I petroglifi “Alieni” della Val Camonica in Lombardia
Uno dei principali modi in cui le persone del passato, hanno lasciato una testimonianza della loro esistenza sono le varie pitture rupestri che si possono trovare in moltissime parti del mondo.
Mi riferisco a persone che facevano parte di antichissime civiltà, vissute sulla Terra prima della storia scritta, quando il modo migliore e più facile per annotare una scena della loro vita, era di disegnarla o inciderla sulla roccia.
Detto questo è doveroso dire, che esistono quei pezzi di arte rupestre che vanno oltre la semplice logica, che mostrano qualcosa di veramente misterioso e inspiegabile.
In Italia situata all’interno di un’aspra area montuosa della regione Lombardia, in provincia di Brescia, vi è l’isolata valle di Val Camonica.
Val Camonica è una delle più grandi valli delle Alpi centrali, si estende per circa 150 km attraverso campi rurali, foreste e pittoreschi villaggi medievali che sono cambiati molto poco nel corso di centinaia di anni.
L’area è notevolmente ricca di flora e fauna, in gran parte unica in questo luogo, ed è per questo motivo che è stata riconosciuta come Riserva mondiale della biosfera dall’ UNESCO a partire dal 2018.
La valle inoltre è ricca di storia, con numerosi antichi castelli e rovine romane, ma quello che veramente incuriosisce della Val Camonica è quello di possedere una delle più vaste e complete collezioni di disegni rupestri preistorici (petroglifi) al mondo.
I disegni rupestri della Val Camonica
Sebbene i disegni rupestri fossero noti da tempo alla gente del posto, che per lo più li ignorava e li chiamava “piloti”, ottennero l’attenzione accademica nel 1914 quando furono trovati dall’alpinista e geografo Gualtiero Laen.
Ben presto essi attirarono anche l’interesse da parte di scienziati e antropologi di tutto il mondo.
Fino ad ora sono stati scoperti circa 140.000 simboli e figure formalmente riconosciuti dall’UNESCO, scolpiti nella roccia in tutta la valle, ma secondo gli esperti potrebbero essercene molte di più fino ad arrivare a 250.000.
Tutte le figure e i simboli racchiudono in se oltre 8.000 anni di storia, risalenti almeno al VI-VIII secolo A.C. nel Mesolitico (dal 15.000 al 5.000 a.C.) fino al Medioevo (476-1453 d.C.).
Guardare queste antiche incisioni è come fare una visita in un passato ormai remoto, infatti molte immagini raffigurano la vita quotidiana e la spiritualità di queste antiche popolazioni, inclusi animali, piante e scene di vita quotidiana, caccia, magia , religione, guerra etc.
La propaganda nazista e fascista
Le famose incisioni furono usate anche come propaganda nazista durante la seconda guerra mondiale, quando i tedeschi Franz Altheim ed Erika Trautmann iniziarono ad associare i petroglifi alle ideologie naziste, diffondendo rapidamente l’idea che rappresentassero una misteriosa razza ariana ancestrale che forniva all’impero nazista la “prova” della loro superiorità.
Le incisioni furono usate anche per la propaganda fascista italiana, e fu solo dopo la guerra e negli anni ’50 che su di esse sarebbe ricominciata un’adeguata ricerca scientifica.
Le strane incisioni della Val Camonica
Nel 1979, le incisioni rupestri della Val Camonica, come accennato sono state riconosciute come patrimonio mondiale dell’UNESCO, diventando il primo sito designato in Italia, e le incisioni hanno instillato meraviglia e speculazione fino ai giorni nostri.
Tuttavia, con un luogo così misterioso bloccato nel tempo, forse non sorprende che ci siano stati anche molti misteri irrisolti ad esso associati.
Non è passato inosservato che tra tutte le immagini di esseri umani, animali, piante e varie forme geometriche ci sono quelle che risaltano, infatti sono totalmente diverse dal resto e totalmente fuori luogo, vediamo di esaminare la più famosa.
Il mistero degli “astronauti camuni”
Questo mistero in particolare riguarda una raffigurazione nota come gli Astronauti camuni, qui vengono rappresentati due figure umanoidi che sembrano affrontarsi, hanno sul capo una sorta di “casco”, da cui sembra possano uscire dei raggi luminosi, inoltre sembra che indossino delle tute protettive.
Le figure sono disegnate in modo tale da far sembrare le loro teste troppo piccole in proporzione al resto dei loro corpi.
A rendere il tutto più bizzarro è il fatto che le figure sono raffigurate con in mano quelli che sembrano una sorta di strumenti o armi sconosciute, strumenti che tra l’altro non si vedono in nessuno degli altri disegni.
A prima impressione, sembra quasi si tratti di una scena che rappresenta due astronauti che brandiscono strumenti o armi avanzate, ma ovviamente tale figura ha migliaia di anni, e quindi esiste da molto prima che qualsiasi tipo di abbigliamento o illuminazione elettrica fosse disponibile.
Allora di cosa si tratta?
Per molti è la prova che un’antica civiltà aliena visitò la zona, e furono poi gli stessi abitanti terrestri del luogo a raffigurarli nella roccia.
Tuttavia, altri hanno proposto che i petroglifi siano semplicemente rappresentazioni artistiche stilizzate che riguardano particolari culti religiosi o il duello fra due uomini che indossano una sorta di antica armatura.
Per il resto tutto ancora è avvolto nel mistero.
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