Febbre Dengue cos’è e perchè potrebbe essere una minaccia
La febbre dengue, una malattia virale trasmessa dalle zanzare, continua a rappresentare una seria minaccia per la salute pubblica in molte parti del mondo. I casi di febbre dengue sono aumentati significativamente negli ultimi decenni, con migliaia di persone colpite ogni anno. In questo articolo, esploreremo la natura della febbre dengue, i suoi sintomi, le misure preventive e i recenti casi scoppiati in diverse regioni.

Natura della Febbre Dengue
La febbre dengue è causata dal virus della dengue, che viene trasmesso principalmente dalle zanzare Aedes aegypti e Aedes albopictus. Queste zanzare sono diffuse in molte aree tropicali e subtropicali del mondo e tendono a moltiplicarsi in ambienti urbani. Una persona infetta può trasmettere il virus alle zanzare se queste lo mordono durante la fase febbrile acuta della malattia.
La prima zanzara la Aedes aegypty è un insetto della famiglia dei Culicidae, viene considerata tra le specie di zanzara più pericolose in quanto vettore di agenti virali della dengue, della chikungunya, della febbre gialla, della “malattia Zika” e altre malattie. Si può riconoscere dalle macchie bianche sulle zampe e da bande chiare a forma di lira sul torace.
La seconda è semplicemente quella chiamata come zanzara tigre comune (Aedes albopictus) anche lei appartenente alla famiglia Culicidae.

Sintomi della febbre
I sintomi della febbre dengue possono variare da lievi a gravi e includono febbre alta, mal di testa grave, dolori muscolari e articolari, eruzione cutanea e affaticamento.
Nello specifico il disturbo (sintomo) più comune della dengue è la febbre, che può manifestarsi con temperature anche molto elevate (40-41°C). Dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre, possono presentarsi:
- nausea e vomito
- mal di testa acuti
- dolori attorno e dietro agli occhi
- forti dolori muscolari e alle articolazioni
- irritazioni della pelle
Nei casi più gravi, la febbre dengue può portare a complicazioni potenzialmente mortali come il dengue emorragico e la sindrome da shock, caratterizzati da sanguinamento grave e bassa pressione sanguigna.
I segnali di avvertimento di dengue emorragica di solito iniziano nelle 24-48 ore dopo che la febbre è scomparsa e comprendono:
- dolore alla pancia
- vomito (almeno 3 volte in 24 ore)
- sanguinamento da naso, gengive, occhi e/o orecchie
- vomito di sangue o sangue nelle feci
- sensazione di stanchezza, irrequietezza o irritabilità
Misure Preventive
La prevenzione della febbre dengue si concentra principalmente sulla riduzione del rischio di punture di zanzare e sull’eliminazione dei luoghi di riproduzione delle stesse. Ciò include l’uso di repellenti per insetti, indossare vestiti a maniche lunghe e pantaloni lunghi, l’installazione di zanzariere nelle finestre e nelle porte e l’eliminazione di recipienti d’acqua stagnante dove le zanzare possono deporre le loro uova.
Nota: La terapia è di supporto e si basa sull’idratazione in caso di una forma lieve-moderata di malattia e, nei casi più gravi, sulla somministrazione endovenosa di liquidi e sull’emotrasfusione. La prima descrizione della malattia è del 1779 e la sua eziologia è stata dimostrata nei primi anni del XX secolo. L’incidenza della dengue è cresciuta molto rapidamente a partire dagli anni sessanta, con circa 50-100 milioni di persone infettate ogni anno, e risulta endemica in 110 paesi. (fonte wikipedia)
Casi di Febbre Dengue
Nel tempo si sono verificati diversi focolai di febbre dengue in varie parti del mondo. Ad esempio, in alcune aree dell’Asia e dell’America Latina dove sono stati segnalati aumenti significativi dei casi di febbre, causando preoccupazione tra le autorità sanitarie e la comunità internazionale. L’incremento dei viaggi internazionali e dei movimenti di popolazione ha contribuito alla diffusione della malattia in nuove aree geografiche.
Ad esempio in questo ultimo periodo sembra che si stia sviluppando ed esplodendo anche in America, infatti l’Organizzazione Panamericana della Sanità (Ops) ha lanciato un nuovo allarme sull’aumento dei casi, definendola “La peggiore epidemia della storia della Dengue in America“. Al 26 marzo 2024, nella regione sono stati segnalati oltre 3,5 milioni di casi e più di 1.000 morti.
Il pericolo Dengue ha messo in allerta anche in Italia con qualche caso. Il ministero della Salute infatti ha innalzato anche i controlli alle frontiere.
Conclusioni
La febbre dengue sembra essere una minaccia significativa per la salute pubblica a livello globale. Sarà fondamentale adottare misure preventive efficaci e intensificare gli sforzi di sorveglianza e controllo per prevenire la diffusione della malattia.
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mi sembra la solita scusa per rifilare qualche altra sorta di siero magico