Esperimenti di Comunicazione nei Sogni, forse diventano realtà
Gli esperimenti di comunicazione durante il sogno lucido rappresentano una frontiera affascinante della ricerca neuroscientifica. Nel 2021, un team internazionale di ricercatori ha condotto studi che a quanto pare hanno dimostrato come sia possibile stabilire una forma di comunicazione bidirezionale con persone che stanno sognando. L’idea di fondo è che un sognatore lucido possa rispondere a stimoli esterni mentre è consapevole di stare sognando, aprendo la strada a nuovi modi di esplorare la mente umana.

Cos’è un sogno lucido?
Un sogno lucido è una condizione in cui il sognatore è consapevole del fatto che sta sognando. Questa consapevolezza permette, in alcuni casi, di manipolare il contenuto del sogno, controllando l’ambiente e le azioni all’interno del sogno stesso. I sogni lucidi sono oggetto di interesse scientifico da decenni, in quanto offrono un’opportunità unica per studiare la coscienza e la mente durante il sonno.
Gli esperimenti del 2021
Il principale esperimento del 2021 è stato condotto da un team di ricerca internazionale proveniente da Stati Uniti, Germania, Francia e Paesi Bassi. L’obiettivo era stabilire se fosse possibile ottenere risposte significative e verificabili da persone che si trovavano in uno stato di sogno lucido. La ricerca è stata pubblicata su Current Biology e ha coinvolto 36 partecipanti, suddivisi in vari laboratori in cui sono stati effettuati diversi esperimenti.
Durante questi esperimenti, i partecipanti sono stati istruiti su come entrare in uno stato di sogno lucido e su come rispondere alle domande poste dall’esterno. Una volta entrati nello stato di sogno lucido, i sognatori dovevano segnalare la loro condizione consapevole attraverso movimenti oculari predefiniti, come muovere gli occhi da sinistra a destra ripetutamente. Questo segnale consentiva ai ricercatori di sapere quando il sognatore era pronto a ricevere le domande.
Il metodo di comunicazione
La comunicazione avveniva ponendo ai sognatori delle domande semplici, come problemi matematici elementari (ad esempio, “Quanto fa 2+2?”) o domande a cui rispondere con “sì” o “no”. I partecipanti rispondevano utilizzando movimenti oculari specifici o contrazioni muscolari del viso: ad esempio, guardare a sinistra e a destra per indicare un “sì” o un “no”, oppure fare movimenti oculari in sequenza per rispondere a domande numeriche.
L’uso dei segnali oculari è stato fondamentale per stabilire una forma di comunicazione affidabile, poiché gli occhi del sognatore sono in grado di muoversi anche quando il resto del corpo è paralizzato durante la fase REM del sonno (la fase in cui avvengono i sogni più vividi).
I risultati
I risultati hanno mostrato che la comunicazione era effettivamente possibile, anche se non sempre perfetta. In circa il 18% dei casi, i sognatori hanno fornito risposte corrette e coerenti con le domande poste, mentre in un altro 17% dei casi le risposte erano parzialmente corrette. Ci sono stati anche casi di risposte errate (3%) o mancata risposta (60%), evidenziando che la comunicazione con i sognatori lucidi è ancora una sfida complessa.
Nonostante la bassa percentuale di risposte corrette, i ricercatori hanno ritenuto i risultati significativi, in quanto hanno dimostrato per la prima volta che è possibile ottenere risposte verificabili durante un sogno lucido. La capacità di rispondere a domande mentre si sogna apre nuove possibilità per lo studio della mente e della coscienza.
Implicazioni e possibili sviluppi futuri
Questi esperimenti suggeriscono che i sogni lucidi potrebbero diventare uno strumento importante per esplorare la mente e il cervello durante il sonno. Potenzialmente, potrebbero essere utilizzati per studiare disturbi del sonno, come incubi ricorrenti, o per esplorare terapie che coinvolgono l’addestramento dei sogni lucidi per trattare condizioni come il disturbo post-traumatico da stress.
Inoltre, la possibilità di interagire con i sognatori durante il sonno potrebbe essere sfruttata per indagare aspetti della memoria, dell’apprendimento e delle emozioni in modi che finora non erano possibili. Ad esempio, si potrebbero testare tecniche per consolidare la memoria o ridurre il trauma rielaborando esperienze stressanti in un contesto onirico controllato.
Limitazioni della ricerca
Nonostante i risultati promettenti, ci sono ancora molte limitazioni. La percentuale di risposte corrette è relativamente bassa e vi è una significativa variabilità tra i partecipanti. Inoltre, entrare in uno stato di sogno lucido non è facile per la maggior parte delle persone, e la capacità di comunicare efficacemente dall’interno del sogno varia molto da individuo a individuo.
Un’altra sfida è il rischio di interferire con il contenuto del sogno quando si pongono domande, dato che i sognatori potrebbero fraintendere le istruzioni o essere distratti dal contesto onirico.
Conclusione
Gli esperimenti di comunicazione durante il sogno lucido rappresentano una scoperta affascinante che offre nuove prospettive sullo studio della mente e della coscienza. Sebbene la tecnica sia ancora nelle fasi iniziali e presenti diverse limitazioni, ha dimostrato che è possibile comunicare con i sognatori lucidi, aprendo la strada a futuri sviluppi nel campo delle neuroscienze, della psicologia e della terapia del sonno.
web site: BorderlineZ
io non riesco a ricordare mai i sogni, cosa può essere?
la tua domanda mi ha incuriosito al punto da fare qualche ricerca, anche a me spesso e volentieri succede. Puoi trovare info al link seguente:
https://www.borderlinez.com/2024/11/14/perche-non-ricordiamo-i-sogni/