In Africa sono state trovate zebre a pois con il manto dorato
Causa una serie di mutazioni genetiche, probabilmente dovute alla consanguineità, sono state avvistate e studiate particolari zebre dal manto dorato e a pois.
Anche se questo tipo di mutazioni da un certo punto di vista potrebbero essere simpatiche e particolari, non sono sicuramente mutazioni innocue, infatti sono molto pericolose dal punto di vista evolutivo, ciò secondo uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università della California a Los Angeles.
I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Molecular Ecology e a essi è stato dedicato un servizio sul National Geographic.
Isolated groups were more likely to produce abnormally striped zebras, suggesting these genetic mutations are caused by inbreeding and habitat fragmentation https://t.co/3XnyN6Sd55
— National Geographic (@NatGeo) January 23, 2021
Lo studio
Durante gli studi del caso, i ricercatori hanno eseguito dei test sul DNA delle zebre per capire le anomalie genetiche che hanno colpito vari esemplari.
Il team di ricercatori ha analizzato il DNA di circa 140 esemplari, provenienti da nove parchi nazionali in Africa.
Curiosità: Il DNA fu inizialmente isolato dal biochimico svizzero Friedrich Miescher, il quale, nel 1869, individuò una sostanza microscopica contenuta nel pus di bende chirurgiche utilizzate. Dal momento che tale molecola aveva la sua localizzazione nel nucleo, egli la chiamò nucleina.[5] Nel 1919 Phoebus Levene individuò la struttura del nucleotide, composta da base azotata, zucchero e fosfato.[6] Levene suggerì che il DNA consistesse in un filamento di nucleotidi legati tra loro attraverso i fosfati.
fonte: Wikipedia
Brenda Larison dell’Università della California a Los Angeles spiega che molto probabilmente la frammentazione e la riduzione del loro habitat naturale ha portato le zebre ad aumentare la consanguineità, per cui si prevede un pericoloso futuro per la stessa specie, infatti la mancanza di diversità genetica porta a difetti genetici.
Anche secondo il National Geographic, circa 500 mila zebre sono state influenzate dal restringimento e dalla frammentazione dell’habitat che costringe gli animali a circoscriversi in aree più piccole.
Le famose strisce nere delle zebre si sono evolute per facilitare il processo di mimetizzazione degli animali nella pianura, con queste anomalie genetiche del manto, si rischia che in un prossimofuturo gli animali potrebbero essere molto più evidenti ai predatori.
La Larison inoltre spiega che la salute genetica degli animali deve essere sempre salvaguardata, per evitare difetti congeniti, che possono portare a gravi malattie e infertilità.
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