Mansa Musa: l’uomo più ricco della storia che pochi conoscono

Mansa Musa
Raffigurazione di Mansa Musa, sovrano dell’Impero del Mali nel XIV secolo, da un Atlante catalano del mondo conosciuto (mapamundi) del 1375, disegnato da Abraham Cresques di Maiorca. (wikipedia)

Chi era Mansa Musa?

Mansa Musa nacque intorno al 1280 e salì al trono nel 1312, dopo che il suo predecessore, il re Abubakari II, abdicò per esplorare l’oceano Atlantico con una flotta di 2.000 navi, scomparendo senza lasciare traccia. Musa ereditò un impero già florido, ma sotto la sua guida raggiunse il suo apice sia in termini di ricchezza che di influenza culturale e religiosa.

Il territorio del suo regno

L’Impero del Mali, situato nell’Africa occidentale, comprendeva le regioni che oggi fanno parte di Mali, Senegal, Guinea, Niger, Mauritania e Gambia. Questo vasto impero era strategicamente situato lungo le principali rotte commerciali trans-sahariane, che collegavano l’Africa subsahariana al Nord Africa e al Mediterraneo.

L’oro era la principale fonte di ricchezza del regno. All’epoca, il Mali controllava circa la metà delle riserve d’oro conosciute del mondo. Inoltre, il commercio del sale, prezioso quanto l’oro nel Medioevo, costituisce un’altra colonna portante dell’economia. La combinazione di queste risorse, insieme alla tassazione delle rotte commerciali, rende Mansa Musa incredibilmente ricco.

Il leggendario pellegrinaggio a La Mecca (Hajj)

Nel 1324, Musa intraprese un pellegrinaggio a La Mecca che non solo consolidò la sua fede islamica, ma lo rese celebre in tutto il mondo.

Un viaggio senza precedenti

La carovana di Mansa Musa era leggendaria:

  • 60.000 uomini , tra cui guardie, servitori e schiavi.
  • 500 schiavi personali , ciascuno dei quali portava un bastone d’oro.
  • 100 cammelli ,ciascuno carico di circa 136 chilogrammi di oro.

Durante il viaggio, Musa distribuì oro in abbondanza a chiunque incontrasse, dalle popolazioni locali ai poveri, fino ai mercanti e ai sovrani. Al Cairo, ad esempio, donò talmente tanto oro che il valore del metallo prezioso crollò, causando una crisi economica che durò per oltre un decennio.

Impatto culturale e religioso

Il pellegrinaggio non fu solo una dimostrazione di ricchezza, ma anche un’opportunità per promuovere l’Islam e stabilire legami diplomatici con altri regni. Mansa Musa tornò con architetti, studiosi e artisti, che contribuirono a trasformare il Mali in un centro culturale e religioso.

L’eredità di Mansa Musa

Timbuctù: Il faro della conoscenza: Sotto il regno di Mansa Musa, Timbuctù divenne uno dei principali centri di apprendimento del mondo islamico. La città ospitava l‘Università di Sankoré, che attirava studiosi da tutto il mondo e conteneva una biblioteca con migliaia di manoscritti.

Architettura straordinaria: Musa commissionò la costruzione di moschee e palazzi, tra cui la celebre Moschea di Djinguereber , progettata da un architetto andaluso.

Influenza globale: La fama di Mansa Musa si diffonde anche in Europa, tanto che il suo ritratto apparve nell’Atlante catalano del 1375, una delle mappe più celebri del Medioevo.

Quanto era ricco Mansa Musa?

Stimare la ricchezza di Mansa Musa in termini moderni è difficile, ma alcuni storici suggeriscono che il suo patrimonio netto potrebbe essere stato pari a 400 miliardi di dollari o più, tenendo conto del valore dell’oro del suo regno. Per confronto:

  • Elon Musk (2024): 250 miliardi di dollari.
  • Bill Gates: 120 miliardi di dollari.
  • John D. Rockefeller: 336 miliardi di dollari (stimati in dollari moderni).

Differenze con i miliardari moderni

La ricchezza di Mansa Musa era concentrata in risorse naturali (oro e vendita), mentre quella dei miliardari moderni è spesso legata a investimenti, azioni e imprese tecnologiche. Inoltre, Musa non aveva bisogno di accumulare ricchezza personale come avviene oggi; la sua fortuna era intrinsecamente legata alla prosperità del suo regno.

Conclusioni

Un sovrano dimenticato dalla storia occidentale

Nonostante la sua ricchezza e influenza, Mansa Musa rimane una figura poco conosciuta nel mondo occidentale, a causa della marginalizzazione storica delle grandi civiltà africane. Tuttavia, negli ultimi anni, il suo nome sta tornando alla ribalta, grazie a documentari, libri e progetti educativi.

Mansa Musa non è stato solo il più ricco della storia, ma anche un sovrano che ha usato la sua fortuna per promuovere l’educazione, la cultura e la religione, lasciando un’impronta indelebile nella storia africana e mondiale.

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