I 10 punti del Movimento 5 Stelle per le elezioni europee del 26 maggio
Dopo la conclusione delle votazioni per i candidati e le capolista per le elezioni europee, il MoVimento 5 Stelle presenta il programma per le elezioni europee del 26 maggio.
Queste elezioni saranno decisive poiché è necessario continuare il lavoro che abbiamo iniziato in Italia e portarlo anche in Europa.
In queste ultime settimane vi abbiamo presentato, sul blog, una serie di approfondimenti sul programma del MoVimento per le elezioni europee:
- vi abbiamo illustrato le misure per le famiglie e il sostegno al ceto medio, con la nostra proposta di introdurre un salario minimo europeo
- l’ambiente e la green economy continuano ad occupare un posto centrale nel nostro programma, a conferma che il MoVimento 5 Stelle è la prima forza politica italiana in Europa a sostegno delle politiche ambientali
- vogliamo introdurre la redistribuzione obbligatoria dei migranti, perché il fenomeno migratorio deve essere affrontato a livello europeo
- la difesa del Made In Italy, delle nostre eccellenze e la lotta alla contraffazione erano e restano battaglie prioritarie
- vogliamo porre fine alle politiche di Austerity e vogliamo più investimenti a cominciare dal Sud Italia, per creare uno sviluppo reale
- vogliamo tagliare i costi inutili, perché la doppia sede di Strasburgo del Parlamento europeo rappresenta un autentico monumento agli sprechi.
Non dobbiamo fermarci. Non ora. Dobbiamo continuare per cambiare, e lo possiamo fare soltanto con il vostro aiuto. Il MoVimento 5 Stelle, con la sua azione di Governo, mette al centro il benessere e le esigenze di ogni singolo cittadino. E per farlo rifiuta i finanziamenti dalle lobby, allo scopo di essere libero da ricatti elettorali, puntando esclusivamente sulle donazioni dei suoi sostenitori.
I 10 punti Continuare per Cambiare
1) Salario Minimo Europeo per tutti i lavoratori.
In Italia come in Europa, vogliamo un salario minimo orario: i diritti di chi lavora sono al primo posto. Stop alle delocalizzazioni, la manodopera deve avere lo stesso costo in tutta l’Unione Europea.
2) Investimenti per la crescita e la piena occupazione: stop all’Austerity!
Il lavoro è la vera priorità dell’Italia e dell’Europa. Tutti gli organismi europei devono impegnarsi per questo obiettivo e investire miliardi. Basta con l’austerità che, negli ultimi dieci anni, ha prodotto solo più tasse, disoccupazione e povertà.
3) Misure di sostegno economico alle Famiglie e al Ceto Medio.
Le famiglie italiane vanno sostenute nel Welfare con le stesse tutele esistenti in altri Paesi europei. Anche per combattere crisi demografica e spopolamento.
4) Incentivi alle imprese per inquinare meno.
Diminuire l’inquinamento per aumentare la salute dei cittadini. Abbandono graduale delle fonti fossili, stop alle trivelle, stop ai fondi europei per inceneritori e discariche. Europa plastic free.
5) Redistribuzione e rimpatri.
I confini dell’Italia sono i confini dell’Europa. Politica migratoria europea comune per i rimpatri e la redistribuzione obbligatoria dei migranti.
6) Lotta alla grande evasione in Europa: meno tasse agli italiani.
Chi lavora in Italia deve pagare le tasse in Italia: basta con i paradisi fiscali e la concorrenza sleale delle grandi multinazionali. Facciamoli pagare il giusto e gli italiani pagheranno meno tasse.
7) Facciamo rientrare in Italia i nostri giovani fuggiti all’estero.
Stop ai cervelli in fuga. Teniamo in Italia i nostri giovani e facciamo tornare chi è scappato. Più investimenti dall’Europa su istruzione, ricerca e per le start up innovative
8) Tutela del Made in Italy, divieto di OGM e di pesticidi nocivi per salute e ambiente.
Tuteliamo i marchi storici del Made in Italy dalle contraffazioni e per impedire le delocalizzazioni selvagge con una legge europea apposita. Siamo dalla parte dei consumatori e degli agricoltori italiani. Il cibo che arriva nelle nostre tavole deve essere sano
9) Taglio stipendi e privilegi dei commissari e dei parlamentari europei.
I privilegi nel 2019 non possono più esistere. Taglio di tutte le spese inutili come la doppia sede del Parlamento a Strasburgo
10) Investimenti per l’istruzione, la sanità, le infrastrutture e la sicurezza del territorio fuori dai vincoli di bilancio dell’Unione Europea.
Per continuare a cambiare ci vuole flessibilità e disponibilità negli investimenti per lo sviluppo. Togliamo i vincoli di bilancio sull’istruzione, la sanità e le infrastrutture.
fonte: IL BLOG DELLE STELLE
web site: BorderlineZ
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