Il pugnale megalitico in cristallo ritrovato nella penisola iberica
L’antico e affascinate reperto risale a 5.000 anni fa, solitamente si è abituati ad immaginare un’arma megalitica in materiali di durissima roccia, la lama di quest’arma preistorica invece, sepolta nella tomba megalitica di Montelirio almeno dal 3.000 a.C. è interamente fatta di cristallo di rocca.
Innanzi tutto bisogna sapere, che il cristallo di rocca di cui è fatto l’affascinate pugnale non è unico nel suo genere, infatti il recupero di manufatti in cristallo nei siti iberici della tarda preistoria e moderatamente frequente, specialmente quando si parla di microlame e detriti scheggianti.
Tuttavia, questo tipo di ritrovamenti non sono stati mai esaminati bene nel dettaglio, quindi si sa molto poco della tecnologia coinvolta nell’uso di questo materiale, della sua rilevanza sociale ed economica o del suo possibile significato simbolico.
Nota: Secondo alcuni studi le armi con questo tipo di particolarità (fatte in cristallo di rocca il cristallo di rocca) simboleggiava vitalità, poteri ultraterreni e il rapporto con gli antenati. Un vero e proprio materiale magico.
Altri oggetti in cristallo trovati vicino Siviglia
Non lontano da Siviglia a Valencina, esiste uno dei più grandi siti del III millennio aC dell’Europa occidentale, proprio in questo sito sono stati ritrovati vari oggetti in cristallo di rocca tra cui una lama di pugnale, venticinque punte di freccia e un nucleo, questi formano la raccolta tecnicamente più sofisticata ed esteticamente più impressionante di cultura materiale del cristallo di rocca mai trovata nell’Iberia preistorica.
Ricerche recenti suggeriscono che Valencina fosse un nodo importante nella circolazione di materiali esotici come avorio, ambra, cinabro o selce nell’Età del rame iberica, il che fornisce un ottimo sfondo per valutare l’importanza del cristallo di rocca come merce di scambio. Inoltre discutiamo il ruolo del cristallo di rocca come indicatore di status nei grandi monumenti megalitici, nonché le sue possibili connotazioni simboliche.
Il cristallo di rocca
Come accennato non sono state effettuate tante ricerche sull’uso di questo tipo di cristallo, nonostante ciò dagli anni ’80 grazie ad alcuni articoli (ad esempio Fabregas Valcarce, 1983 Fabregas Valcarce e Rodríguez Rellan, 2008; Forteza Gonzalez et al., 2008) nonché numerosi riferimenti in rapporti di scavo e studi di tecnologia litica hanno notato l’importanza di questa materia prima.
Tuttavia, solo con la pubblicazione di una recente sintesi (CostaCarame et al., 2011) si è cominciato ad acquisire un’idea generale della sua importanza nel quarto e terzo millennio a.C., periodo in cui era particolarmente apprezzato e sembrerebbe essere stato socialmente molto significativo.
Secondo questa sintesi, nel sud-ovest spagnolo (regioni dell’Andalusia occidentale e dell’Estremadura – territorio con una superficie di 129.902 km2) sono stati rinvenuti elementi di cristallo di rocca in 33 diverse strutture, per lo più monumenti megalitici.
Alcuni reperti provenivano da tombe della stessa necropoli. Per altri cinque siti vengono citati oggetti più vagamente descritti come “cristalli di quarzo”.
Fonte: Researchgate
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