I Viali Funerari scoperti in Arabia Saudita

Viali Funerari scoperti in Arabia Saudita
Viali Funerari scoperti in Arabia Saudita – img. dal web

Cosa sono i Viali Funerari scoperti in Arabia Saudita?

I Viali Funerari scoperti in Arabia saudita sono complessi di sentieri lunghi anche centinaia di chilometri, bordati da migliaia di tombe di varie forme e dimensioni. Queste strutture, osservate inizialmente tramite immagini satellitari e successivamente esaminate sul campo, risalgono a un periodo compreso tra il 2600 e il 2000 a.C., corrispondente all’Età del Bronzo. Lungo i sentieri, le tombe si presentano spesso sotto forma di tumuli circolari, tombe a “pendente” o a “collana”, con strutture in pietra disposte in configurazioni intricate.

Queste tombe si trovano principalmente nel nord-ovest dell’Arabia Saudita, nella regione di Al-‘Ula e nella vicina area del sito archeologico di Khaybar, zone che hanno visto un’intensa attività umana durante l’antichità. Molte di queste tombe sono rimaste sorprendentemente intatte, offrendo agli archeologi un’opportunità unica di studiarne la funzione e il significato.

La scoperta e il metodo di studio

La scoperta delle viali funerarie è stata possibile grazie a una combinazione di tecnologie moderne, tra cui:

Immagini satellitari: I satelliti sono stati fondamentali per identificare le lunghe linee di tombe visibili dall’alto. L’alta risoluzione delle immagini ha permesso di tracciare i percorsi dei sentieri in zone remote e difficilmente accessibili.

Fotogrammetria aerea e droni: Una volta individuate le aree di interesse, i droni sono stati utilizzati per catturare immagini dettagliate e per creare modelli tridimensionali delle tombe e dei sentieri.

Rilevamenti sul campo: Gli archeologi hanno esaminato direttamente le tombe per determinare la loro struttura, datazione e possibile utilizzo.

    Lo studio è stato condotto da un team internazionale guidato dalla Arabian Archaeology Project in collaborazione con la Royal Commission for AlUla, un’istituzione dedicata alla preservazione e promozione del patrimonio culturale della regione.

    Caratteristiche delle tombe

    Le tombe lungo i viali funerari variano in dimensioni, forma e complessità, suggerendo possibili differenze sociali o culturali nella loro costruzione e utilizzo:

    • Tumuli circolari: Le tombe più comuni, formate da cumuli di pietra posti sopra una sepoltura. Spesso circondate da anelli di pietre, sono visibili anche a distanza.
    • Tombe a pendente: Composte da una struttura centrale, spesso rettangolare o circolare, con “code” di pietre che si estendono lateralmente.
    • Tombe a collana: Configurazioni che assomigliano a collane, con una struttura centrale e anelli o catene di pietre circostanti.

    Molte tombe contengono resti umani, ma spesso anche oggetti di uso quotidiano o simbolico, come utensili, gioielli e ceramiche. Questi reperti offrono indizi sulle pratiche funerarie e sulle credenze spirituali delle antiche popolazioni.

    Il significato dei viali funerari

    La funzione esatta dei viali funerari non è ancora completamente compresa, ma ci sono diverse teorie che cercano di spiegare il loro significato:

    I viali potrebbero aver servito come vie di collegamento tra insediamenti, o come percorsi utilizzati per spostarsi tra luoghi sacri. Le tombe, in questo contesto, potrebbero avere avuto una funzione commemorativa o spirituale. La collocazione delle tombe lungo i sentieri potrebbe riflettere una concezione simbolica dello spazio e del viaggio nell’aldilà. I morti, sepolti lungo il percorso, potrebbero essere stati considerati come “guardiani” o partecipanti a un rituale continuo.

    Inoltre i viali funerari potrebbero aver avuto anche una funzione di demarcazione territoriale o di espressione del potere sociale. La presenza di tombe monumentali potrebbe indicare il prestigio delle famiglie o dei clan che abitavano la regione.

    Uno degli aspetti più sorprendenti dei viali funerari è lo stato di conservazione delle tombe. Nonostante il passare di millenni, molte di queste strutture rimangono pressoché intatte grazie alla natura arida e isolata della regione. Questa conservazione offre una rara finestra sul passato, permettendo agli archeologi di studiare direttamente le pratiche e le credenze di una civiltà ormai scomparsa.

    Implicazioni per la comprensione della Penisola Arabica

    La scoperta delle viali funerarie sta cambiando la percezione della Penisola Arabica durante l’Età del Bronzo. Tradizionalmente considerata una regione periferica rispetto alle grandi civiltà della Mesopotamia, dell’Egitto e della Valle dell’Indo, l’Arabia si sta rivelando un’area con una propria complessità culturale e sociale. Questi ritrovamenti suggeriscono che esistevano reti di comunicazione e interazione che attraversavano la regione, collegando insediamenti e comunità.

    Inoltre, la presenza di tombe monumentali e di una pianificazione spaziale complessa suggerisce che le popolazioni dell’Arabia nordoccidentale non solo erano sedentarie, ma avevano anche un’organizzazione sociale avanzata, capace di costruire e mantenere infrastrutture su vasta scala.

    Domande ancora aperte

    Nonostante i progressi nello studio di questi viali, molte domande rimangono senza risposta:

    Qual era l’esatto scopo di questi sentieri? Erano solo percorsi funzionali o avevano anche un significato simbolico?

    Perché le tombe sono concentrate lungo determinati tratti e non lungo l’intero percorso?

    Quali erano le credenze religiose e spirituali delle popolazioni che costruirono questi complessi funerari?

    Queste domande saranno probabilmente affrontate con ulteriori ricerche, che potrebbero includere scavi archeologici più approfonditi, analisi del DNA dei resti umani e studi comparativi con altre culture dell’epoca.

    Conclusioni

    La scoperta dei viali funerarie dell’Arabia Saudita rappresenta un contributo significativo alla comprensione delle antiche civiltà della Penisola Arabica. Questi sentieri e le loro tombe testimoniano un passato ricco e complesso, che sfida le tradizionali narrazioni sulla regione come “vuota” o marginale nel contesto delle grandi civiltà antiche. Grazie alle moderne tecnologie e alla crescente attenzione verso il patrimonio culturale saudita, questi straordinari reperti stanno lentamente rivelando i loro segreti, offrendo una nuova prospettiva sulla storia umana.

    web site: BorderlineZ

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