID19, scetticismo tra la popolazione russa
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che il suo paese è riuscito a fermare la diffusione di massa del coronavirus e che la situazione è sotto controllo, grazie alla varie misure per impedire alle persone di contrarre la malattia.
Secondo le informazioni diffuse da funzionari russi, la strategia di Putin sembra aver funzionato in maniera eccelsa.
Il numero di casi confermati da coronavirus russo è sorprendentemente basso, nonostante la Russia condivida un lungo confine con la Cina.
Dai dati aggiornati al 29/03/2020 la Russia secondo la mappa ufficiale dell’infezione da coronavirus ha:
- 1534 conferme di infezione
- 8 decessi
- 64 ricoveri
Nonostante i numeri vadano crescendo ovunque, la Russia che tra l’altro è un paese che conta 146 milioni di persone, riesce a contenere in maniera pazzesca l’infezione.
Per fare un’esempio il Lussemburgo, a parità di aggiornamento temporale, ha qualche centinaio di infetti in più della Russia, ma bisogna considerare che il Lussemburgo, al contrario, ha una popolazione di appena 628.000 abitanti contro i 146 milioni della Madre terra di Putin.
Secondo gli esperti le misure di risposta precoce della Russia, come l’abbattimento del confine di 2.600 miglia con la Cina già dal 30 gennaio e l’istituzione di zone di quarantena, potrebbero aver contribuito al ritardo di un vero e proprio focolaio da coronavirus.
Questo è senza ombra di dubbio un record storico nei test!
Nel caso contrario significa che la Russia mente, ma anche in questo caso nessuno fino ad ora, ha contraddetto con prove concrete le statistiche di Putin.
Melita Vujnovic
Melita Vujnovic è la rappresentante dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) in Russia, ha dichiarato:
“… la Russia ha iniziato letteralmente alla fine di gennaio.”
Inoltre la Vujnovic ha affermato che la Russia ha anche adottato una serie più ampia di misure oltre ai test:
“… test e identificazione di casi, rintracciamento di contatti, isolamento, sono tutte misure che l’OMS propone e raccomanda, ed erano sempre in atto … e il distanziamento sociale è il secondo componente che è iniziato anche relativamente presto …”.
I test e le precauzioni precoci della Russia
In Russia si è dichiarato di aver eseguito in totale oltre 156.000 test di coronavirus fin da subito a differenza degli USA che hanno preso il ritmo dei test solo all’inizio di marzo.
La Russia inoltre afferma di aver testato in massa fin dall’inizio di febbraio, anche gli aeroporti, concentrandosi sui viaggiatori provenienti da Iran, Cina e Corea del Sud.
Però non ha iniziato a monitorare e testare immediatamente coloro che arrivavano dall’Italia o da altri paesi dell’UE gravemente colpiti, infatti la maggior parte dei casi di coronavirus segnalati in Russia sono stati portati dall’Italia, almeno secondo i funzionari sanitari.
Diffidenza tra la popolazione russa
Tuttavia, in Russia vi è un diffuso scetticismo pubblico, che viene ereditato dal passato.
Infatti sui social media, i russi hanno sollevato domande relative alla scarsa esperienza del loro paese in termini di trasparenza, come ad esempio:
la copertura della catastrofe nucleare di Chernobyl nel 1986 e la risposta fallita del paese all’epidemia di HIV / AIDS negli anni ’80.
All’inizio di marzo, il servizio di sicurezza federale russo infatti, si è mosso per debellare la disinformazione di alcuni siti Internet che sostenevano che il numero reale di casi di coronavirus, era di 20.000, e che il governo russo stava coprendo i fatti.
Anche le notizie sulle carenze di dispositivi di protezione hanno alimentato lo scetticismo, alcuni esperti hanno sollevato dubbi sull’affidabilità del sistema di test russo, che dipende da un singolo laboratorio.
Un rapporto di PCR News, ha sottolineato che l’unico sistema di test del coronavirus approvato, prodotto da Vector a Novosibirsk, ha una sensibilità inferiore rispetto ad altri test sui virus, sollevando preoccupazioni riguardo ai falsi negativi.
David Berov, il primo paziente coronavirus confermato a Mosca.
David ha scritto su Instagram che il suo secondo test ha mostrato un risultato negativo, mentre il primo e il terzo sono risultati positivi per il coronavirus:
“Il virus è stato confermato nel mio terzo test, non è stato rilevato nel mio sangue nonostante era nella mia saliva … Come mi è stato detto, riuscivano a malapena a vederlo, ecco perché erano in forte dubbio… “.
La filiale russa dell’OMS, tuttavia, ha dichiarato alla CNN di aver ricevuto le specifiche per i kit di test Vector e che il laboratorio era stato inserito nell’elenco delle istituzioni approvate utilizzate per confermare il coronavirus.
Anastasia Vasilyeva
Anastasia Vasilyeva è una dottoressa leader del sindacato dell’Alleanza dei Medici, che ha fatto notizia con una serie di video, in cui afferma che le autorità stanno coprendo i numeri reali di coronavirus, usando la polmonite e l’infezione respiratoria acuta come diagnosi.
La dottoressa ha dichiarato alla CNN:
“… hanno detto che il primo paziente coronavirus è morto a causa di una trombosi, questo è ovvio, nessuno muore per il coronavirus stesso, muoiono per le complicazioni, quindi è molto facile manipolare le informazioni … “
Dichiarazioni sospette di Putin
Putin ha affrontato le preoccupazioni sulle statistiche pochi giorni fa, dicendo che il governo potrebbe non avere il quadro completo ma non sta coprendo assolutamente i numeri, dichiara:
“Ecco il punto: le autorità potrebbero non possedere le informazioni complete, perché le persone:
- a) a volte non le segnalano
- b) loro stesse non sanno di essere malate e il periodo di latenza è molto lungo
Ma tutto ciò che viene rilasciato … dal Ministero della Salute è un’informazione obiettiva.”
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