Scoperta di una Tomba “Zombie” a Oppin, Germania
Recentemente, nei pressi di Oppin, nello stato tedesco della Sassonia-Anhalt, gli archeologi hanno portato alla luce una tomba risalente a circa 4.200 anni fa. Questa scoperta, avvenuta durante gli scavi per un progetto di espansione di una linea elettrica, ha rivelato una pratica rituale insolita volta a impedire il ritorno dei morti, comunemente associata alla paura di “revenant” o spiriti maligni.
LA TOMBA ZOMBIE
I Dettagli della Scoperta
La sepoltura apparteneva a un uomo tra i 40 e i 60 anni, probabilmente membro della cultura del vaso campaniforme, un gruppo del tardo Neolitico diffuso in gran parte dell’Europa occidentale intorno al 2800 a.C. Il corpo era posizionato sul lato sinistro con le gambe piegate e rivolto verso est. Una caratteristica distintiva della tomba era la presenza di una grande pietra di circa un metro di lunghezza e 50 centimetri di larghezza posta sopra le gambe del defunto.
Gli studiosi ritengono che questa pietra fosse stata collocata intenzionalmente per impedire al morto di “risorgere”. Secondo Susanne Friederich, direttrice del progetto di conservazione dei monumenti archeologici della Sassonia-Anhalt, queste pratiche riflettono una paura ancestrale dei morti inquieti, presente anche in altre epoche e culture. In alcuni casi, i corpi venivano sepolti a faccia in giù o trafitti con lance per impedirne il ritorno alla superficie.
Il Contesto Storico e Culturale
La paura dei morti risalenti, o “revenants”, era comune in molte culture europee. Durante il Medioevo, si credeva che alcuni individui potessero tornare sotto forma di vampiri o spiriti maligni, e venivano adottate misure simili per prevenire questo evento. Ad esempio, in Polonia sono stati rinvenuti scheletri con falci posizionate sul collo o mattoni sulla testa.
“Un team di archeologi in Polonia recentemente ha portato alla luce i resti di una donna “vampiro” risalente al 17° secolo, lo scheletro è stato scoperto in un cimitero nel villaggio di Pień, in Polonia, i resti della donna mostravano una falce posta proprio sopra la gola come per trattenere il collo …”
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Nel caso della tomba di Oppin, tuttavia, questa pratica è una rarità per la cultura del vaso campaniforme, che di solito non presentava questo tipo di rituali funebri. Questo rende la scoperta particolarmente interessante per gli archeologi, i quali continueranno a esplorare l’area fino al 2025, in cerca di ulteriori indizi sulla vita e le credenze delle popolazioni preistoriche.
Conclusione
La scoperta della “tomba zombie” nei pressi di Oppin è un affascinante esempio di come le credenze spirituali e le paure collettive abbiano influenzato le pratiche funebri nel corso della storia. Questo ritrovamento non solo arricchisce la nostra comprensione delle culture preistoriche, ma illumina anche il profondo legame tra la morte e le percezioni del sovrannaturale che ha attraversato i millenni.
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