Un Corpo Umano può andare in decomposizione nello Spazio?
Lo spazio, con la sua vastità e la sua assenza di atmosfera, è un ambiente estremamente ostile per gli esseri umani. Se un individuo dovesse morire nello spazio, le circostanze della sua morte e le condizioni ambientali determinerebbero il destino del suo corpo. Esaminiamo cosa accadrebbe ad un corpo umano dopo la morte nello spazio, sia senza tuta spaziale che con essa.

Decomposizione nello Spazio
Corpo senza tuta spaziale
Congelamento veloce
Nello spazio, come tutti ben sanno, la temperatura può scendere drasticamente a livelli vicini allo zero assoluto. Senza protezione, un corpo umano esposto a queste temperature estreme subirebbe un congelamento istantaneo o quasi. L’assenza di atmosfera significa anche l’assenza di calore, quindi il calore corporeo verrebbe rapidamente disperso nell’ambiente circostante.
Nota: Lo zero assoluto è la temperatura minima possibile teorica di un qualsiasi sistema termodinamico. Il suo valore è estrapolato dalla equazione di stato dei gas perfetti e nelle unità di misura del Sistema Internazionale corrisponde a 0 Kelvin che corrispondo a -273,15 °C.
Espansione dei Liquidi Corporei
Senza la pressione atmosferica per mantenerli in uno stato liquido, i fluidi corporei come il sangue e la saliva inizierebbero a bollire. Questo fenomeno, noto come ebollizione di decompressione, porterebbe a una rapida espansione dei liquidi corporei. Potrebbe verificarsi anche l’espansione dei gas all’interno del corpo, causando un aumento di volume e distorsione dei tessuti.
Radiazioni Solari
Se il corpo dovesse trovarsi in prossimità di una stella, ad esempio la nostra il Sole, sarebbe esposto direttamente ai raggi solari senza alcuna protezione, il corpo sarebbe soggetto a danni da radiazioni ultraviolette e altre forme di radiazioni nocive presenti nello spazio. Questo potrebbe accelerare una sorta di processo di deterioramento che danneggerebbe i tessuti corporei. Logicamente il tutto dipenderebbe dal tempo di esposizione.
Assenza di vera e propria decomposizione nello spazio
Nonostante le condizioni estreme, la decomposizione del corpo umano nello spazio sarebbe notevolmente rallentata o addirittura arrestata. La mancanza di ossigeno e la bassa temperatura impedirebbero la proliferazione di batteri e microrganismi responsabili della decomposizione stessa.
Con Tuta Spaziale
Isolamento Termico
Una tuta spaziale come è facile intuire fornisce un certo grado di isolamento termico, proteggendo il corpo dalle temperature estreme dello spazio. Anche se non ha un’efficacia del 100% ritarderebbe notevolmente il congelamento e ridurrebbe l’espansione dei fluidi corporei.
Protezione dalle Radiazioni
La tuta spaziale offre anche una certa protezione dalle radiazioni solari e cosmiche, riducendo il rischio di danni da radiazioni al corpo umano. In pratica fornirebbe uno scudo che ridurrebbe l’esposizione diretta alle radiazioni.
Conservazione del Corpo
Con la protezione della tuta spaziale, il corpo umano sarebbe più probabilmente conservato in uno stato simile a quello della morte in ambienti terrestri freddi. Tuttavia, senza una adeguata refrigerazione, potrebbero ancora verificarsi processi di decomposizione batterica anche perchè nella tutta potrebbero esserci ancora tracce di ossigeno che aiuterebbero i batteri durante il processo di decomposizione, un processo che sicuramente sarebbe molto più lento rispetto a quello che avverrebbe sulla Terra.
Logicamente l’eventuale presenza di ossigeno non è eterna, non appena questo viene consumato favorirebbe la morte dei batteri e si arresterebbe il lento processo di decomposizione.
Quindi in entrambi i casi, senza o con la tuta spaziale, il corpo umano morto nello spazio molto probabilmente diventerebbe alla fine una sorta di mummia spaziale che vagherebbe nello spazio per moltissimo tempo.
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