Il mistero dei Cerchi nel Grano di Borello (Cesena)
Il 10 giugno del 2004 a Borello (Cesena), in un campo di grano sito in una zona collinare, furono scoperti tre strani cerchi che hanno suscitato immediatamente l’attenzione di molti amanti e studiosi di ufologia. Ma il mistero dei cerchi nel cesenatico non si limitano solo a Borello.
I Cerchi nel Grano di Borello
Il più grande dei tre cerchi aveva un diametro di circa 50 metri di diametro, uno dei cerchi era di poco più piccolo ed il terzo di circa una ventina di metri. Come vuole nello specifico la letteratura tipica sui Crop Circle, la particolarità di questa formazione rispetto a molti altri cerchi (fatti dall’uomo) era quella che le spighe non erano spezzate ma bensì piegate, senza nessuna rottura.
A quanto pare, dalle dichiarazioni fatte, non è stata trovata nessuna traccia del passaggio di persone, motivo per cui in molti hanno formulato l’ipotesi che molto probabilmente la strana formazione poteva essere di origine extraterrestre e non umana. Da considerare che la zona collinare dove sono stati disegnati i cerchi è estremamente impervia e molto isolata.
Quel giorno nessuno vide o sentì nulla di strano, infatti molti pensano che la strana formazione sia stata creata nel cuore della notte.
Questo particolare Cerchio nel Grano, considerando anche le avversità della zona, risulta essere molto grande per essere attribuito all’opera di uomini nell’arco di poche ore durante la notte. Come accennato, il solo cerchio più grande era circa 50 metri.
Il Cerchio nel Grano nella zona di Bacciolino
I misteri che riguardano i cechi nel cesenatico non finiscono qui, infatti a distanza di pochi giorni nella zona di Bacciolino viene scoperto un altro particolare cerchio con le stesse caratteristiche (spighe piegate) di Borello.
Il “pittogramma” come a Borello, mostrava spighe letteralmente piegate verso il basso e rigorosamente in senso anti-orario. Il cerchio era formato da tre elementi, un cerchio (il più grande) di quasi 10 metri di diametro e ai lati altri due cerchi più piccoli di circa la metà. I cerchi erano collegati fra loro da una sorta di “corridoio”.
Quel giorno a quanto pare era presente anche un membro del CICAP che raccolse informazioni ai fini di poter dare una spiegazione razionale all’evento.
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