Il Progetto Stargate della CIA
Negli anni più bui della Guerra Fredda, tra il timore del comunismo e la corsa alle armi nucleari, si sviluppò una battaglia parallela, invisibile e affascinante: quella per il controllo della mente.
Fu in questo contesto che nacque il Progetto Stargate, un programma segreto della CIA e dell’intelligence militare statunitense che aveva un obiettivo tanto ambizioso quanto controverso: utilizzare poteri psichici per scopi di spionaggio e intelligence militare.

A partire dagli anni ’70, gli Stati Uniti , preoccupati dai presunti esperimenti psichici condotti in Unione Sovietica, decisero di investire milioni di dollari nella ricerca sulla visione remota, la telepatia, la psicocinesi e altre presunte capacità paranormali umane.
Ciò che oggi può sembrare fantascienza, per oltre vent’anni fu una realtà documentata, con rapporti, esperimenti, test segreti e sessioni di spionaggio psichico condotte da sensitivi, scienziati e ufficiali militari.
Le origini del progetto: la risposta americana ai poteri psichici sovietici
Tutto cominciò nei primi anni ’70, quando la CIA ricevette una serie di rapporti allarmanti dai suoi analisti: secondo le fonti di intelligence, l’Unione Sovietica stava studiando la possibilità di “armi psichiche”, ossia persone capaci di spostare oggetti con la mente, leggere pensieri o ottenere informazioni a distanza.
In un clima di paranoia tecnologica, gli Stati Uniti non potevano permettersi di restare indietro.
Nel 1972, il governo americano incaricò due scienziati di fama internazionale, Russell Targ e Harold Puthoff, del SRI (Stanford Research Institute), di verificare se davvero alcune persone potessero “vedere” luoghi o oggetti lontani senza alcun contatto fisico o tecnologico.
Fu così che nacque la prima fase di un lungo esperimento che avrebbe attraversato diversi decenni, assumendo nel tempo vari nomi in codice: SCANATE, Grill Flame, Center Lane, Sun Streak e infine Stargate.
Che cos’era la visione remota
Il cuore del progetto Stargate era la cosiddetta Remote Viewing — “visione remota”.
Si trattava di una pratica che, secondo i ricercatori del SRI, permetteva a soggetti sensibili di descrivere luoghi, persone o oggetti distanti utilizzando unicamente la mente, senza ricevere alcuna informazione diretta o sensoriale.
Durante gli esperimenti, i soggetti — chiamati “remote viewers” — venivano messi in una stanza silenziosa, privi di stimoli esterni.
Un coordinatore dava loro una serie di coordinate geografiche o informazioni minime, come una fotografia sigillata in una busta, e il soggetto doveva disegnare o descrivere ciò che “percepiva”.
Sorprendentemente, in più di un caso, le descrizioni si rivelarono accurate oltre ogni probabilità statistica.
I protagonisti del progetto
Tra le figure più note legate al Progetto Stargate troviamo una combinazione affascinante di scienziati, militari e sensitivi.
- Russell Targ e Harold Puthoff – Fisici del SRI, furono i primi a condurre studi sistematici sulla visione remota e a ottenere fondi dalla CIA.
- Ingo Swann – Considerato uno dei più talentuosi “remote viewer”, sostenne di aver percepito dettagli della superficie di Giove ancor prima che le sonde Voyager li confermassero.
- Pat Price – Ex agente di polizia, affermò di riuscire a vedere strutture militari segrete sovietiche e persino leggere documenti in cassaforte.
- Joseph McMoneagle – Ufficiale dell’esercito americano e sensitivo, fu uno dei protagonisti principali del programma Stargate e venne insignito della Legion of Merit per le sue “prestazioni eccezionali”.
A questi si aggiunsero molti altri: militari, civili e agenti della Defense Intelligence Agency (DIA) che per anni lavorarono in modo discreto, accumulando centinaia di rapporti classificati.
Gli esperimenti più famosi
Tra i casi più noti della storia del Progetto Stargate spiccano episodi che sembrano usciti da un film di spionaggio sovrannaturale.
1. La base segreta di Semipalatinsk
Nel 1974, Ingo Swann e Pat Price ricevettero il compito di “vedere” un sito militare sovietico di cui la CIA aveva solo coordinate approssimative.
I due descrissero con precisione una grande struttura circolare e una serie di antenne paraboliche.
Anni dopo, foto satellitari confermarono l’esistenza di una base segreta per test di armi missilistiche a Semipalatinsk, in Kazakistan.
2. La missione del sottomarino K-129
Nel 1978, i remote viewers furono incaricati di localizzare un sottomarino sovietico scomparso nell’Oceano Pacifico.
Le loro indicazioni portarono gli analisti a restringere l’area di ricerca, e la CIA riuscì a individuare il relitto con il progetto segreto “Azorian”.
Il caso divenne uno dei successi più citati dai sostenitori del programma.
3. L’analisi di obiettivi non terrestri
Ingo Swann affermò di aver “visto” strutture artificiali sulla Luna e su Marte, inclusi edifici, cupole e forme di vita. Questa storia a me personalmente viene difficile da digerire.
Queste dichiarazioni non furono mai prese come dati ufficiali dal governo, ma alimentarono un filone di teorie secondo cui il Progetto Stargate avrebbe avuto ramificazioni anche in ricerche extraterrestri.
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Come si svolgevano le sessioni
Ogni sessione di visione remota era rigidamente strutturata per evitare contaminazioni o suggerimenti involontari.
- Preparazione: il viewer veniva isolato e messo in uno stato di rilassamento profondo.
- Coordinate o target: gli veniva fornita una sigla o un numero associato a un obiettivo ignoto.
- Percezione: il viewer descriveva forme, colori, sensazioni, materiali, dimensioni.
- Analisi: i rapporti venivano confrontati con le informazioni reali per misurare la precisione.
Molte sessioni furono registrate, e i dati analizzati statisticamente mostrarono risultati significativamente superiori al caso in diverse occasioni.
Il ruolo della CIA e del Pentagono
Contrariamente a quanto si pensa, la CIA non fu sempre l’unica organizzazione coinvolta.
In diversi periodi, il progetto passò sotto il controllo di agenzie diverse, a seconda delle priorità strategiche:
- CIA (1972–1977): finanziamento iniziale e supervisione tecnica.
- U.S. Army INSCOM (1977–1985): integrazione in operazioni militari.
- Defense Intelligence Agency (1985–1995): gestione ufficiale sotto il nome “Stargate”.
La collaborazione tra civili e militari fu costante. Il programma non serviva solo per curiosità scientifica, ma per ottenere vantaggi tattici reali: individuare prigionieri, basi segrete, armi nucleari o test missilistici sovietici.
Le valutazioni scientifiche
Come era facile aspettarsi sin dall’inizio, il mondo scientifico guardò con scetticismo al progetto.
Tuttavia, alcuni risultati spinsero anche fisici e psicologi a prendere sul serio la questione.
Nel 1988, una revisione interna della DIA concluse che la visione remota aveva prodotto dati “utili e accurati” in almeno il 15% dei casi.
Questo era sufficiente, secondo il Pentagono, per mantenere il progetto operativo.
Molti esperimenti furono condotti in doppio cieco, con protocolli rigorosi. Ma i critici sostengono che non ci fosse mai un controllo completo contro i bias cognitivi o la casualità statistica.
Gli scettici, tra cui il fisico David Marks e il mago James Randi, accusarono il SRI di metodologie imprecise e mancanza di verifiche indipendenti.
Nel 1995, dopo oltre vent’anni di attività e migliaia di rapporti classificati, la CIA decise di chiudere definitivamente il Progetto Stargate.
Il motivo ufficiale: la mancanza di prove concrete e ripetibili dell’efficacia delle capacità psichiche.
Un’analisi commissionata all’American Institutes for Research (AIR) concluse che, sebbene alcuni risultati fossero inspiegabili, non vi erano evidenze sufficienti per giustificare ulteriori finanziamenti pubblici.
Tutti i documenti furono declassificati e pubblicati nel 2017 sul sito della CIA, per un totale di oltre 12.000 pagine di rapporti, esperimenti, schizzi e note operative.
Cosa dicono i documenti declassificati
I file pubblicati online mostrano un quadro sorprendentemente serio e metodico.
Non si trattava di occultismo o superstizione, ma di veri protocolli di intelligence applicati al paranormale.
Tra i documenti figurano:
- rapporti di missione su obiettivi reali;
- descrizioni dettagliate di target militari;
- dati sulle prestazioni dei viewer;
- note sulle tecniche di addestramento psichico.
Alcuni fascicoli mostrano disegni quasi identici a fotografie satellitari reali.
Altri, invece, rivelano errori grossolani e percezioni completamente sbagliate.
Questo contrasto continua ancora oggi a dividere studiosi e ricercatori.
Le teorie alternative e i presunti sviluppi segreti
Molti credono che la chiusura ufficiale del progetto sia stata solo una copertura.
Secondo teorie alternative, Stargate non sarebbe mai stato realmente interrotto, ma spostato in laboratori privati o programmi black budget del Pentagono.
Alcuni ex militari hanno dichiarato che, dopo il 1995, la ricerca psichica è proseguita in forma non ufficiale.
Altri collegano Stargate a progetti paralleli come:
- MK-Ultra, dedicato al controllo mentale e all’uso di LSD per manipolare la psiche;
- Project Bluebird e Artichoke, sui limiti della mente umana;
- Programmi NASA e DARPA di ricerca sulla percezione extrasensoriale nei piloti.
Esistono anche ipotesi secondo cui Stargate avrebbe collaborato con la NASA per lo studio di fenomeni “anomali” nello spazio, includendo missioni psichiche verso Marte, la Luna e persino asteroidi sconosciuti.
L’eredità del Progetto Stargate
Oggi, il Progetto Stargate rappresenta una delle pagine più enigmatiche della storia dell’intelligence moderna. Nonostante la chiusura ufficiale, continua a influenzare la cultura popolare, il cinema e la letteratura ufologica.
Film come The Men Who Stare at Goats (“L’uomo che fissa le capre”) — ispirato a veri esperimenti di telecinesi militare — e numerose serie televisive come Stranger Things o The X-Files traggono ispirazione diretta da queste vicende. Ma più che un fenomeno mediatico, Stargate rappresenta un confine sottile tra scienza, fede e potere.
Conclusione: un confine tra mente e realtà
Il Progetto Stargate rimane oggi un mistero irrisolto. Da un lato, la documentazione mostra esperimenti reali, finanziamenti concreti e risultati inspiegabili. Dall’altro, nessuna prova ripetibile conferma la reale esistenza di poteri psichici umani.
Eppure, il fascino di questa storia risiede proprio nella sua ambiguità.
Per oltre vent’anni, i vertici della CIA e del Pentagono hanno creduto abbastanza nel paranormale da investirvi milioni di dollari. Forse, al di là delle spiegazioni scientifiche, il Progetto Stargate testimonia la più antica aspirazione dell’uomo: superare i limiti della propria mente e toccare l’invisibile.
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