La Nasa si sta preparando per rivelare al Mondo l’esistenza degli alieni
La Nasa si prepara a rivelare al mondo l’esistenza degli alieni, al momento bisogna capire in che modo comunicare una notizia del genere.
![James Green James Green](https://www.borderlinez.com/wp-content/uploads/2021/11/ufo-nasa.jpg)
La Nasa torna a parlare delle presunte forme di vita extraterrestre tanto discusse specialmente negli ultimi anni. Ma stavolta questa notizia, è quella che molti amanti dell’ufologia moderna aspettano da sempre.
Tutto nasce dalla riflessione del fisico statunitense James Green, capo scienziato della Nasa, riflessione che può essere trovata su una delle più importanti riviste scientifiche internazionali, ovvero Nature.
L’abstract di Green
Nell’abstract di Green stranamente, ma sopratutto sostanzialmente dichiara:
“La nostra generazione potrebbe realisticamente essere quella che scoprirà prove di vita oltre la Terra e da questo potenziale privilegio derivano delle responsabilità”.
Inoltre Green “allarga” la tematica ancora di più, dicendo:
“La grandezza della domanda se siamo soli nell’Universo, e l’interesse pubblico che essa genera, apre la possibilità affinché i risultati ottenuti implichino più di quanto supportano le osservazioni o di quanto gli osservatori intendano …
… Poiché gli obiettivi di rilevamento della vita diventano sempre più importanti nelle scienze spaziali, è essenziale aprire un dialogo collettivo su come trasmettere informazioni in un argomento che è vario, complicato e ha un alto potenziale di sensazionalismo”.
Chi è James Green
![James Green](https://www.borderlinez.com/wp-content/uploads/2021/11/James-Green.jpg)
Il Dr. James Green ha conseguito il dottorato di ricerca in Space Physics presso l’Università dell’Iowa nel 1979 e ha iniziato a lavorare nel Magnetospheric Physics Branch presso il Marshall Space Flight Center (MSFC) della NASA nel 1980.
A Marshall, il Dr. Green ha sviluppato e gestito la Space Physics Analysis Network, che ha fornito a molti scienziati specifiche risorse informatiche della NASA.
Dal 1985 al 1992 Green è stato Direttore del National Space Science Data Center (NSSDC) presso il Goddard Space Flight Center (GSFC). Il NSSDC è il più grande archivio di dati di scienze spaziali della NASA.
Nel 1992 è diventato Capo dell’Ufficio per le operazioni sui dati di scienze spaziali fino al 2005 quando è diventato Capo dell’Ufficio per il supporto delle proposte scientifiche.
Mentre era al GSFC, il Dr. Green è stato anche co-investigatore e vice scienziato del progetto nella missione Imager for Magnetopause-to-Aurora Global Exploration (IMAGE). Dal 1992 al 2000 è stato anche Deputy Project Scientist per Mission Operations e Data Analysis per le Global Geospace Science Missions WIND e POLAR.
Ha scritto oltre 110 articoli scientifici su riviste di riferimento riguardanti vari aspetti delle magnetosfere della Terra e di Giove e oltre 50 articoli tecnici su vari aspetti dei sistemi di dati e delle reti di computer.
Da agosto 2006 ad aprile 2018 il Dr. Green è stato Direttore della Divisione di Scienze Planetarie presso la sede della NASA. Sotto la sua guida sono state eseguite con successo diverse missioni, tra cui la navicella spaziale New Horizons che sorvola Plutone, la navicella spaziale Messenger su Mercurio, la navicella spaziale Juno su Giove, la navicella spaziale Graal sulla Luna, l’atterraggio del rover Curiosity su Marte etc.
Nel corso della sua carriera, il Dr. Green ha ricevuto numerosi premi.
- Nel 1988 ha ricevuto il premio Arthur S. Flemming assegnato per le eccezionali prestazioni individuali nel governo federale
- nel 1996 ha ricevuto il Premio Kotani del Giappone in riconoscimento delle sue attività internazionali di gestione dei dati scientifici.
- Ha ricevuto la NASA Exceptional Achievement Medal per il flyby di New Horizons del sistema Plutone.
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