I Sarcofagi mangia-carne di Assos

I Sarcofagi mangia-carne di Assos

Assos: Una città antica ricca di storia

Assos (o Behramkale, come è conosciuta oggi) è un’antica città situata sulle coste dell’Anatolia, affacciata sul Mar Egeo. Fondata nel VII secolo a.C. dai coloni eolici, Assos divenne un importante centro commerciale e culturale durante il periodo greco-romano, grazie alla sua posizione strategica e alla ricchezza del territorio circostante.

Una delle caratteristiche geologiche principali della regione è la presenza di una pietra vulcanica unica, chiamata andesite, che abbonda nei dintorni della città. Questa pietra è stata utilizzata non solo per la costruzione degli edifici, ma anche per realizzare i famosi sarcofagi che hanno reso Assos celebre in tutto il Mediterraneo.

Le caratteristiche uniche dei sarcofagi di Assos

La peculiarità dei sarcofagi di Assos è la loro capacità di accelerare il processo di decomposizione dei corpi. Si ritiene che, in condizioni normali, la decomposizione completa di un corpo umano possa richiedere decenni. Tuttavia, nei sarcofagi di Assos questo processo si riduce a pochi anni. Tale fenomeno, che in passato alimentava credenze misteriose, è oggi attribuito alle proprietà chimiche e fisiche dell’andesite.

La composizione dell’andesite

L’andesite è una roccia vulcanica con una composizione minerale specifica che favorisce la decomposizione dei tessuti organici. Le sue principali caratteristiche sono:

  • Silice (SiO₂): presente in quantità significative, contribuisce ad assorbire l’umidità dai corpi.
  • Minerali ferrosi e magnesio: interagiscono con l’ambiente chimico all’interno del sarcofago, favorendo la decomposizione.
  • Struttura porosa: permette una buona ventilazione, rendendo possibile la decomposizione aerobica (in presenza di ossigeno).

Questi fattori, combinati con il clima della regione (caldo e secco), creano un ambiente ideale per accelerare la degradazione dei tessuti organici.

La fama dei sarcofagi “mangia-carne”

Gli antichi greci e romani erano ben consapevoli di questa caratteristica unica, tanto che i sarcofagi di Assos erano conosciuti come “sarcofagi antropofagi”, ovvero “mangia-carne”. Questo soprannome evocativo riflette la percezione quasi magica che si aveva del fenomeno, attribuito non solo a cause naturali ma anche a poteri soprannaturali.

Plinio il Vecchio e altre testimonianze

Lo storico romano Plinio il Vecchio, nella sua opera Naturalis Historia, menzionò i sarcofagi di Assos, descrivendo la rapidità con cui i corpi si decomponevano al loro interno. Secondo le fonti dell’epoca, bastavano 40 giorni affinché il corpo perdesse gran parte dei suoi tessuti, lasciando solo lo scheletro.

Il valore pratico e simbolico dei Sarcofagi mangia-carne di Assos

La rapidità con cui i corpi si decomponevano all’interno di questi sarcofagi aveva un’importanza pratica, soprattutto in contesti urbani o in famiglie nobili che disponevano di spazi limitati per le sepolture. La possibilità di riutilizzare rapidamente il sarcofago lo rendeva un bene particolarmente prezioso. Per questo motivo, i sarcofagi di Assos erano molto richiesti e venivano esportati in varie regioni del Mediterraneo.

Dal punto di vista culturale e religioso, il rapido disfacimento del corpo poteva essere interpretato come un’accelerazione del processo di purificazione dell’anima, secondo le credenze dell’epoca. Nelle culture greco-romane, il corpo era spesso considerato un involucro temporaneo, e la sua decomposizione poteva essere vista come un passo necessario verso l’aldilà.

Studi archeologici e scientifici moderni

La fama dei sarcofagi di Assos ha attirato l’interesse di archeologi, storici e scienziati moderni, che hanno cercato di approfondire le ragioni di questo fenomeno e il suo impatto culturale.

Gli studi hanno confermato che la composizione dell’andesite è responsabile dell’accelerazione della decomposizione. In particolare, l’interazione tra i minerali della pietra e i fluidi corporei crea un ambiente chimico che facilita la degradazione dei tessuti.

Esperimenti condotti in laboratori moderni hanno replicato le condizioni dei sarcofagi antichi, dimostrando che l’andesite assorbe rapidamente l’umidità e favorisce la ventilazione, accelerando il processo di decomposizione aerobica.

Molti dei sarcofagi di Assos ritrovati dagli archeologi mostrano segni di utilizzo multiplo, suggerendo che la loro fama era ben consolidata nell’antichità. Inoltre, decorazioni e iscrizioni su alcuni sarcofagi indicano che erano destinati a individui di alto rango, riflettendo il loro valore economico e simbolico.

tuttu questo ha fatto si che i sarcofagi mangia-carne di Assos non sono solo un esempio affascinante di interazione tra natura e cultura, ma anche un caso di studio unico per comprendere le credenze e le pratiche funerarie dell’antichità. La loro capacità di suscitare meraviglia e curiosità rimane intatta anche oggi, tanto che continuano a essere oggetto di studi e di interesse turistico.


Conclusione

I sarcofagi di Assos rappresentano un capitolo straordinario della storia antica, in cui scienza, archeologia e mitologia si intrecciano per dar vita a un fenomeno unico nel suo genere. Sebbene oggi possiamo spiegare il mistero grazie alla chimica e alla geologia, l’aura di fascino che li circonda persiste, ricordandoci come l’interazione tra uomo e natura possa generare risultati tanto pratici quanto simbolicamente potenti.

La città di Assos e i suoi famosi sarcofagi continuano a ispirare studiosi e appassionati, dimostrando che il confine tra realtà e leggenda può essere sfumato, ma non per questo meno intrigante.

web site: BorderlineZ

Altri articoli di BorderlineZ
La sala dei registri sul Monte Rushmore

Esiste una sala dei registri proprio sull noto Monumento nazionale del Monte Rushmore, un complesso scultoreo nella roccia situato nel Dakota del Sud, Read more

Egitto, ritrovate 50 mummie nel sito di Tuna El-Gebel
in foto una delle mummie ritrovate, Credit: Ministero delle Antichità egiziano

Il Ministero delle Antichità egiziano fa l’importante annuncio riguardo il ritrovamento di 50 mummie in ottimo stato di conservazione nel Read more

L’antica e misteriosa città di Caral in Perù

Caral è un grande insediamento presente nella valle di Supe, vicino a Supe, Provincia di Barranca, Perù, a circa 200 km Read more

Il Prisma di Taylor: Un Tesoro dell’Antica Assiria

Il Prisma di Taylor, conosciuto anche come il Prisma Sennacherib, è uno degli artefatti più significativi e affascinanti dell'antica Mesopotamia. Read more

0 0 voti
Vota l'articolo
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Feedback in linea
Visualizza tutti i commenti
BorderlineZ
0
Commenta l'articolox