Baiae di Napoli, la “Las Vegas” dell’antica Roma ora sommersa
Situata lungo la costa del Golfo di Napoli, Baiae (o Baia in italiano moderno) era una delle località più lussuose e prestigiose dell’antica Roma. Un luogo dove imperatori, generali e nobili si rifugiavano per vivere in un’atmosfera di sfarzo e piacere, in pratica la Baiae di Napoli era famosa per le sue terme, le ville grandiose e la sua vita mondana sfrenata. Oggi, una parte considerevole della città giace sommersa sotto le acque del mare Tirreno, rendendola uno dei siti archeologici subacquei più affascinanti del mondo.
Storia di Baiae
Fondata intorno al I secolo a.C., la Baiae di Napoli divenne rapidamente una delle destinazioni più ambite dell’élite romana. La sua fama si deve alle sorgenti termali naturali, che i Romani consideravano dotate di proprietà curative. L’acqua sulfurea calda che sgorgava dalle sorgenti vulcaniche attirava visitatori in cerca di benessere, ma anche di divertimenti e piaceri mondani.
Il nome “Baiae” potrebbe derivare dal mitico Baio, il timoniere di Ulisse, che si dice fosse sepolto proprio in questa zona. Tuttavia, la reputazione di Baiae come luogo di svago e di eccessi ne fece una sorta di “Las Vegas” dell’antichità, dove i ricchi e potenti venivano per indulgere nei loro vizi lontano dagli occhi del pubblico romano.
Baiae ospitò numerose ville imperiali, tra cui quelle di Giulio Cesare, Nerone e Adriano, così come residenze di altre personalità di spicco come il poeta Orazio e il generale Pompeo. La città fu anche teatro di intrighi politici e scandali. Si racconta che qui Agrippina, madre di Nerone, fu uccisa per ordine del figlio, un episodio che aggiunse ulteriore mistero e leggenda a questa località.
Le Terme e l’Architettura
Il principale richiamo di Baiae erano le sue imponenti terme, che sfruttavano le sorgenti di acqua calda provenienti dal sottosuolo vulcanico. Queste terme erano un capolavoro dell’ingegneria romana, con un sistema di riscaldamento geotermico naturale che permetteva la creazione di ambienti di diversa temperatura (caldarium, tepidarium e frigidarium). Tra le terme più famose c’erano le Terme di Mercurio e le Terme di Sosandra, che comprendevano spazi di ristoro, bagni turchi e piscine.
L’architettura di Baiae rifletteva il lusso della vita che vi si conduceva. Le ville, spesso costruite sulle pendici delle colline o direttamente sul mare, erano decorate con mosaici, affreschi e statue, dimostrando l’abilità artistica e ingegneristica dei Romani. Questi edifici, molti dei quali appartenevano alla famiglia imperiale, erano spesso dotati di vasti giardini, portici e biblioteche.
Una delle strutture più famose era la Villa dell’Ambulatio, una vasta residenza di cui restano alcuni resti sommersi. Alcune delle ville possedevano anche tunnel segreti che conducevano direttamente al mare, offrendo agli aristocratici la possibilità di spostarsi senza essere visti.
Il Declino di Baiae
Il declino di Baiae cominciò nel III secolo d.C., quando l’Impero Romano iniziò a subire le pressioni interne ed esterne che portarono alla sua crisi. Tuttavia, il vero colpo di grazia per la città avvenne con un fenomeno naturale noto come bradisismo, un lento e costante abbassamento del suolo causato dall’attività vulcanica della zona dei Campi Flegrei.
Con il passare dei secoli, interi quartieri della città furono sommersi dal mare. Le ville, le terme e le strade sprofondarono progressivamente sotto l’acqua, dove rimasero conservate in uno stato di semi-abbandono fino a che, nei secoli successivi, le loro rovine vennero progressivamente dimenticate.
Il Parco Archeologico Sommerso di Baiae
Oggi, Baiae rappresenta uno dei più grandi siti archeologici subacquei al mondo. Grazie alla particolarità del bradisismo, le rovine della città sono state preservate sotto le acque del Golfo di Napoli, trasformando Baiae in un’attrazione per appassionati di archeologia subacquea e turisti.
L’area fa parte del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, e le rovine sommerse sono accessibili tramite tour guidati in barca con fondo trasparente o, per chi è interessato a un’esperienza più immersiva, con immersioni subacquee. Tra i principali siti sommersi ci sono:
- Le terme e le ville imperiali: alcune di queste ville erano direttamente sul mare, e oggi sono visibili con i loro mosaici ben conservati.
- La villa dei Pisoni: una delle residenze più grandi, famosa per i suoi mosaici policromi.
- I resti di statue e colonne: statue di divinità romane come Apollo e Venere sono ancora ben visibili sott’acqua, creando un’atmosfera quasi surreale.
Un patrimonio da riscoprire
Negli ultimi anni, Baiae ha guadagnato nuova attenzione grazie agli sforzi di tutela e promozione del sito. Gli archeologi hanno condotto ricerche per mappare in dettaglio le strutture sommerse, mentre l’area è stata promossa come una delle meraviglie nascoste dell’Italia.
Oltre al sito sommerso, sulla terraferma è ancora possibile visitare alcune delle antiche terme e rovine. La Cento Camerelle, ad esempio, era un complesso di cisterne e passaggi sotterranei che facevano parte delle ville imperiali. Altri resti notevoli includono il Tempio di Venere e il Tempio di Diana, che in realtà erano anch’essi parte di grandi complessi termali, ma vennero erroneamente identificati come templi dagli studiosi del Rinascimento.
Baiae oggi: un luogo tra storia e leggenda
Oltre all’incredibile valore storico e archeologico, Baiae continua a evocare un senso di mistero e fascino. Gli antichi racconti di intrighi, lussi sfrenati e decadenza si mescolano con l’attuale calma del luogo, dove i resti di un’antica civiltà giacciono silenziosi sotto le acque cristalline.
Baiae non è solo una testimonianza della grandezza e del potere dell’Impero Romano, ma anche un monito sui capricci della natura e sul destino delle città che, un tempo grandiose, sono ora immerse in un eterno sonno marino. Una visita a Baiae, sia sopra che sotto la superficie dell’acqua, offre un’esperienza unica: un viaggio indietro nel tempo, in un mondo di lusso e potere, ora nascosto dalle onde del mare.
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