Son Doong, il mistero della grotta più grande del Mondo

La Son Doong Cave è una misteriosa grotta dal fascino quasi surreale, si trova in Vietnam, una parte di essa è stata aperta al pubblico come forma di turismo solo nel 2013, considerata la grotta più grande al mondo, secondo alcune persone potrebbe nascondere un’altra realtà, che va oltre limmaginazione.

Il mistero di son doong

Se vuoi puoi visionare la versione video:

La misteriosa grotta di Son Doong

Nel 1991 esattamente nella provincia di Quang Binh (Vietnam), situata nel parco nazionale di Phong Nha-Ke Bang, un uomo del posto, Ho Khanh scopre un misterioso ingresso che porta ad una grotta nascosta dalla fitta vegetazione della giungla.

Fin da adolescente Ho Khanh trascorreva molto tempo (intere settimane) nelle profondità della foresta di Phong Nha, parco del quartier generale nazionale di Ke Bang, per cacciare gli animali selvatici e usare il legname per ricavarne qualche soldo.

Ho Khanh il cacciatore che scopri la grotta di Son Doong

Le pareti rocciose per arrivare alla grotta, erano così scoscese che fu impossibile per Ho Khanh continuare l’esplorazione, fu costretto a tornare a casa e con il tempo dimenticò la posizione che portava a quella misteriosa grotta.

Ho Khanh non si arrese, infatti continuò a cercare privatamente la misteriosa grotta per molti anni, fino a quando nel 2008, durante un’altra battuta di caccia, riuscì a ritrovare la posizione esatta della grotta.

Stavolta il cacciatore annotò con molta cura il percorso, nel 2009 contattò alcuni geologi esperti e finalmente fu annunciata ufficialmente al mondo, la scoperta della grotta di Son Doong.

L’esplorazione della grotta

Non passò molto tempo che nel 2009/2010 la British Cave Research Association decide di esplorare finalmente quella misteriosa grotta che ufficialmente non era stata mai esplorata dall’uomo moderno.

La BCRA promuove lo studio delle grotte e dei fenomeni associati. Emette assegni di ricerca, gestisce la British Caving Library, pubblica informazioni speleologiche, organizza convegni e incontri didattici e scientifici e incoraggia l’esplorazione originale.

Son Doong

Mappa della grotta di Son Doong (parte conosciuta)

Quello che scopre il team della spedizione fu sbalorditivo, all’ingresso si trovarono difronte a quella che era la più grande grotta mai trovata sul pianeta, ma la cosa veramente sbalorditiva che Son Doong non era una semplice grotta, era a tutti gli effetti un vero e proprio mondo reale a se, un paradiso terrestre che madre natura aveva plasmato nei millenni.

Nota: Nella prima spedizione, il team della BCRA fu costretto a tornare indietro a causa dell’impossibilità di attraversare il gigantesco muro di 90 metri fatto di stalattiti vicino alla fine della grotta di Son Doong, noto come Muro del Vietnam.

Son Doong

muro del Vietnam

Ad oggi la grotta di Son Doong non è stata esplorata nella sua interezza per vari motivi, come ad esempio la difficoltà di esplorare le numerose caverne sommerse dall’acqua.

L’interno della grotta

L’altezza della grotta è paragonabile ad un palazzo di circa 40 piani, il soffitto in alcuni punti addirittura raggiunge i 200 metri di altezza e circa i 160 metri di larghezza, inoltre fa parte di una rete di altre 150 grotte.

Si stima che sia talmente grande da poter ospitare tranquillamente un’intero quartiere di New York. Con un volume stimato di circa 38,5 milioni di metri cubi, la grotta di Son Doong supera la Grotta dei Cervi in ​​Malesia, particolare che gli ha attribuito il titolo della più grande grotta naturale del mondo.

Le colonne di stalagmiti trovate hanno un’altezza fino a 80 metri e sono anche considerate le stalattiti più alte che i geologi abbiano mai visto.

Ma la cosa più affascinante di Son Doong è che al suo interno, contiene una foresta tutta sua, con veri e proprio corsi d’acqua al pari di fiumi che scorrono lungo la vegetazione.

Il team di esploratori in pratica, si trovò davanti agli occhi un meraviglioso e incontaminato ecosistema in crescita, plasmato perfettamente dalla natura della stessa grotta, un incredibile regno sotterraneo dove si stima avere un’età compresa tra i 2,5 e i 3 milioni di anni.

La grotta di Son Doong attraversa le profondità della terra per circa 9,6 km. Dove il soffitto della stessa grotta è crollato, entra la luce solare che ha innescato lo sviluppo di un micro-mondo formato non solo da semplice vegetazione ma anche da veri e propri alberi attraversati da fiumi e ruscelli.

Arrivare alla grotta

Ad oggi le attività turistiche specializzate a portare la gente alla grotta di Son Doong Cave sono a numero limitato di visitatori, ciò al fine di proteggerne la particolare flora e fauna tipica del posto.

Secondo le attuali stime, il numero di persone che ha visitato la grotta è inferiore al numero di persone che sono state sull’Everest.

In ogni tour organizzato, con lo scopo primario di visitare la grotta, sarà fondamentale fermarsi al villaggio di Doong, un piccolo villaggio del popolo Bru-Van Kieu che conta appena una cinquantina di persone che vivono in completa solitudine nell’area centrale di Phong Nha, sede del parco nazionale di Ke Bang.

Il villaggio di Doong è un tipico esempio di conservazione completa dei valori culturali e spirituali delle minoranze etniche nel corso di molti decenni.

La vita della gente del posto è ancora molto difficile poiché la zona è completamente isolata dal resto del mondo, infatti ad oggi, l’unico modo per raggiungere il villaggio è attraversare le impervie foreste vietnamite.

Esempio di foresta vietnamita

La cosa positiva è che questi particolari tour nella grotta, hanno aperto molte opportunità di sviluppo per il villaggio di Doong per vari motivi come ad esempio, la possibilità di guadagnare di più, aiutando l’autorità a proteggere l’ecosistema della zona, inclusi gli animali e le piante che vivono nella grotta di Son Doong.

Nota: a causa del pericolo intrinseco di questo tipo di tour, dalle attività turistiche viene richiesto un minimo livello base di salute e competenza. I visitatori devono quindi  avere precedenti esperienze con l’escursionismo, la speleologia e l’arrampicata su roccia, inoltre devono partecipare a queste attività almeno una volta al mese.

Per non parlare del fatto che il numero di visitatori di Son Doong fino a qualche anno fa, era strettamente limitato a un massimo di un paio di centinaia di persone all’anno.

Ma qual’è il vero mistero della grotta di Son Doong? Questo mistero nasce proprio dai racconti della gente del luogo e ha veramente dell’incredibile!

Il mistero di Son Doong

A quanto pare, questo micro-mondo sperduto nel cuore delle foreste vietnamita, cela uno dei misteri più incredibili e affascinanti mai raccontati, secondo la gente del posto, la cosa più incredibile che riguarda l’intrecciata catena di grotte di Son Doong sono le strane creature che vivono al suo interno.

Come dichiarato da William Henry autore e studioso esperto di mitologia investigativa, i residenti descrivono tali creature come una sorta di umanoidi dalle caratteristiche rettiliane, in pratica la gente del posto crede fortemente che tali creature vivano da tempo immemore nella profondità nascoste della stessa grotta.

La cosa più affascinante è che questi esseri di tipo umanoide vengono descritti simili ai Serafini cioè esseri alati tipici della tradizione cabalistica.

Nota: Nel cristianesimo il Serafino è una delle nature angeliche, o spiriti celesti. Normalmente in gruppo, i Serafini si situano nella prima gerarchia, essendo gli angeli più vicini a Dio, risiedenti nel cielo supremo, quello empireo o cristallino.

I Serafini ( da serafim – “Coloro che bruciano”), sono figure in sembianze umane, munite di sei ali. Compaiono solo e soltanto in un brano di Isaia:

“al di sopra di Lui, stavano dei serafini, ognuno aveva sei ali” (Isaia 6,2).

“questi esseri alati sono posti ‘sopra’ il trono di Dio e proclamano l’un l’altro (Isaia 6,3).

Antica rappresentazione di un Angelo Serafino con sei ali, dal mosaico della volta della cattedrale di Cefalù (XIII secolo)

Secondo gli insegnamenti cabalistici, si dice che i Serafini, siano andati a vivere all’interno della Terra.

Ma come si spiegano anche le descrizioni che riguardano le caratteristiche rettiliane di queste presunte creture che vivono sottoterra?

Per questo dobbiamo fare un salto nel passato, fino ad arrivare al conflitto che coinvolse l’esercito americano in una cruenta guerra in Vietnam.

Cosa successe durante la guerra del Vietnam

Esiste un resoconto che afferma che durante la guerra del Vietnam degli anni 70, i soldati statunitensi incontrarono quelle che hanno descritto come lucertole erette che abitavano le caverne.

Nello specifico si tratta della straordinaria esperienza di un sergente americano e il suo gruppo che, durante una missione di routine stava pattugliando la zona in cerca di truppe nemiche.

Era buio e il gruppo dopo aver marciato per un bel pò attraverso la fitta boscaglia, nota strani e veloci movimenti sparsi nelle vicinanze. I soldati istintivamente si accovacciarono in silenzio e impugnarono le armi, pronti a difendersi da eventuali vietcong avversari.

Gli strani movimenti cessarono dopo circa 15 minuti, quindi il sergente e il suo gruppo decise di continuare la propria marcia, fino a quando si imbatterono in un cumulo di rocce e massi accatastati in modo innaturale accanto a una struttura abbastanza particolare.

Si trattava di una grotta molto insolita che dava nel pendio della collina, c’era un grande ingresso e al suo interno quello che sembrava un complesso sistema di tunnel sotterranei.

La cosa più strana era che i bordi della grotta sembravano ben levigati, davano la sensazione di non essere naturali, questo fece sospettare al sergente che l’ingresso sicuramente li avrebbe portati in una sorta di deposito di rifornimenti vietcong .

All’ingresso della grotta c’era un terribile fetore che assomigliava a quello della carne in putrefazione, diversi uomini cominciarono a vomitare e di conseguenza si allontanarono dall’ingresso verso il bosco.

Il caporale imperterrito, puntò la sua torcia all’interno della grotta, ma una fitta nebbia ne isolava la visibilità. Dopo un pò il soldato udì un profondo brontolio provenire dall’interno e da li emersero dall’oscurità due creature umanoidi simile a rettili.

rappresentazione di fantasia di un Rettiliano

I soldati inorriditi e terrorizzati, senza che nessuno gli diede l’ordine, cominciarono con isteria a fare fuoco fino al punto da scaricare totalmente le armi. Quando fu cessato il fuoco, tutti si resero conto che le due creature erano sparite nel nulla senza lasciare traccia. Probabilmente erano scappate nelle profondità della caverna.

Dalle descrizioni le creature avevano la pelle lucida e squamosa, erano alte circa 2 metri, avevano lineamenti serpentiformi e grandi occhi rivolti in avanti. Le presunte creature indossavano abiti verdi dotati di cappuccio.

Tutta questa bizzarra storia riporta alla teoria degli esseri rettiliani da alcuni considerati alieni, che si dice siano stati avvistati un pò in tutto il mondo.

Nell’ambito dei racconti che riguardano gli avvistamenti di UFO e i relativi rapimenti alieni, si racconta che in alcuni casi gli alieni rettiliani in questione avrebbero la forma di rettili umanoidi.

Nella classificazione delle razze aliene conosciute (o meglio ipotizzate) i rettiliani apparterrebbero al cosiddetto tipo Delta.

Per ulteriori info sui Rettiliani ti consiglio il seguente articolo

RAZZE ALIENE, I RETTILIANI

Gli avvistamenti di esseri rettile esistono in tutto il mondo

Anche dall’altra parte del mondo a Cusco (Perù), ci sono molte storie che raccontano di un fitto sistema di tunnel che ha qualcosa a che fare con presunte divinità serpente chiamate Amaru.

Nella mitologia Inca , l’Amaru è un enorme serpente con due teste, una testa di uccello e una testa di puma . Sui vasi religiosi, è spesso raffigurato con le ali e le zampe degli uccelli che assomigliano così a un drago occidentale . È in grado di attraversare il mondo sotterraneo e il mondo spirituale. Appare alla Porta del Sole a Tiwanaku.

Le stesse autorità peruviane hanno vietato l’ingresso a questi tunnel perchè ritenuti estremamente pericolosi, al punto che nel tempo ne hanno sigillato l’ingresso.

Anche nello Zohar, viene descritto, che all’interno della Terra esistono esseri con grandi occhi neri, dotati di un naso che lascia solo due buchi scuri sul viso, creature che fanno pensare alla teoria degli alieni Grigi tanto discussa dagli ufologi moderni di tutto il mondo.

I Grigi chiamati anche Zeta o Reticuliani dal nome del sistema stellare Zeta Reticuli sono l’ipotetico tipo di extraterrestre intelligente che appare più di frequente nei moderni stereotipi.

Questa razza di alieni viene molto discussa nell’ufologia e nelle varie teorie del complotto, inclusi i racconti di presunti rapimenti alieni. Sono anche presenti tra i miti del Movimento raeliano.

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RAZZE ALIENE, GLI ALIENI GRIGI

Foto o rappresentazione di un alieno della famiglia dei Grigi

Foto o rappresentazione di un alieno della famiglia dei Grigi

Conclusioni

La grotta di Son Doong, a parte le leggende che narrano delle strane creature che vivono al suo interno, rimane senza alcun dubbio, un luogo misterioso, una zona sperduta nelle foreste del Vietnam di estremo fascino che nel tempo ha attirato e continuerà ad attirare l’attenzione di moltissime persone.

Tutte le immagini di questo articolo sono state prese dal web ai fini illustrativi.

web site: BorderlineZ

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