I ghiacciai della Groenlandia si stanno disintegrando

ghiacciai della groenlandia

A lanciare l’allarme, è stato un team di ricercatori dell’Università di Grenoble Alpes in Francia, in un articolo recentemente pubblicato su Nature Communications.

Già nei mesi scorsi, un altro dettagliato studio aveva posto l’attenzione su questa particolare emergenza. Lo studio è stato condotto dal Centro Helmholtz per la ricerca polare e marina in Germania, dalle analisi si è osservata una perdita annuale di quasi 40 metri di spessore in uno dei più grandi ghiacciai della Groenlandia, il Nioghalvfjerdsbrae, che si è assottigliato di circa il 42% in circa 25 anni (dal 1998).

Questi ghiacciai per molto tempo sono stati considerati stabili, ma tre di essi si sono già completamente sciolti dagli anni 2000. I cinque che rimangono, registrano continuamente perdite di massa che stanno inequivocabilmente destabilizzando tutti i ghiacciai vicini anche a causa dell’innalzamento delle temperature dell’oceano. Questo potrebbe portare a gravi conseguenze a causa dell’innalzamento drastico del livello del mare.

Secondo gli studiosi, la riduzione dei ghiacciai della Groenlandia ha già contribuito al 17,3% dell’innalzamento osservato del livello del mare tra il 2006 e il 2018. Le ultime piattaforme di ghiaccio rimaste in Groenlandia si trovano sul bordo settentrionale e contribuiscono a stabilizzarlo regolando il flusso di ghiaccio che si riversa nell’oceano.

I ghiacciai della Groenlandia

Secondo le stime la Groenlandia settentrionale ospita abbastanza ghiaccio da innalzare il livello del mare di oltre 2 metri. Dalle analisi fatte si è visto che dal 1978, le piattaforme di ghiaccio nella Groenlandia settentrionale hanno perso oltre il 35% del loro volume totale, tre delle quali sono crollate completamente. 

Per quanto riguarda invece le piattaforme di ghiaccio galleggianti che rimangono, registrano nel tempo un aumento diffuso delle perdite di massa di ghiaccio, che sono dominate da un aumento dei tassi di scioglimento basale. 

Tra il 2000 e il 2020 si è verificato un aumento diffuso dei tassi di scioglimento basale che segue da vicino l’aumento della temperatura dell’oceano. Questi risultati suggeriscono che, in base alle proiezioni future del forzante termico oceanico, i tassi di scioglimento basale continueranno ad aumentare o a rimanere a livelli elevati, il che potrebbe avere conseguenze drammatiche per la stabilità dei ghiacciai groenlandesi.

Cosa si è registrato negli ultimi anni

La calotta glaciale della Groenlandia ha contribuito per il 17,3% all’innalzamento osservato del livello del mare nel periodo 2006-2018, ed è quindi diventata il secondo maggior contributore dopo l’espansione termica dell’oceano. 

Durante gli ultimi quattro decenni, le perdite consistenti di massa dalla calotta glaciale sono aumentate da un livello quasi pari a un tasso di perdita di 286 ± 20 Gt/anno nel 2010-2018, di cui il 66% è attribuito alle dinamiche dei ghiacciai e il 34% all’aumento dello scioglimento superficiale. 

Studi recenti hanno dimostrato che l’intrusione di acqua calda dell’Atlantico è stata responsabile di un aumento diffuso della distruzione dei ghiacciai marini intorno alla Groenlandia. Le perdite di massa sono aumentate più o meno simultaneamente nella parte nordoccidentale, sudorientale e centrooccidentale della calotta glaciale durante gli anni ’80 e ’90. Tuttavia, i ghiacciai della Groenlandia settentrionale hanno iniziato a perdere l’equilibrio solo dopo il 2000.

Nel 2018, le perdite di massa di questi ghiacciai dovute allo scarico del ghiaccio sono rimaste comunque moderate rispetto agli altri settori della calotta glaciale della Groenlandia (65,4 ± 3,3 Gt/anno contro 124 ± 3,5 Gt/anno per il nord-ovest, 165 ± 6 Gt/anno per sud-est nel 2018).

Eventi come il crollo di Zachariæ Isstrøm nel 2003, il grande evento di distacco di Petermann nel 2012 o l’assottigliamento della piattaforma di ghiaccio 79 N hanno già innescato un aumento delle perdite dinamiche di massa. Nonostante il loro fondamentale ruolo di sostegno, ad oggi non esiste una panoramica completa dell’evoluzione di queste piattaforme di ghiaccio, il che ostacola la nostra capacità di comprendere i processi che portano al loro indebolimento e collasso, e la loro relazione con i cambiamenti della massa dei ghiacciai. È quindi estremamente importante definire i tempi e i fattori determinanti dei cambiamenti storici e attuali delle piattaforme di ghiaccio, nonché la risposta dei ghiacciai, al fine di prevedere meglio il contributo della Groenlandia all’innalzamento del livello del mare.

Fonte parziale: Nature

web site: BorderlineZ

Altri articoli di BorderlineZ
Merkel e Macron alla Ue: prepariamoci alla prossima pandemia

Angela Merkel e il presidente Emmanuel Macron assieme ad altri quattro membri dell'Unione europea hanno inviato una lettera alla presidente Read more

Attacco terroristico in Israele

In molti ancora si chiedono, come mai sia stato possibile, che 4 terroristi "impreparati", abbiano portato a segno un'azione militare Read more

Malattia X, la nuova pandemia che potrebbe colpire il Mondo

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la Malattia X è una condizione scatenata da un agente patogeno attualmente sconosciuto che Read more

Primo caso di infezione da coronavirus in Africa

Il ministero della Salute egiziano ha confermato il primo caso di coronavirus nel paese, precisando però che il paziente è Read more

0 0 voti
Vota l'articolo
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Feedback in linea
Visualizza tutti i commenti
BorderlineZ
0
Commenta l'articolox