Alieni e le antiche culture

Alieni e le antiche culture
Alieni e le antiche culture – immagine generata tramite IA

In questo articolo, passeremo in rassegna alcune delle leggende più note, spaziando dai racconti dei Nativi Americani ai Sumeri, dagli Egizi ai Maya, fino ai Dogon dell’Africa occidentale e ad altre popolazioni. Vedremo come i temi ricorrenti – divinità provenienti dal cielo, macchine volanti, conoscenze astronomiche sorprendenti – continuino ad alimentare il dibattito su un eventuale intervento esterno nello sviluppo delle civiltà umane.

Nativi Americani e gli Star People

Le culture indigene del Nord America vantano una tradizione orale estremamente ricca, in cui si intrecciano miti, visioni e canti sacri. Molte tribù, come i Lakota, gli Hopi, gli Zuni e i Navajo, tramandano leggende su esseri stellari o “Star People” che sarebbero giunti in epoche remote per insegnare all’umanità le arti della coltivazione, la struttura sociale o perfino nozioni spirituali.

Ad esempio i Lakota parlano del Popolo delle Stelle (Star People), esseri provenienti dalle stelle che avrebbero contribuito a creare o guidare i primi esseri umani. Tali figure sono descritte con grande rispetto, come guide benevole che mostrano la via per vivere in armonia con la natura.

Poi abbiamo il Popolo Formica (Ant People) degli Hopi, secondo questa tradizione, in epoche di grande catastrofe, esseri sotterranei chiamati “Popolo Formica” avrebbero dato rifugio agli antenati degli Hopi, insegnando loro come sopravvivere. Alcuni ricercatori di ufologia vedono un parallelo con creature extraterrestri, descrivendo le “formiche” come un’immagine metaforica per esseri dalla testa e dagli occhi grandi.

In alcune tradizioni Apache e di altre tribù, si parla invece di “scudi” o “ruote di fuoco” che solcavano i cieli, in termini che sembrano richiamare i moderni dischi volanti.

Queste narrazioni, che per i popoli nativi hanno una forte connotazione spirituale, sono talvolta interpretate in ottica ufologica come testimonianze di incontri con “visitatori” da altri mondi. Per i nativi, si tratta spesso di storie sacre che collegano il mondo terreno a un cosmo vivente, popolato da spiriti e forze soprannaturali.

Potrebbe interessarti anche il seguente articolo:

Sumeri e gli Anunnaki

Quando si parla di leggende antiche e UFO, uno dei riferimenti più frequenti è la civiltà sumera, fiorita in Mesopotamia tra il IV e il III millennio a.C. Alcuni appassionati di “teoria degli antichi astronauti” sostengono che le tavolette sumere descrivano l’arrivo di divinità spaziali, note come Anunnaki, che avrebbero creato l’umanità per svolgere lavori minerari o agricoli.

La parola Anunnaki indica “coloro che sono venuti dal cielo”, sebbene le traduzioni siano spesso discusse dagli studiosi. Secondo l’interpretazione di alcuni scrittori contemporanei, come Zecharia Sitchin, gli Anunnaki sarebbero giunti sulla Terra da un misterioso pianeta chiamato Nibiru, la cui orbita incrocia quella terrestre solo a lunghi intervalli. La scienza ufficiale non riconosce però prove dell’esistenza di Nibiru.

In alcune versioni mitologiche, gli Anunnaki avrebbero mescolato il loro DNA con quello degli ominidi presenti sulla Terra, dando origine all’Homo sapiens. Questa visione è stata più volte smentita dal punto di vista scientifico, ma resta un caposaldo di molte teorie ufologiche.

Potrebbe interessarti anche il seguente articolo:

Antico Egitto e il Disco Alato

La civiltà egizia è nota per le sue imponenti piramidi, per la scrittura geroglifica e per un articolato pantheon di divinità. Tra i simboli più iconici compare il “Disco Alato”, spesso associato al dio Ra o ad altre divinità solari. Alcuni studiosi di esoterismo e ufologia ipotizzano che possa rappresentare una sorta di velivolo o “macchina celeste”.

Nell’iconografia egizia, il disco è tipicamente raffigurato con ali estese e, talvolta, con due serpenti (urei) ai lati. È un emblema di protezione e potere divino. Alcuni sostenitori degli antichi astronauti spiegano che il Disco Alato non sia soltanto un simbolo del sole, ma una stilizzazione di un “disco volante” con capacità di solcare i cieli.

Nota: Il Papiro di Tulli attribuito a un ex direttore del Museo Egizio del Vaticano, descriverebbe avvistamenti di “cerchi di fuoco” nei cieli durante il regno del faraone Thutmose III. La sua autenticità è messa in dubbio, ma il racconto alimenta l’idea di antichi UFO in Egitto.


5. Le Leggende Indiane: i Vimana

I testi sacri dell’India, come il Mahabharata e il Ramayana, sono celebri per le descrizioni dei Vimana, veicoli volanti usati da divinità e eroi per spostarsi nel cielo e ingaggiare spettacolari battaglie. Le storie narrano di macchine dotate di armi potentissime, capaci di radere al suolo intere città.

Spesso sono descritti come oggetti metallici, talvolta a forma di cupola, capaci di spostarsi sia nell’atmosfera che al di fuori di essa. In alcuni passaggi si parla di esplosioni e raggi di luce che ricordano vagamente le armi moderne, facendo ipotizzare a certi studiosi che si tratti di una trasposizione mitologica di tecnologie avanzate.

Esistono testi, come il cosiddetto “Vaimanika Shastra”, che pretenderebbero di descrivere il funzionamento tecnico di questi velivoli, sebbene la loro autenticità sia molto dibattuta. Ad oggi le storie dei Vimana si collocano al confine tra religione e fantascienza, ma mostrano come l’immaginario indiano abbia concepito da secoli l’idea di macchine volanti, attribuendole al potere divino.

Popolazioni Mesoamericane: Maya e Aztechi

Le civiltà mesoamericane, in particolare quella Maya, sono famose per i complessi calendari astronomici e per monumenti come le piramidi a gradoni di Tikal, Chichén Itzá o Palenque. In quest’ultima località, sulla lastra del sarcofago di K’inich Janaab’ Pakal (noto come Pakal il Grande), si trova un bassorilievo che ha alimentato numerose speculazioni.

L’immagine sul sarcofago sembra mostrare Pakal reclinato in una struttura che alcuni interpretano come una navicella spaziale, con tubi e comandi. La spiegazione archeologica prevalente è che rappresenti invece l’albero della vita e simboli dell’oltretomba.

Alieni e le antiche culture
Alieni e le antiche cultureLastra del sarcofago di Pakal

Per i Maya e gli Aztechi, il “serpente piumato” era un dio civilizzatore, talvolta associato a un ritorno ciclico. Alcuni ufologi vedono in questa divinità una metafora di un essere proveniente dal cielo.

Le piramidi maya erano orientate con precisione in base a eventi celesti, come solstizi ed equinozi, dimostrando una conoscenza avanzata del moto degli astri. Anche qui, alcuni ipotizzano un contributo “alieno” per spiegare tale competenza, mentre gli studiosi attribuiscono il tutto a secoli di attenta osservazione del cielo. Il fascino dei Maya è ulteriormente cresciuto con l’attenzione mediatica legata alle presunte profezie sul 2012, interpretate da alcuni come un “contatto” o un “cambiamento dimensionale”, anche se nessun testo maya ufficiale parla di fine del mondo.

Il Caso dei Dogon e la Stella Sirio

Uno degli esempi più citati nel dibattito sugli antichi contatti extraterrestri riguarda i Dogon, un popolo del Mali (Africa occidentale). I Dogon possiedono una mitologia complessa che descrive esseri anfibi chiamati “Nommo”, provenienti da una stella del sistema di Sirio. La particolarità risiede nel fatto che Sirio B, la compagna invisibile di Sirio A, fu scoperta dagli astronomi moderni soltanto nel XIX secolo, e confermata definitivamente nel XX.

I Dogon sarebbero stati a conoscenza dell’esistenza di Sirio B e della sua orbita, oltre a descrivere Sirio C (la cui esistenza è ancora oggetto di dibattito). Secondo alcuni, queste conoscenze non potevano derivare da semplici osservazioni a occhio nudo e suggerirebbero un influsso esterno.

Molti antropologi sostengono che le informazioni sui Dogon siano state parzialmente influenzate da contatti con missionari o studiosi occidentali, oppure che siano state fraintese. Tuttavia, il caso Dogon rimane un pilastro dell’ipotesi “antichi astronauti”.

Cina, Draghi Volanti e Perle Luminose

La cultura cinese è ricca di leggende in cui i draghi hanno un ruolo centrale. Spesso descritti come creature celesti, i draghi sarebbero scesi dal cielo per interagire con gli imperatori o per influenzare le sorti di battaglie e dinastie.

Alcuni interpreti ufologici vedono nel drago un simbolo di potenze aliene, specie quando si parla di draghi volanti dotati di luce o fuoco. In alcune cronache si menzionano “perle” che emanavano luce e attraversavano il cielo a grande velocità. Potrebbe trattarsi di meteore o fenomeni naturali, ma i racconti le descrivono a volte come oggetti che sostano, cambiano direzione e interagiscono con l’ambiente.

Nella storia cinese, l’imperatore era spesso visto come il mediatore tra il Cielo e la Terra. In quest’ottica, l’apparizione di fenomeni celesti poteva essere interpretata come un segno di buon o cattivo auspicio, piuttosto che un evento puramente fisico.

Grecia Antica e i Carri Celesti

Anche nella mitologia greca troviamo riferimenti a divinità che attraversano il cielo su carri fiammeggianti. Zeus, Apollo, Helios: tutti associati a poteri celesti e a manifestazioni luminose. In particolare, si racconta che gli dei potessero comparire tra lampi e tuoni, elementi che potrebbero suggerire tecnologie non comprese dall’uomo antico.

Helios, il dio del Sole, viaggiava ogni giorno da est a ovest su un carro splendente. Alcuni vedono in questa immagine un velivolo spaziale, benché la maggior parte degli studiosi la consideri un’allegoria del movimento del Sole nel cielo.

Miti come quello di Ganimede, rapito da Zeus sotto forma di aquila, sono talvolta riletti in chiave ufologica, equiparando il rapimento a una sorta di “abduction” ante litteram.

Le fonti greche, per lo più di natura poetica, riflettono l’idea di un Olimpo “celeste”, in cui gli dei guardano il mondo dall’alto, intervenendo a loro piacimento. Se ciò sia riconducibile a suggestioni aliene o semplicemente a un pensiero religioso è materia di dibattito.

Potrebbe interessarti anche il seguente articolo:

Interpretazioni Moderne e Teoria degli Antichi Astronauti

Nel XX secolo, autori come Erich von Däniken hanno contribuito a rendere popolari queste teorie, sostenendo che gran parte delle mitologie mondiali fosse la testimonianza di veri e propri contatti con visitatori extraterrestri in epoche remote. Da allora, la cosiddetta “teoria degli antichi astronauti” ha guadagnato un seguito significativo, anche se viene ampiamente criticata dalla comunità accademica per la mancanza di prove tangibili e per l’interpretazione forzata dei reperti archeologici.

Gli archeologi tradizionali ribadiscono che gran parte delle presunte “prove” (come raffigurazioni di esseri con teste allungate, oggetti simili a navicelle, ecc.) possano essere spiegate con simbolismi religiosi, licenze artistiche o fenomeni naturali. Va sottolineato che per molte popolazioni indigene (come i Nativi Americani, i Maya, gli aborigeni australiani), queste storie hanno una valenza spirituale e identitaria. Ridurle unicamente a “prove di UFO” potrebbe essere un fraintendimento della loro cultura.

Indipendentemente dall’interpretazione, il concetto di “esseri provenienti dal cielo” accomuna molti popoli, segno di un comune interesse umano per le origini e per ciò che trascende la nostra realtà quotidiana.

Conclusione

Le leggende di popoli antichi che sembrano riferirsi a UFO o esseri extraterrestri rappresentano uno dei temi più affascinanti e controversi nello studio delle civiltà passate. Dalle storie dei Nativi Americani sui “Popoli delle Stelle” fino ai Vimana indiani, dal Disco Alato degli Egizi ai draghi cinesi, è innegabile che in molte tradizioni si ritrovino elementi che, in chiave moderna, possono ricordare oggetti volanti o entità provenienti dallo spazio.

Tuttavia, l’interpretazione di questi racconti in ottica ufologica è fortemente dibattuta. Gli studiosi accademici sottolineano l’importanza di contestualizzare i miti e i simboli nel loro tempo e nella loro cultura di appartenenza, mentre i sostenitori della teoria degli antichi astronauti intravedono in queste storie un nucleo di verità da ricercare nelle pieghe della storia non ufficiale. Di certo, le conoscenze astronomiche sorprendenti di alcune civiltà (come i Maya o i Dogon) e la presenza di immagini che sembrano alludere a veicoli celesti (il Disco Alato egizio, i carri degli dei in Grecia, i draghi in Cina) alimentano la curiosità e il desiderio di scoprire se, davvero, in un passato remoto, l’umanità abbia potuto entrare in contatto con visitatori di altri mondi.

La forza di queste leggende risiede nella loro capacità di stimolare il senso del meraviglioso e di connettere l’uomo a una dimensione cosmica più ampia. Che si tratti di metafore religiose, simboli di potere o memorie di incontri reali, la loro eredità continua a ispirare ricerche, dibattiti e la produzione di innumerevoli opere di fiction e divulgazione. In un’epoca in cui la scienza esplora Marte e progetta missioni interplanetarie, guardare ai miti antichi con occhi nuovi ci ricorda quanto sia profondo e radicato nell’essere umano il desiderio di stabilire un legame con l’ignoto, con ciò che è “oltre” il nostro pianeta.

Sia che si creda nella prospettiva ufologica o che ci si avvicini a queste narrazioni con spirito critico e razionale, il viaggio tra le leggende antiche e i loro possibili riferimenti a contatti extraterrestri ci offre l’opportunità di riflettere su noi stessi, sulle nostre origini e sul nostro posto nell’universo. L’esplorazione del passato, in fondo, è sempre anche un’esplorazione del presente: ogni mito è uno specchio delle speranze, delle paure e delle aspirazioni dell’uomo di ogni epoca, proiettate in un immaginario collettivo che, forse, nasconde ancora più misteri di quanti possiamo immaginare.

Alieni e le antiche culture

web site: BorderlineZ

Altri articoli di BorderlineZ
Le principali razze aliene e altre creature connesse

Nella storia dell’ufologia gli incontri con esseri alieni per lo più umanoidi sono molto numerosi, come sono molte le “prove” Read more

UFO, nel 2022 verranno pubblicati 3 terabyte di nuovi dati

Tutto nasce dalla pubblicazione in un blog, dove il ricercatore UFO Ryan Sprague ha annunciato che UAPx, (un'organizzazione responsabile della Read more

Scoperta in Egitto, risveglia il mito degli extraterrestri

Una straordinaria scoperta nell’affascinante terra dei Faraoni ha dato spazio ad un’interpretazione "scientificamente" azzardata. Vediamo di cosa si tratta. uno dei Read more

La leggenda UFO di Utsurobune (Giappone)

Nel 1803, uno strano velivolo di forma circolare si fermò sulla costa giapponese, da lì emerse una bella donna, indossava Read more

0 0 voti
Vota l'articolo
Non hai trovato quello che cercavi? Utilizza il nostro motore di ricerca basato su Google.
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Feedback in linea
Visualizza tutti i commenti
BorderlineZ
0
Commenta l'articolox