Il mistero di Gobekli Tepe
Gobekli Tepe, un sito vecchio di circa 12 mila anni, nel sud-est della Turchia, è uno dei siti megalitici più significativi al mondo. Oggi tutti i tipi di studiosi, a partire da quelli ufficiali fino ad arrivare a quelli alternativi, viene considerato uno dei più grandi enigmi archeologici mai scoperti. Il fitto mistero che avvolge questa antica città è andato così oltre, che molti archeologi, oggi etichettati dai relativi colleghi come pseudo-archeologi, pensano che Gobekli Tepe è la prova inequivocabile che dimostra l’esistenza di un’antichissima e misteriosa e sconosciuta civiltà ormai perduta, ma non finisce qui, c’è chi pensa che le origini dell’enigmatico sito archeologico siano addirittura di origine aliena.
Il mistero di Gobekli Tepe
Risalente a circa 12.000 anni fa, Gobekli Tepe è di gran lunga la più antica e una delle più grandi strutture megalitiche esistenti al mondo, ragion per cui questo la rende uno dei siti archeologici più importanti mai scoperti.
Il sito fu scoperto nel 1963 da un gruppo di ricerca turco-statunitense, che notò diversi consistenti cumuli di frammenti di selce, segno di attività umana nell’età della pietra, ma fu superficialmente scambiato per un complesso funerario medievale.
In seguito fu “riscoperto” trent’anni dopo da un pastore locale, che notò alcune pietre di strana foggia spuntare dal terreno.
All’inizio si pensò a causa (nel sito) di totale mancanza di acqua e relative tracce di essa nel passato, che non poteva assolutamente trattarsi di un insediamento permanente, ma nel 1995 l’archeologo tedesco Klaus Schmidt, diede inizio al il primo studio scientifico di Gobekli Tepe.
Quando L’archeologo iniziò gli scavi, rimase totalmente sbalordito, non tanto dai famosi e noti pilastri a forma T che tutti oggi conosciamo, ma dalle dimensioni senza precedenti di quello che potrebbe essere meglio descritto come un vero e proprio santuario megalitico di montagna.
Nota: Ad oggi non vi è alcuna prova di un uso domestico: non sono presenti camini, forni o altre tracce di vita domestica.
Questa fu la prova definitiva che Gobekli Tepe non è stata affatto costruita in un solo giorno, al contrario il sito fu utilizzato per migliaia di anni.
Per gli studiosi tutto ciò sembrò quasi impossibile, nessuno riusciva a capire come 12 mila anni fa quella misteriosa civiltà, avesse tecnologia, risorse sufficienti e gerarchia sociale per costruire e organizzare un qualcosa di così superbo come Gobekli Tepe.
Non vi è alcun dubbio che quell’antica e misteriosa civiltà, fosse stranamente più evoluta rispetto a quel remotissimo arco temporale.
Caratteristiche di Gobekli Tepe
Le dimensioni di Gobekli Tepe sono semplicemente enormi. È largo circa 305 metri, con un’altezza massima di oltre 15 metri al di sopra l’altopiano in cui si trova.
Sul sito sono presenti molti “recinti” di pietra adiacenti, che danno una sensazione grossolana dei monoliti di Stonehenge in Inghilterra. I diametri di queste particolari recinzioni variano da circa 9 metri fin ad arrivare a oltre 30 metri, ogni recinzione contiene due pilastri monolitici con la tipica forma di una T alti oltre i 5 metri.
Si stima che il pilastro più grande pesi oltre le 50 tonnellate, ma la cosa più straordinaria è che grazie ad alcuni esami approfonditi si è notato che alcuni dei montanti centrali a T sono corpi umani stilizzati con braccia e mani, ma senza volti. I pilastri di pietra calcarea furono estratti non lontano dal sito.
Nota: secondo gli studiosi nell’area di Gobekli Tepe, continuando gli scavi potrebbe affiorare altro. Inoltre, cosa molto strana non ci sono prove di agricoltura o di animali domestici, sono state trovate solo tracce di specie di animali e vegetali selvatiche.
Molti dei montanti monolitici mostrano raffigurazioni di animali e alcuni di persone. I serpenti sono i più comuni, seguiti dalle volpi e poi dagli avvoltoi. L’animale principale raffigurato varia da recinto a recinto. I serpenti dominano nel recinto A, le volpi nel recinto B, i cinghiali in C e soprattutto gli uccelli in D. La maggior parte delle raffigurazioni umane sono di teste decapitate o corpi senza testa.
A questo punto, è ancora molto più facile porsi la domanda come mai, una civilà vecchia di 12 mila anni sia riuscita a costruire un qualcosa di così complesso.
Dagli studi e dalle stime effettuate, la costruzione di Gobekli Tepe ha richiesto un enorme investimento in tempo e risorse. Per scavare, trasportare, scolpire ed erigere tali pilastri era necessaria una pianificazione dettagliata. E’ stato stimato che furono necessari diverse settimane per completare un singolo recinto, tutto questo indiche che gli antichi costruttori rimasero li per svariati mesi, ma allora perche non esistono tracce di cibo, animali selvatici e vegetali coltivati? Tutto ciò rende il mistero ancora più fitto?
Secondo molti studiosi l’arcano mistero può risolversi nel seguente modo. Con l’aumento delle temperature all’inizio dell’Olocene, i cereali selvatici ricoprirono nuovamente la terra, inclusa l’area di Göbekli Tepe. Seguirono rapidamente enormi mandrie di animali al pascolo. Questa era una terra ricca di abbondanza e di condizioni ideali per la caccia e la raccolta. Data l’abbondanza di cereali selvatici e selvaggina, non ci sarebbe motivo di avviare l’agricoltura.
Da dove deriva il nome Gobekli Tepe?
Göbekli in turco significa “pancia panciuta”, per via della sua collina, che ad un occhio esperto, è immediatamente riconoscibile come una collina artificiale. Tepe in turco infatti significa collina artificiale.
Un’altra “anomalia” che riguarda Gobekli Tepe
Gobekli come ad esempio Gerico (un’altra famosa e antichissima città), sono state portate alla luce scavando un notevole accumulo di detriti che si è formato nell’arco di centinaia di anni. Pero Gobekli a differenza di Gerico si pensa sia stata deliberatamente sepolta, il perchè rimane un mistero.
L’analisi con il carbonio-14 indica che il riempimento dei recinti iniziò intorno a 11.700-11.300 anni fa (non la data di costruzione originaria). Inoltre si stima che il sito sia 9000 anni più vecchio di Stonehenge e 10.000 anni più vecchio delle Piramidi di Giza.
Nota: Il materiale di riempimento è costituito per lo più da macerie calcaree delle dimensioni che vanno dalla dimensione di un pugno fino ad arrivare a quelle di un pallone da calcio, inoltre sono stati rinvenuti parecchi frammenti ossei (animali e umani). Molte delle ossa, per lo più gazzelle e altri animali selvatici raffigurati sui montanti a forma di T, presentano spaccature che fanno pensare che gli antichi costruttori avessero l’abitudine di nutrirsi del midollo.
Probabile culto del teschio
Come accennato, nel materiale di riempimento sono presenti anche ossa umane e teschi, alcuni di questi presentano particolari segni di lavorazione che sembrano far parte del loro rituale di sepoltura. Si pensa che i teschi possano rappresentare il culto degli antenati, o forse l’esposizione di trofei dei nemici sconfitti.
L’ossessione per i teschi umani in questo periodo è ben documentata, quindi non sorprende scoprire che Gobekli Tepe potrebbe far parte del diffuso culto del teschio neolitico.
Nota: Gli studi hanno individuato numerosi casi di culto dei teschi, che possono essere venerati per svariati motivi, dal culto degli antenati fino ad arrivare alla credenza nella trasmissione di particolari abilità che potevano passare dal defunto al vivente. Questo culto può assumere forme diverse, dalla deposizione dei teschi in luoghi speciali, fino alla loro decorazione con diversi colori, in alcuni casi anche la ricostruzione dei tratti del volto con la malta.
Conclusioni
L’esistenza di questo sito logicamente si contrappone agli studi consolidati che negano la presenza di civiltà precedenti a quella Sumera o Egizia in quanto non erano conosciuti resti antecedenti a queste civiltà.
I resti di Gobekli Tepe dimostrano con datazioni certe, che tutto ciò potrebbe saltare, ragion per cui molti studiosi sono rimasti in un prudente silenzio.
Ian Hodder e pochi altri hanno ipotizzato che si debba riscrivere la storia e non mancano casi di negazionismo come quello di Zahi Hawass, famosissimo archeologo, egittologo e segretario generale del Consiglio supremo delle Antichità egizie.
Nota: Zahi Hawass – Segretario generale del Consiglio supremo delle antichità egizie, è noto anche per le sue numerose apparizioni divulgative in documentari sull’antica civiltà egizia. Tramite analisi del DNA di alcune mummie egizie, ha ricostruito la genealogia di Tutankhamon e analizzando il corpo ha avvalorato l’ipotesi della morte accidentale del sovrano. Hawass ha inoltre identificato la mummia della regina Hatshepsut.
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