L’attacco UFO di Los Angeles del 1942
Chi dice che gli Americani non sono mai stati vittima di un bombardamento aereo in casa, non è una cosa proprio corretta, infatti nei cieli della famosa città di Los Angeles nel 1942 accade un fatto alquanto misterioso, che è rimasto scritto nella storia.
UFO di Los Angeles
Nel 1942, in pieno periodo di guerra, a Los Angeles scattò un’allarme causato da un presunto attacco aereo nemico, normalmente attribuito al Giappone, la risposta dell’artiglieria statunitense avvenne nella notte fra il 24 e il 25 febbraio dello stesso anno.
Il misterioso attacco si svolse a circa tre mesi di distanza dall’attacco di Pearl Harbor, dove l’Impero giapponese affondò parecchie navi USA dando una gran batosta inaspettata agli americani.
Da lì la scintilla che provocò qualche anno dopo, il 6 agosto 1945 alle ore 08:15 un’esplosione devastante rase al suolo la città giapponese di Hiroshima, uccidendo quasi 200.000 persone (per lo più civili). A provocare tale devastante esplosione fu la bomba atomica (denominata Little Boy) sganciata da un aereo dell’Aeronautica Militare degli Stati Uniti chiamato Enola Gay.
L’attacco avvenne proprio sul finire della Seconda Guerra Mondiale, portò alla resa del Giappone ma anche all’aprirsi di un dibattito circa la brutalità e le cause del bombardamento. Gli Stati Uniti si giustificarono che lo sgancio della bomba servì ad accorciare i tempi della Seconda Guerra Mondiale che altrimenti si sarebbe protratti ancora per molto, causando innumerevoli vittime tra soldati americani e quelli giapponesi.
L’attacco di Los Angeles
Inizialmente, si credette che l’attacco fosse stato fatto dal Giappone, fino a quando il segretario alla Marina William Franklin Knox, in una conferenza stampa dichiarò l’attacco come un falso allarme.
Fu proprio per questo che i giornali del tempo pubblicarono ben presto una serie di rivelazioni, sospettando un’azione di insabbiamento.
Teorie che riguardano il presunto attacco
Alcuni ufologi dichiararono che l’attacco su Los Angeles in realtà fosse stato attuato da un velivolo extraterrestre.
Altre teorie del complotto, affermano che il presunto attacco fu organizzato dal governo stesso, per terrorizzare la popolazione dell’area e facilitare lo spostamento delle industrie belliche della California meridionale nell’entroterra.
Solo nel 1983 si concluse che l’allarme iniziale fu causato da semplici palloni meteorologici.
La notte del 1942
Quella notte tra il 24 e il 25 febbraio del 1942, a quanto pare ci fu comunque un’ondata di vari allarmi aerei in tutta la California meridionale.
Nella giornata del 24, l’ufficio dell’intelligence navale aveva diramato un avviso in cui indicava come probabile un attacco aereo «entro dieci ore».
Il primo allarme, a vuoto, fu suonato alle 19:18 dello stesso giorno 24 e revocato attorno alle 22:23.
Alle 02:15 del giorno dopo, i radar registrarono uno strano oggetto volante non identificato a cica 190 chilometri ad ovest di Los Angeles, l’artiglieria contraerea fu messa in stato di allarme verde che prevedeva la preparazione a rispondere al fuoco.
I caccia dell’ottavo comando dell’aviazione rimasero al suolo, attendendo notizie più precise prima di impiegare le forze, allora molto limitate per potere presidiare tutto il territorio che era stato assegnato.
Alle 02:21, furono mobilitati tutti i dodicimila air raid warden, i riservisti civili con il compito di vigilare sull’attuazione delle norme di sicurezza in caso di attacco aereo.
Ma a quel punto, i radar persero il segnale di qualsiasi cosa avessero tracciato fino ad allora.
Nonostante ciò, gli avvistamenti aumentarono, alle 02:43 furono osservati aerei a Long Beach, e un colonnello dell’artiglieria costiera riportò 25 aerei a circa 3650 metri sul centro urbano di Los Angeles.
Alle 03:06, un presunto pallone aerostatico con un razzo di segnalazione di colore rosso fu avvistato su Santa Monica e quattro batterie della 37ª brigata d’artiglieria costiera aprirono il fuoco all’impazzata con proiettili da quasi 6 kg.
Quel giorno furono sparati quasi 1500 proiettili, molti militari presi dall’eccitazione mista ad isteria cominciarono a bersagliare inutilmente il cielo con pistole, fucili, mitra e mitragliatrici da 37 mm.
Fari da ricerca perlustravano il cielo buio e oscurato dal fumo delle esplosioni, nel frattempo moltissime segnalazioni sommergevano i centri di comando.
Numerosi veivoli, ad altitudini e velocità diverse fra loro, venivano osservati su tutta la contea, si parlò di quattro velivoli abbattuti e di un quinto che si era schiantato in fiamme fra le colline di Hollywood.
L’allarme fu revocato alle 04:14.
Situazione all’alba
Fu solo nelle mattinate che ci si rese conto che in quel totale caos, il fuoco americano aveva danneggiato solo parecchi edifici, ucciso alcuni civili, centrato diverse vacche in un pascolo e ferito molte persone per via delle schegge.
Come era facile aspettarsi, già nella mattinata del 25 febbraio, successiva al frenetico evento, nacque una dura discussione su cosa fosse successo realmente nella notte.
La Marina all’inizio dichiarò che si era trattato di un falso allarme, provocato dal nervosismo da guerra, meno chiara invece fu la posizione dell’Esercito.
Un rapporto a Washington del Western Defence Command, inviato poco tempo dopo la fine della guerriglia, indicava come la credibilità dell’attacco fosse considerata esagerata.
Anche la Quarta Air Force dell’Aeronautica militare, allora dipendente dall’Esercito, indicò di non ritenere che ci fossero stati aerei nemici in volo, quella notte.
Franklin Delano Roosevelt
Di tutta la strana faccenda si interessò anche il presidente Franklin Delano Roosevelt che il 26 febbraio, chiese al segretario alla Guerra Henry L. Stimson chi fosse preposto a dichiarare l’allarme aereo negli Stati Uniti.
Lo stesso giorno, il generale George Marshall, capo di Stato maggiore dell’Esercito, inviò al presidente un memorandum in cui riassumeva la versione degli eventi dell’Esercito.
Nel febbraio 1942, gli Stati Uniti erano entrati nella seconda guerra mondiale da meno di tre mesi e la situazione generale era ad alta tensione:
- le truppe statunitensi, appena reduci dello shock di Pearl Harbor, arretravano nelle Filippine
- in Africa, i britannici erano respinti dall’Afrikakorps
- in Europa, sul fronte orientale, i sovietici riuscivano a malapena a tenere la linea a difesa di Mosca e Leningrado
Ma cosa successe veramente quella notte?
E’ possibile che l’intero colosso USA sia stato colpito da isteria di massa dovuta al nervosismo da guerra?
Cosa videro nel cielo?
A cosa sparò l’esercito americano?
Una cosa sembra alquanto strana, infatti analizzando la foto del presunto Ufo di Los Angeles con sopra con l’aggiunta di qualche filtro colorato, la stessa dimostra che le luci dei riflettori avrebbero dovuto continuare ad estendersi, però sembrano bloccate come da un oggetto.
Per capire meglio ti invito a guardare il seguente video:
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