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La figura di Nikola Tesla è avvolta da un’aura di mistero e genio visionario. Tra le molte invenzioni attribuite a questo straordinario inventore, spicca la leggenda del cosiddetto “disco volante”, un veicolo che avrebbe potuto rivoluzionare il volo e la propulsione. Sebbene Tesla non abbia mai costruito un disco volante vero e proprio, esistono documenti, brevetti e dichiarazioni che testimoniano il suo interesse per tecnologie avanzate in grado di sfidare la gravità e utilizzare energia elettromagnetica.
In un’intervista al New York Herald del 1911, Tesla descrisse la sua visione per una macchina volante:
1911
“La mia macchina volante non avrà ali né eliche. Sarà in grado di muoversi in qualsiasi direzione con sicurezza assoluta e a velocità molto elevate, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche. Sarà compatta, sicura e capace di grande potenza.”
Queste parole hanno alimentato il mito di un veicolo simile a un disco volante, capace di volare grazie a tecnologie che oggi potremmo definire “avanzate” o addirittura “antigravitazionali”.
Tesla teorizzò l’uso di campi elettromagnetici per contrastare la gravità. L’idea era quella di sfruttare l’interazione tra campi elettrici e magnetici per generare una forza di sollevamento. Sebbene non esistano prove concrete che Tesla abbia mai costruito un dispositivo funzionante basato su questo principio, alcuni brevetti e progetti suggeriscono che stesse esplorando il concetto di propulsione elettro-gravitazionale.
By Agatha Android
January 16, 2020
Nel 1928, Tesla registrò un brevetto (US Patent 1,655,114) per una macchina volante che combinava le caratteristiche di un aereo e un elicottero. Questo veicolo era dotato di una struttura compatta e meccanismi di volo verticali. Anche se non era un disco volante nel senso tradizionale, il brevetto dimostra l’interesse di Tesla per lo sviluppo di veicoli innovativi nel campo dell’aeronautica. Tesla stesso, tuttavia, riteneva che il futuro del volo non risiedesse in tecnologie aerodinamiche convenzionali, ma in dispositivi capaci di sfruttare forze naturali come l’elettromagnetismo per sollevarsi e muoversi nell’aria.
le anomalie
La morte di Tesla nel 1943 alimentò ulteriormente il mito del disco volante. Dopo il suo decesso, l’FBI sequestrò molti dei suoi documenti personali, temendo che potessero contenere informazioni sensibili utili a potenze nemiche durante la Seconda Guerra Mondiale. Tra i documenti confiscati vi erano progetti relativi alla trasmissione di energia wireless, armi elettromagnetiche e altre invenzioni avanzate. Questo fatto ha dato origine a numerose teorie del complotto.
Alcuni teorici sostengono che tra i documenti sequestrati ci fossero anche progetti per un disco volante o una macchina antigravitazionale. Tuttavia, la maggior parte degli esperti considera queste affermazioni speculative, poiché non esistono prove concrete che Tesla avesse realmente sviluppato tali tecnologie.