Via libera del Giappone ai test sugli embrioni ibridi uomo-animale
Lo scopo di questi esperimenti è quello di far sviluppare in alcuni animali, come ad esempio i maiali, organi umani da poter trapiantare.
In molti paesi del mondo le ricerche in questa direzione sono state bandite da tempo perché considerate pratiche eticamente pericolose, ma il Giappone ha ora ufficialmente dato l’inizio all’apertura del vaso di Pandora, aprendo la strada a implicazioni potenzialmente preoccupanti.
Ibridi uomo animale
Il Giappone ha approvato i primi esperimenti sugli embrioni ibridi uomo-animale. Tali embrioni sono stati ottenuti inserendo cellule umane in embrioni di topi comuni e ratti.
Lo scopo di questi esperimenti che per certi versi sanno di fantascienza è quello di far sviluppare in altri animali denominati “animali surrogati”, organi umani per i trapianti.
La ricerca è stata approvata e condotta per la prima volta da Hiromitsu Nakauchi dell’ Università di Tokyo e Stanford University.
La strategia scientifica
Come riportato da Nature la strategia che seguiranno i ricercatori, sarà quella di creare un embrione animale che manca di un gene necessario per lo sviluppo di un determinato organo, ad esempio il pancreas.
Successivamente, nell’embrione animale verranno iniettate cellule staminali umane (iPS), cioè particolari cellule riprogrammate per dare vita a qualsiasi tipo di cellula adulta.
Con questo tipo di strategia i ricercatori guidati da Nakauchi sperano che l’embrione, durante lo sviluppo, utilizzi le cellule staminali umane per costruire l’organo mancante.
Nota: Nel 2017 già era stato provato un esperimento del genere, furono iniettate cellule staminali di topo in un embrione di ratto, utilizzate per riprodurre il pancreas. Inoltre nel 2018, furono anche inserite cellule staminali umane in embrioni di pecora, ma senza successo.
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