Il mistero “alieno” dell’antica città di Mohenjo-daro, il monte dei morti

Mohenjo-daro (che letteralmente significa monte dei morti) è un’antichissima città risalente all’Età del bronzo, è situata sulla riva destra del fiume Indo, nell’attuale regione pakistana del Sindh. Insieme ad Harappa, è una delle più grandi città della civiltà antica nella valle dell’Indo (3300–1300 a.C.).

Mohenjo-daro
Mohenjo-daro – img. dal web

Premessa

Nella storia del nostro Pianeta, solitamente siamo abituati a pensare che la civiltà umana moderna sia stata la sola veramente avanzata tecnologicamente, infatti per molti viene difficile pensare che prima di noi la Terra abbia conosciuto forme di vita dotate di conoscenze superiori alle nostre, e magari potrebbe starci … ma anche no.

Esistono varie teorie che indicano che nel passato del nostro Pianeta sono esistite varie civiltà molto evolute dal punto di vista tecnologico e stranamente queste sono state spazzate via da fenomeni tuttora inspiegabili che non sono affatto riconducibili ai normali cataclismi naturali.

Molti testi sacri parlano di antiche esplosioni che disintegrarono qualsiasi cosa si trovasse sul loro raggio d’azione, si parla dei leggendari combattimenti fra “carri celesti” dotati di armi potentissime, inoltre si parla di grandi devastazioni da far pensare che in un passato molto remoto qualcuno utilizzò armi molto simili a quelle atomiche dei nostri tempi. 

Per fare un’esempio nei testi antichi indiani, spesso si parla di guerre fra dei e uomini dove furono usate “armi divine”, armi talmente potenti da distruggere intere città.

Questo potenzialmente fu il caso dell’antica città di Mohenjo-daro, secondo molti studiosi lì accadde veramente qualcosa di molto strano e inspiegabile, la città fu colpita da un qualcosa che tuttora rimane avvolto nel mistero più assoluto.

Il mistero di Mohenjo-daro

Mohenjo-daro è una misteriosa città che migliaia di anni fa fu dimora di un’antichissima civiltà molto prospera ed evoluta, e con un livello tecnologico decisamente più avanzato rispetto al tempo in cui è esistita.

La città o meglio le sue antiche rovine ( 4° millennio a.C.) furono scoperte  nel 1922 nell’attuale Pakistan, situata sulla riva destra del fiume Indo nell’attuale regione del Sindh. All’inizio la portata di tale scoperta non fu compresa bene dagli stessi ricercatori.

Mohenjo-daro è una delle città più antiche del mondo, costruita da una civiltà così avanzata da non invidiare le antiche popolazioni della Mesopotamia e dell’Egitto faraonico, tutt’oggi questa rappresenta un grande enigma archeologico, non si riesce a capire bene come una civiltà dell’Età del Bronzo sia stata in grado di raggiungere un livello tecnologico così alto.

Mohenjo-daro
Mohenjo-daro – img. dal web

Caratteristiche della città

A Mohenjo-daro è presente una cittadella (che mostra un alto grado di pianificazione ingegneristica) dove si trova un struttura in mattoni cotti a forma di vasca soprannominata il Grande Bagno.

Le abitazioni erano provviste di servizi igienici e le acque reflue venivano raccolte in fogne coperte strutturate lungo il centro delle strade. Stupisce la presenza di cisterne a forma di cuneo per l’acqua potabile pubblica, così finemente realizzate che tutt’oggi rappresentano un vero enigma per gli archeologi contemporanei, inoltre le strutture e i collegamenti idrici erano molto più avanzati di quelli degli antichi egizi che  si limitavano a raccogliere manualmente l’acqua dal fiume Nilo.

Nota: Secondo le stime degli studiosi Mohenjo-daro era una vera è propria metropoli dell’età del bronzo, infatti raccoglieva circa 70 mila abitanti. Inoltre i numerosi reperti portati alla luce nel corso degli anni hanno rivelato la complessità culturale e sociale degli stessi abitanti. Basti pensare che nonostante non si sia ancora riusciti a decifrare la sua antica scrittura, alcuni oggetti intagliati fanno pensare che gli antichi abitanti della città disponevano di un sistema di riscossione delle entrate, per non parlare del ritrovamento di pezzi simili a quelli degli scacchi che rivelano la complessità intellettuale dei giochi amati dalla stessa popolazione.

Che fine abbiano fatto gli abitanti di Mohenjo-daro ancora non è molto chiaro. Ufficialmente i ricercatori hanno avanzato diverse ipotesi:

  • gli abitanti probabilmente abbandonarono la città a causa dei cambiamenti climatici
  • vi fu un possibile assottigliamento degli scambi commerciali
  • fu abbandonata a causa della variazione del corso di un fiume.

Altre scoperte archeologiche e altre ipotesi su Mohenjo-daro

Esistono alcune teorie alternative che indicano che a Mohenjo-daro sia successo qualcosa di estremamente grave e presumibilmente molto catastrofico. Partiamo dal fatto che stranamente a Mohenjo-daro non sono state trovate tombe, praticamente queste non esistono.

Durante gli scavi del 1922, nonostante si stima che la città fosse abitata da circa 70 mila abitanti, gli archeologi scoprirono solo 44 scheletri di uomini, donne e bambini distesi semplicemente al suolo, come se avessero subito una morte improvvisa, senza rendersi conto di ciò che stava accadendo, un pò come successe a Pompei. Inoltre nel sito non furono trovate armi, infatti nessuno dei 44 corpi ritrovati mostrava ferite prodotte da specifiche armi da guerra.

Nota: Pompei è un’antica città, corrispondente all’attuale Pompei, la cui storia ha origine dal IX secolo a.C. per terminare nel 79, quando, a seguito dell’eruzione del Vesuvio, viene ricoperta sotto una coltre di ceneri e lapilli alta circa sei metri. La sua riscoperta e i relativi scavi, iniziati nel 1748, hanno riportato alla luce un sito archeologico che nel 1997 è entrato a far parte della lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO, e che è il secondo monumento italiano per visite dopo il sistema museale del Colosseo, Foro Romano e Palatino.

La cosa più strana è che alcune analisi recenti sembrano aver mostrano che la maggior parte di questi scheletri è caratterizzata da tracce di carbonizzazione e calcinazione, come se fossero stati esposti ad un intensa fonte di calore.

Mohenjo-daro
scheletri di Mohenjo-daro – img. dal web

Anche vari mattoni trovati tra le rovine dell’antica città mostrano particolari segni di fusione apparentemente dovute a temperature estreme, molti campioni di roccia, come anche vari oggetti tipo vasellame e monili mostravano i tipici fenomeni di vetrificazione, effetti che solitamente si verificano dopo un’esplosione nucleare.

Gli antichi scritti indiani

Secondo il ricercatore inglese David Davenport, Mohenjo-daro è probabilmente collegata ai siti riportati nel Mahābhārata (uno dei testi più sacri dell’Induismo), nei quali si racconta di intere città distrutte a causa di potentissime armi energetiche, strane macchine volanti guidate da entità divine con poteri sovraumani.

Queste entità divine arrivavano da altri pianeti a bordo di carri volanti conosciuti con il nome di Vimana, con lo scopo di contendersi le donne umane. Di seguito vi riporto parte della descrizione:

“Scorgemmo nel cielo una cosa che sembrava una nube luminosa, come delle fiamme di un fuoco ardente. Da questa massa emerse un enorme Vimana scura che lanciò dei bolidi fiammeggianti. Si avvicinò al suolo a velocità incredibile, lanciando delle ruote di fuoco”.

Antica rappresentazione del Vimana in un antico testo
Antica incisione che rappresenta una macchina volante nota con il nome di Vimana

Anche il Rāmāyaṇa è pieno di descrizioni che parlano di gigantesche astronavi e combattimenti:

“ … Quel carro si muove da sè, era tutto lucente e dipinto: aveva due piani e molte finestre molte camere e tante bandiere; mentre volava emetteva un suono melodioso che sembrava un mormorio …

 … Improvvisamente si levò un grande vento che fece tremare le montagne, e si vide una fiamma di fuoco che navigava nell’aria …”

Da tutto ciò è nata la Teoria degli Antichi Astronauti, che ipotizza che il nostro pianeta in un passato molto remoto fu teatro di una guerra tra fazioni avverse di “gente” extraterrestre.

Dubbi e riflessioni su tutta la faccenda

Il mistero che avvolge l’antica città di Mohenjo-daro senza ombra di dubbio è uno dei più affascinati dei nostri tempi, però è giusto fare anche una considerazione:

tuttora si sostiene che probabilmente la città  fu investita da una possibile esplosione nucleare, ma non riesco a capire come mai i suoi edifici sono parzialmente intatti, alcuni dei quali sono 15 piedi di altezza costruiti con semplici mattoni di fango cotto.

Come è possibile che una potenziale esplosione atomica abbia potuto far vetrificare alcuni oggetti ritrovati nella città ma non sia riuscita a buttarla giù per intero?

Ciò rimane palesemente un grande mistero , se avete idee valide potete suggerirle giù nei commenti.

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daniel
daniel
3 anni fa

Viste le anomalie ma il forte interesse degli Usa(e non solo),per Marte….mi viene spontaneo credere che la nostra civiltà sia originaria del pianeta rosso….non per altro vi sono testi apocrifi in cui dicono che gli Dei ci fecero a loro immagine e somiglianza…

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