Attentato a Trump, cosa non torna
L’attentato a Donald Trump di qualche giorno fa ha sollevato una marea di discussioni, tra cui molte teorie complottistiche e speculazioni. L’ex presidente degli Stati Uniti è stato sfiorato da un proiettile che ha colpito il suo orecchio, mancandolo di poco. L’attentatore, a quanto pare è un giovane di 20 anni armato di un fucile automatico, è stato immediatamente neutralizzato dai servizi di sicurezza. Questo incidente ha scatenato diverse ipotesi su ciò che potrebbe essere realmente accaduto.

I Fatti
L’attentato è avvenuto durante un evento pubblico a cui Trump stava partecipando. Il giovane attentatore è stato identificato come un ragazzo di soli 20 anni, armato di un semplice fucile automatico. L’arma utilizzata e la scarsa precisione del colpo suggeriscono che l’attentatore non fosse un professionista. Dopo il fallito attentato, il ragazzo è stato immediatamente ucciso da un cecchino dei servizi di sicurezza, garantendo così la protezione dell’ex presidente. Per la velocita con cui il giovane è stato ucciso sembra quasi che lo avessero già sotto il mirino.
Chi era il giovane killer?
Il killer di soli 20 anni è Thomas Matthew Crooks, era registrato come repubblicano, ma aveva donato 15 dollari al gruppo liberale del Progressive Turnout Project.
Cinque colpi sparati in rapida sequenza dal tetto di un edificio a pochi metri di distanza dal palco.
Thomas Matthew Crooks, si era diplomato nel 2022 alla Bethel High School ricevendo un premio da 500 dollari dalla National Math and Science Initiative per le sue abilità nel campo matematico.
I conti che non tornano e la nascita delle Teorie Complottistiche
La dinamica dell’attentato ha alimentato numerose teorie complottistiche. Una delle ipotesi più diffuse sostiene che l’attentato sia stato orchestrato dallo stesso Trump per aumentare le sue possibilità di ritornare alla Casa Bianca. Secondo questa teoria, Trump sarebbe stato colpito all’orecchio non dal giovane attentatore, ma da un cecchino professionista incaricato di colpirlo in modo non letale. Il giovane di 20 anni sarebbe stato utilizzato come capro espiatorio e poi eliminato per costruire un alibi credibile.
Questa teoria si basa su alcune osservazioni:
- Inesperienza dell’attentatore: L’utilizzo di un fucile automatico da parte di un giovane senza esperienza solleva dubbi sulla sua capacità di compiere un attentato così audace.
- Precisione del colpo: Un cecchino professionista avrebbe usato un fucile di precisione e avrebbe avuto poche difficoltà a colpire Trump da una distanza di 150 metri.
- Tempestività dell’intervento: La rapidità con cui il giovane è stato ucciso potrebbe indicare una premeditazione da parte dei servizi di sicurezza.
Spiegazione Razionale
Io ho un debole per le teorie del complotto, ma questa sinceramente non riesco a digerirla. Dal mio punto di vedo altre ipotesi, alcune razionali e altre diversamente complottistiche.
Le spiegazioni più razionali che potrebbero chiarire l’accaduto in breve potrebbero essere:
Inesperienza dell’attentatore: È possibile che il giovane attentatore (in totale autonomia) abbia deciso l’attentato, e quindi inesperto e mal equipaggiato, spiegando così la sua scarsa precisione e il fallimento del colpo.
Reazione dei servizi di sicurezza: I servizi di sicurezza sono addestrati per reagire rapidamente a qualsiasi minaccia. L’uccisione dell’attentatore potrebbe essere stata una misura necessaria per garantire la sicurezza di Trump e delle altre persone presenti all’evento. Anche se mettendoci tutta la buona volontà a parer mio sono stati estremamente veloci ad eliminare il killer.
Ad ogni modo al momento non ci sono prove concrete che supportino la teoria del complotto. Le speculazioni si basano principalmente su supposizioni e coincidenze. Ma quali sono i conti che non tornano realmente in questa teoria? Perchè è difficile che sia stato Trump a organizzare il colpaccio?
Alcuni punti oscuri sulla nascita di questa teoria del complotto
Supponiamo che realmente Trump abbia organizzato l’attentato, ora mi chiedo, come ha fatto l’ex presidente a fidarsi così ciecamente di un cecchino (se pur professionista) a farsi sfiorare l’orecchio? Io non lo avrei mai fatto, e sono sicuro che non l’avreste fatto nemmeno voi, il rischio era estremamente alto, pochi centimetri e mi avrebbe potuto far saltare il cervello.
Inoltre Trump, può essere così stronzo da coinvolgere un giovane di soli 20 anni per poi farlo eliminare da un cecchino professionista? Se realmente Trump è questo tipo di Uomo forse è meglio quello smemorato che governa al momento. Se proprio di complotto si deve parlare, le modalità io le vedo in senso inverso, ma non voglio parlarne in questo video e i motivi penso siano ovvi. Provate ad immaginarli.
Conclusioni
L’attentato a Donald Trump rimane un evento controverso che ha sollevato molte domande e poche risposte. Le teorie complottistiche, sebbene intriganti, mancano di prove concrete e si basano su supposizioni, quindi al momento possiamo solo arrampicarci su specchi unti di olio. È importante considerare tutte le possibilità, ma è altrettanto cruciale attenersi ai fatti conosciuti.
È plausibile che il giovane attentatore fosse un individuo isolato con intenti violenti, ma senza le capacità necessarie per portare a termine l’attentato. La reazione rapida dei servizi di sicurezza dimostra l’efficacia dei protocolli di protezione in situazioni di emergenza.
L’idea che Trump abbia orchestrato l’attentato per fini politici appare altamente improbabile, non solo per i rischi implicati, ma anche per la mancanza di motivazioni logiche e di prove a supporto. Continuare a monitorare le indagini ufficiali e le dichiarazioni delle autorità competenti è fondamentale per ottenere una comprensione più chiara e basata sui fatti di questo evento straordinario.
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