Spermatozoi esposti ai raggi cosmici sulla ISS: nascono i primi topi “spaziali”
Articolo aggiornato a Giugno 16, 2021 by BorderlineZ
Un sorprendente esperimento sulla fertilità, condotto sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) ha fatto si che da spermatozoi esposti ai raggi cosmici nascessero i primi topi “spaziali”. I cuccioli di topo sono 168 e godono di ottima forma.
Il particolare esperimento è stato fatto ai fini di comprendere meglio i possibili rischi sulla fertilità legati a lunghe permanenze nello spazio, così i ricercatori hanno inviato ampolle contenenti gli spermatozoi di topo sulla Stazione Spaziale Internazionale nota semplicemente come ISS.
Ormai è abbastanza chiaro che l’esplorazione spaziale negli ultimi anni ha preso sempre più piede, addirittura si prevede che nei prossimi decenni l’esplorazione umana potrebbe sostenere viaggi spaziali molto lunghi, basti considerare che da molto tempo si parla di creare colonie abitate in forma stabile sulla Luna o sul Pianeta Rosso (Marte).
Alla base dei lunghi viaggi spaziali (in termini di tempo), uno dei timori principali degli studiosi è sempre stato quello attribuito ai possibili effetti collaterali che si possono riscontrare dopo una lunga esposizione ai raggi cosmici dovuta a lunghe permanenze nello spazio.
L’esperimento dei “ topi spaziali “
E’ da tutto ciò che sono nate le basi dell’esperimento, infatti per comprendere meglio gli eventuali rischi, i ricercatori giapponesi nel 2013 hanno inviato a bordo della ISS delle ampolle contenenti spermatozoi di topo disidratati a basse temperature.
Gli spermatozoi sono stati esposti ai raggi cosmici per ben 6 anni, per poi essere riportati a terra e ‘reidratati’. Dall’esperimento condotto dai ricercatori guidati da Teruhiko Wakayama dell’Universita’ di Yamanashi, sono nati 168 topi che tuttora godono di ottima salute e non hanno riportato alterazioni genetiche.
Nota 1: Secondo lo studio, pubblicato su Science Advances, lo sperma conservato in questo modo avrebbe potuto essere conservato sulla ISS con successo, senza subire danni, per almeno 200 anni.
Nota 2: Il DNA dei topi in genere è molto simile a quello degli esseri umani. Infatti i roditori hanno subito, almeno a livello genetico, una decisiva mutazione nel corso del tempo che li ha resi in determinate caratteristiche molto simili a noi umani.
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