Il vero volto dei siti antibufale, come agiscono

I noti siti antibufale, formati da veri e propri cacciatori di fake news chi sono davvero? Vanno all’azione in maniera obiettiva e autonoma ricercando una verità assoluta, o agiscono anche loro aggrappandosi a finanziamenti di dubbia o palese provenienza?

butac

Oggi come oggi, chiunque conosce i siti antibufala, quei siti che negli ultimi anni sono riusciti a ritagliarsi un ruolo di primo piano nella lotta al contrasto delle fake news.

Ma questi siti di debunkers, sono veramente autonomi e indipendenti? La realtà è ben diversa da quello che in molti pensano.

Ormai è noto da moltissimo tempo, che tutti i siti sbufalatori o presunti tali, collaborano con i partiti, con specifiche figure politiche, con i movimenti e con i giornalisti  per riuscire a smascherare  qualsiasi disinformazione on line, sopratutto quel tipo di disinformazione che potrebbe danneggiare i loro finanziatori.

I noti debunkers, almeno sulla carta, sono i portatori di “verità assoluta”, i soldatini che combattono le fake news, i semi-Dei che nessuno deve negare … peccato che i mitici fact checkers amano sbufalare solo quello che conviene loro e sopratutto quello che conviene ai loro finanziatori, questo ormai è un dato certo.

I debunkers italiani

In Italia alcuni di questi debunkers sono stati coinvolti nell’Unità per il monitoraggio contro la diffusione delle fake news che era stata ufficializzata dall’ex sottosegretario Andrea Martella, con delega all’informazione e all’editoria, nell’aprile del 2020 ad Agorà Rai Tre:

“Si tratterà di un organismo molto snello, molto smart, collegato ai cittadini, che servirà per smontare e smascherare queste notizie false che possono determinare un danno alla nostra società, alla coesione sociale, vorrei dire anche alla qualità stessa della democrazia”.

Tutto ciò potrebbe anche starci, ma in realtà, specialmente negli ultimi anni, questi fantomatici soldatini che spacciano verità assoluta, si concentrano e si accaniscono solo ed esclusivamente contro i liberi pensatori che in un certo modo si “disallineano” al pensiero unico e alla canonica linea dei media di massa, quando al contrario dovrebbero ricercare la verità in modo obiettivo.

Per fare un’esempio, un noto sito sbufalatore, il BUTAC, ha una lista tutta propria (la Black List di Butac) dove vengono elencati tutti i siti web, le pagine social, i canali Youtube etc. che secondo loro potrebbero danneggiare la “vera informazione”.

Ma la realtà è ben diversa, infatti molti dei link da loro elencati appartengono a liberi pensatori che non si allineano al pensiero unico e di massa.

Nota: Dopo aver scritto il seguente articolo a luglio del 2018 (BUTAC, CHI STA DIETRO AL FAMOSO SITO ANTIBUFALE?),  ho scoperto (dopo qualche mese) di essere stato inserito in questa super lista del BUTAC. Potrebbe anche starci visto che il mio sito è specializzato in tematiche poco canoniche e catalogate come pseudoscienza, Ufologia, Paranormale,Complotto … ma il Butac mi ha catalogato come un sito di pseudogiornalismo, non hanno nemmeno controllato la tipologia del mio sito web, è vero che ogni tanto pubblico delle news di cronaca, ma il Butac non ha verificato nulla, evidentemente ai noti debunker è bruciato molto il culetto quando hanno scoperto l’articolo che li riguardava in prima persona :). Con la scusa grazie a questi fantomatici debunker dei miei stivali ho acquisito da allora molto più visibilità 🙂

Per avere un’idea precisa su chi è BUTAC vi invito a vedere questo video su Youtube, fatto da Silver Nervuti, sicuramente molto più bravo di me a spiegare la tematica che sta dietro ai siti sbufalotori come lo stesso BUTAC.

LE BUFALE DI BUTAC

web site: BorderlineZ

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Mario Lazzari
Mario Lazzari
3 anni fa

Nervuti ,,,,,Sei il Migliore , numero 1 !!!

Ultima modifica 3 anni fa di Mario Lazzari
BorderlineZ
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