Il mistero di Kriptos che nemmeno la CIA ha risolto
Nel 1990 e più precisamente il 3 di novembre, proprio fuori dal quartier generale della CIA (Central Intelligence Agency) a Langley, Virginia, venne installata una scultura da attribuire almeno ufficialmente, all’artista Jim Sanborn, questa particolare scultura cela un mistero irrisolto da circa tre decenni.
Il mistero che riguarda la scultura di Kriptos consiste in un puzzle rimasto irrisolto (almeno parzialmente) ormai da oltre 30 anni, nonostante gli immani sforzi dell’intero popolo di Internet, scienziati, enigmisti, vari studiosi e anche della stessa CIA.
I quattro passaggi di Kriptos
Tre sono le sezioni che fin ora sono state decifrate, ma ne manca ancora una.
la prima è stata risolta utilizzando un Cifrario di Vigenère.
Nota: Il cifrario di Vigenère è il più semplice dei cifrari polialfabetici. Si basa sull’uso di un versetto per controllare l’alternanza degli alfabeti di sostituzione, concetto introdotto per la prima volta da Giovan Battista Bellaso ne La cifra del Sig. Giovan Battista Belaso del 1553.
E’ proprio con questo sistema che gli esperti sono riusciti a capire questa porzione di codice che dice:
“Tra sottile ombreggiatura e l’assenza di luce si trova la sfumatura di Iqlusion“.
La parola Iqlusion sta per illusione, in realtà, è scritta “iqlusion”, con la lettera “q” al posto della prima “l” con l’intento di confondere i decriptatori.
Per la seconda è stato utilizzato sempre lo stesso metodo del primo e questo recita:
“È stato totalmente invisibile, come è possibile? Hanno usato il campo magnetico terrestre. Le informazioni sono state raccolte e inviato discretamente verso una destinazione sconosciuta. Langley sa di questo? Essi lo dovrebbero sapere, è sepolto là fuori da qualche parte. Chi conosce la posizione esatta? Solo WW. Era il suo ultimo messaggio. 38 ° 57′ 6,5 Nord. 77 ° 8′ 44 Ovest”.
“WW” sta per William Webster, direttore della Cia al momento della posa della scultura, le coordinate sono quelle della sede della CIA.
Per il terzo messaggio, invece, è stato utilizzato un Cifrario a trasposizione e recita quanto segue:
“Lentamente, disperatamente lentamente, i detriti che ingombravano la parte inferiore del passaggio sono stati rimossi. Con le mani tremanti ho fatto una piccola apertura in alto a sinistra che a poco a poco è stata estesa. Mi è stata poi portata una candela e ho osservato a lungo all’interno. L’aria calda che fuoriusciva dalla camera faceva vacillare la fiamma. Ma, in quel momento, i dettagli dentro la stanza emersero fuori dalla nebbia. Vedete qualcosa?”
Nota: In crittografia un cifrario a trasposizione è un metodo di cifratura in cui le posizioni occupate dalle unità di testo in chiaro (che in genere sono lettere o gruppi di esse) sono cambiate secondo un determinato schema, così che il testo cifrato costituisca una permutazione del testo in chiaro. Matematicamente parlando viene utilizzata una funzione di corrispondenza biunivoca sulle posizioni dei caratteri durante l’operazione di codifica e una funzione inversa durante quella di decodifica. fonte: wikipedia
A quanto pare il terzo codice nasconde il resoconto dell’egittologo Howard Carter sull’apertura della tomba del re egizio Tutankhamon.
Il quarto ed ultimo messaggio, invece, rimane ancora avvolto nel mistero, nonostante lo stesso Sanborn abbia dato diversi indizi.
Solo quando quest’ultimo passaggio sarà risolto, verrà rivelato un altro enigma da risolvere. Se nessuno sarà in grado di decifrare il codice prima della morte dell’artista, lo stesso Sanborn ha rivelato che venderà la soluzione all’asta, donando i soldi ricavati alla scienza del clima.
Caratteristiche della scultura
La misteriosa scultura (Kriptos dal greco nascosto) di Jim Sanborn, ha la forma di una pergamena mossa dal vento, qualcuno ipotizza anche che sia un tabulato che emerge da una stampante, è alta due metri e larga tre, e ci sono scolpite file di lettere che a prima vista sembrano illeggibili, inoltre sono disposte in un ordine casuale, che nasconde un significato ben preciso, ignoto a tutti tranne che al suo autore.
Il codice della prima metà è composto da 865 lettere e quattro punti interrogativi punzonati sulla parete curva di rame più una lettera mancante.
Nella seconda metà della scultura è presente invece un cifrario di Vigenère di 869 caratteri contando anche gli spazi.
Sanborn per idearlo si è avvalso dell’aiuto di Edward Scheidt, presidente in pensione del centro crittografico della CIA.
La difficoltà dei paragrafi è progressiva e la soluzione è possibile solo decriptando l’intero codice.
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